Simona Malpezzi: è lei il nuovo Ministro dell’Istruzione se non si torna a votare?

Simone Micocci

09/12/2016

09/12/2016 - 14:54

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Scuola, ecco chi sarà il nuovo Ministro dell’Istruzione nel caso in cui Mattarella dovesse nominare un nuovo Presidente del Consiglio.

Simona Malpezzi: è lei il nuovo Ministro dell’Istruzione se non si torna a votare?

Simona Malpezzi potrebbe essere il nuovo Ministro dell’Istruzione nel caso in cui, molto probabile, non si tornerà a votare prima dell’approvazione di una nuova legge elettorale.

Da diversi giorni infatti circola il nome della deputata PD Simona Malpezzi come candidata numero uno per la sostituzione di Stefania Giannini alla guida del Ministero dell’Istruzione.

Chi è Simona Malpezzi e perché potrebbe essere lei il nuovo Ministro dell’Istruzione? Secondo quanto riferito da chi è vicino a Matteo Renzi, il premier dimissionario si sta riprendendo dalla batosta post referendum ed è pronto per riprendere da dove ha lasciato.

Difficilmente però accetterà di essere nominato nuovamente Presidente del Consiglio, poiché è più probabile che lasci spazio a qualcuno vicino a lui, come ad esempio Paolo Gentiloni (Ministro degli esteri), Graziano Delrio (Ministro dei trasporti e delle infrastrutture) o Carlo Padoan (Ministro dell’economia).

In questo caso il nuovo Governo potrebbe continuare, seppur con qualche ritardo rispetto alla tabella di marcia stabilita da Renzi, con la riforma scuola. Nei prossimi mesi infatti era prevista l’approvazione delle deleghe previste dalla Buona Scuola, come ad esempio quella per l’introduzione di nuove norme per il reclutamento e quella sulla riforma della scuola d’infanzia e la nascita del sistema integrato 0-6.

Non sarà però Stefania Giannini a guidare il MIUR. Infatti, il Ministro dell’Istruzione uscente è uno dei principali colpevoli, insieme alla Boschi, della disfatta di Renzi. Ed è per questo per la guida del Ministero dell’Istruzione verrà scelta una personalità diversa, che probabilmente sarà più in linea con le richieste degli insegnanti. Si tratterà comunque di un membro interno al Partito Democratico per tutte le motivazioni che abbiamo appena visto.

Secondo i ben informati sarà proprio Simona Malpezzi ad essere nominata nuova Ministra dell’Istruzione. Gli insegnanti e il personale scolastico saranno felici di questa scelta? Vediamo chi è Simona Malpezzi e per quale motivo Renzi, o chi per lui, potrebbe nominarla Ministro dell’Istruzione.

Chi è Simona Malpezzi, probabile nuovo Ministro dell’Istruzione?

La politica che amo è rappresentata da due elementi fondamentali: impegno e concretezza”. Così Simona Malpezzi, deputata del Partito Democratico, si presenta ai propri elettori.

Classe 1972, Simona Malpezzi nasce a Cernusco sul Naviglio, ma è cresciuta a Pioltello, una piccola città che si trova vicino a Milano. Laureata in lettere moderne presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una tesi su Amintore Fanfani.

Il suo obiettivo però era quello di unire la passione per l’insegnamento a quello della politica. Ed è per questo che, come dichiarato da lei stessa, “ha interpretato il ruolo di insegnante andando oltre alla semplice lezione”. Secondo Simona Malpezzi, infatti, la scuola è la più grande opportunità di progresso e di sviluppo per l’Italia anche se bisogna trovare delle soluzioni concrete per risolvere le varie criticità.

Questo è lo spirito che l’ha accompagnata durante i suoi anni di insegnamento. Inizialmente ha insegnato presso l’IMI di Gorgonzola, dove tra l’altro si è occupata della gestione e dell’organizzazione delle esperienze all’estero per gli studenti del Liceo. Ha insegnato anche all’ITC Argentia di Gorgonzola e all’ITSOS “Marie Curie” di Cernusco sul Naviglio.

Per un periodo ha insegnato anche in Germania, dove si è trasferita insieme a suo marito e alle sue figlie. Nel dettaglio, Simona Malpezzi ha insegnato lingua e cultura italiana presso la Volkshochschule di Aschaffenburg, in Baviera.

In questi anni la Malpezzi si è interessata di diversi temi, ma principalmente si è dedicata alla lotta alla dispersione scolastica, all’alternanza scuola-lavoro e all’orientamento; tutti argomenti che ha potuto approfondire nel corso della sua attività politica.

Nel 2009 infatti Simona Malpezzi aderisce al Partito Democratico, perché in questo partito ha riconosciuto “la vera forza riformista di sinistra della politica italiana”. Nel 2013 è stata eletta come deputata per il Partito Democratico e da allora fa parte della commissione bicameraleInfanzia e adolescenza”.

Con le dimissioni di Renzi e con lo scioglimento del Governo, per Simona Malpezzi è arrivata la grande occasione politica che cercava da tempo? Lo scopriremo nei prossimi giorni quando Mattarella scioglierà i dubbi legati al destino del Governo e del Parlamento.

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