Tapering BCE: annuncio a ottobre e QE fino al 2019?

C. G.

1 Settembre 2017 - 12:50

L’annuncio sul tapering della BCE non arriverà prima del mese di ottobre secondo la maggior parte degli analisti. Il punto della situazione.

Tapering BCE: annuncio a ottobre e QE fino al 2019?

Il tapering BCE sarà annunciato soltanto ad ottobre secondo un recente sondaggio condotto da Reuters.

Nessuno è più convinto, ormai, che nella riunione BCE della prossima settimana Mario Draghi sarà in grado di discutere dell’ipotesi tapering, ossia della riduzione del programma mensile di acquisto di asset.

Secondo gli stessi analisti intervistati, tra l’altro, non soltanto l’annuncio sul tapering sarà rinviato ad ottobre, ma lo stesso programma terminerà nel 2018, forse anche nel 2019.

3/4 dei 66 economisti chiamati in causa da Reuters hanno parlato di un rinvio dell’annuncio a ottobre, mentre 5 hanno addirittura previsto un rinvio alla riunione BCE di dicembre.

Soltanto 3 settimane fa la metà degli economisti intervistati si era detta convinta che di tapering si sarebbe parlato già il 7 settembre. Cosa è cambiato?

Cosa aspettarsi a settembre

Le aspettative sul tapering hanno trovato conferma in una solida crescita dell’Eurozona ma non nell’inflazione che, assestandosi ancora all’1,5%, è pertanto troppo lontana dal target BCE del 2%.

Secondo Peter Vanden Houte, di ING Financial Markets, nella riunione BCE di settembre Draghi e i suoi si limiteranno a studiare e ad esaminare la via migliore da intraprendere, mentre l’annuncio sul tapering arriverà soltanto a ottobre.

Cosa accadrà dopo dicembre

Gli stessi analisti intervistati si sono trovati d’accordo anche su un’altra tematica, ossia quella relativa al comportamento della BCE dopo dicembre, momento in cui il programma di acquisto terminerà.

Gli esperti hanno previsto all’unanimità che Draghi estenderà il Quantitative Easing: il programma proseguirà ad un ritmo inferiore rispetto agli attuali 60 miliardi di euro (40 al mese potrebbe essere un’alternativa). In quest’ottica il tapering appare sempre più lontano.

58 su 63 economisti sono convinti che il QE terminerà soltanto alla fine del 2018, mentre i restanti 5 sono certi che il programma di acquisto terminerà soltanto nel 2019.

Perché niente tapering?

Perché gli analisti hanno cambiato idea e perché sono ora convinti che l’annuncio sul tapering non arriverà prima di ottobre? L’Eurozona sta recuperando terreno in modo evidente e, nonostante il target di inflazione continui a non essere raggiunto, anche gli ultimi dati macro sull’area della moneta unica sono risultati superiori alle attese degli analisti.

La combinazione di questi elementi potrebbe fornire ampio supporto all’ipotesi di tapering. Il problema risiede nel recente apprezzamento dell’euro che ha guadagnato circa 12 punti percentuali contro il dollaro dall’inizio dell’anno ad oggi. L’aumento del tasso di cambio spinge in basso i prezzi all’importazione e indebolisce l’inflazione.

La rinnovata forza dell’euro ha spinto a parlare di soft tapering, ossia quella relativa ad una riduzione più graduale del previsto. L’ipotesi, però, non ha incontrato il parere favorevole dell’euro dollaro.

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