Sito INPS sospeso: ecco i nuovi orari

Teresa Maddonni

01/04/2020

02/12/2022 - 15:05

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Sito INPS sospeso: vediamo quali sono i nuovi orari in attesa che il servizio venga ripristinato. Oltre alle numerose domande per il bonus 600 euro pervenute dagli utenti che hanno creato un sovraccarico del sistema, il sito ha subito anche un attacco hacker.

Sito INPS sospeso: ecco i nuovi orari

Sito INPS sospeso: i nuovi orari sono stati comunicati dal presidente dell’Istituto Pasquale Tridico dopo che in mattinata si è verificata una pesante falla nel sistema che ha svelato nomi e dati sensibili di cittadini.

Da oggi 1° aprile è possibile fare richiesta per il bonus 600 euro previsto dal decreto Cura Italia per le partite IVA e questo ha fatto registrare un picco di accessi e anche un rallentamento del sito stesso.

Il sito INPS è stato oggetto di diversi rallentamenti già dalla giornata di ieri e disservizi anche nella possibilità di accesso al numero verde perché molte famiglie e imprese stanno procedendo a inoltrare le richieste per il congedo parentale COVID-19, per il bonus baby sitter e la cassa integrazione anche in deroga.

Questo ha creato la congestione e non solo perché in merito alla violazione della privacy degli utenti che si è registrata il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha riferito alle opposizioni riunite a Palazzo Chigi che si sarebbe trattato di un attacco hacker.

Anche il presidente Tridico ha confermato dopo che nella mattinata aveva dichiarato che l’Istituto stava ricevendo 100 domande al secondo e ha annunciato che il sito dell’INPS è stato sospeso insieme ai nuovi orari per l’accesso riservato a patronati e semplici cittadini.

Sito INPS sospeso: i nuovi orari

Il sito INPS sospeso e nuovi orari per gli utenti dal momento che il sistema così come è stato pensato non funziona per supportare il carico di lavoro e richieste di questi giorni.

Oggi la goccia che ha fatto traboccare il vaso con le 100 domande al secondo per il bonus di 600 euro e l’attacco hacker. INPS ha previsto così due fasce orarie ben distinte per accedere ai servizi per utenti e patronati che per i primi svolgono le pratiche presso l’Istituto. Al momento il sito è sospeso, ma verrà riaperto:

  • dalle 8.00 alle 16.00 per i patronati e consulenti del Lavoro;
  • dalle 16.00 per i cittadini.

Il presidente Tridico ha annunciato i nuovi orari dopo che aveva confermato l’attacco hacker e ha anche dichiarato che il sito INPS in poche ore si è trovato a gestire un afflusso di 100 domande al secondo e che dalle ore 1 e 30 della notte tra il 31 marzo e il 1° aprile e le 8 e 30 del mattino l’Istituto ha ricevuto 300mila domande.

Con i nuovi orari così stabiliti si spera che il sito INPS sospeso al momento possa ricominciare a lavorare e supportare le numerose richieste d’accesso. Il rischio di congestione c’è, ma dividere i patronati e i cittadini che da soli provvedono a inoltrare le domande per le varie prestazioni all’INPS può essere una prima soluzione.

Sito INPS sospeso per attacco hacker

Come abbiamo anticipato il sito INPS è sospeso per attacco hacker e ovviamente per l’evidente incapacità del sistema di supportare le numerosissime richieste degli utenti. Provando ad accedere al sito tramite Google si viene indirizzati al seguente messaggio che compare nero su bianco:

“Al fine di consentire una migliore e più efficace canalizzazione delle richieste di servizio, il sito è temporaneamente non disponibile. Si assicura che tutti gli aventi diritto potranno utilmente presentare la domanda per l’ottenimento delle prestazioni.”

A parlare di attacco hacker come abbiamo anticipato è stato prima il presidente del Consiglio Conte durante un incontro con le opposizioni e poi lo stesso Tridico dichiarando che:

Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker. Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 100 domande al secondo, e il sito non ha retto. Per questo abbiamo ora sospeso il sito. Ovviamente nei giorni scorsi abbiamo informato le autorità di sicurezza nazionale, polizia e ministri vigilanti.”

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