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Sicilia: Test d’ingresso Medicina nullo, tutti ammessi a Catania, Palermo e Messina. Un precedente da sfruttare?

giovedì 18 settembre 2014, di Vittoria Patanè

La privacy non è stata garantita, quindi il test non è valido. Mentre il ministro Giannini sonda il terreno per abolire "il quizzone", arriva na decisione che avrà sicuramente fatto sorridere molti studenti. Il Tar di Palermo ha deciso di dichiarare illegittimo il test d’ammissione ai corsi di Medicina e Odontoiatria tenutosi nelle Università di Catania, Palermo e Messina lo scorso 8 aprile.

La decisione è stata presa nel corso dell’udienza della prima sezione presieduta dal giudice Filoreto D’Agostino, che ha accolto il ricorso presentato dagli avvocati Santi Delia e Michele Bonetti.

La sentenza del Tar arriva perché è stata:

"ritenuta la fondatezza della censura relativa alla violazione della regola dell’anonimato in ragione dell’apposizione, sulla scheda anagrafica e in quella contenente i quesiti, oltre che del codice a barre, anche del codice alfanumerico di identificazione, il che per giurisprudenza costante, anche di questo Tar, comporta la violazione del principio dell’anonimato".

In parole povere, nel corso dei test gli studenti hanno dovuto inserire, oltre al codice a barre richiesto, anche il loro codice alfanumerico di identificazione, cosa che permetterebbe secondo il Tar di risalire all’identità dei candidati. I 150 studenti ricorrenti a questo punto verranno ammessi all’Università in sovrannumero.

L’Avvocato Santi Delia, sottolinea che si tratta:

"dell’unico provvedimento che il T.A.R. Palermo ha emesso all’udienza dell’11 settembre su questo concorso giacché il nostro ricorso era fondato ed incentrato proprio sulle peculiarità del caso Palermo. Tutti gli altri ricorsi, invece, sono stati trasmessi al T.A.R. Lazio in quanto il T.A.R. Siciliano si è dichiarato incompetente".

Lo stesso T.A.R. Lazio, l’11 settembre scorso, ha provveduto alla pubblicazione dei numerosi provvedimenti di ammissione di studenti siciliani delle Università di Messina e Catania confermando che il concorso dell’aprile 2014 è totalmente illegittimo.

Altri 500 studenti potranno studiare e realizzare i propri sogni. Le loro ammissioni sono distribuite in tutti gli Atenei italiani. Gli Atenei, in osservanza ai provvedimenti vittoriosi, non avranno problemi ad assorbire i nuovi ingressi, visto che, come da sempre diciamo, la capienza strutturale delle università c’è, così come sussiste la richiesta di nuovo personale medico negli ospedali”.

Hanno aggiunto i due avvocati.

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