Salvini apre a un governo con i 5 Stelle: “Dipende tutto dal programma…”

Alessandro Cipolla

20 Settembre 2017 - 11:29

Ospite a Porta a Porta, Matteo Salvini ribadisce la sua volontà di essere il prossimo premier ma lascia aperta la porta anche a un’alleanza con il Movimento 5 Stelle.

Salvini apre a un governo con i 5 Stelle: “Dipende tutto dal programma…”

Matteo Salvini è pronto al termine delle prossime elezioni politiche a guidare il paese con una coalizione di centrodestra, ma al tempo stesso non esclude neanche la possibilità di fare un’alleanza post voto con il Movimento 5 Stelle se si dovessero trovare delle convergenze programmatiche.

Ospite del salotto di Porta a Porta, Matteo Salvini ha analizzato l’attuale situazione politica del paese, focalizzandosi come giusto che sia sulle delicate e molto equilibrate elezioni che si terranno nella prossima primavera.

Come ribadito più volte, il leader della Lega Nord si pone come obiettivo quello di diventare il prossimo premier, tanto che dal palco di Pontida ha infiammato i suoi promettendo con lui al governo di dare mano libera alle forze dell’ordine e di togliere le leggi contro la propaganda fascista.

Oltre a un governo alla guida di una coalizione di centrodestra, Salvini però lascia aperta anche l’ipotesi di un’alleanza con il Movimento 5 Stelle. Una unione questa che, stando agli ultimi sondaggi politici, assieme a Fratelli d’Italia al momento sarebbe l’unica capace di poter poter formare una maggioranza alla Camera.

Salvini pronto a fare il premier

Per la Lega Nord questo è un momento molto delicato. La crescita esponenziale fatta registrare dal carroccio in questi ultimi tempi ha proiettato il partito come uno dei sicuri protagonisti delle prossime elezioni politiche.

Merito di questo va attribuito soprattutto a Matteo Salvini, capace di risollevare una Lega travolta dagli scandali giudiziari dando al carroccio un profilo nazionale che prima era mancato, sdoganando di fatto quell’idea del partito soltanto del Nord.

Salvini quindi al momento è uno dei tre leader politici, assieme a Matteo Renzi e Luigi Di Maio, che ambiscono a diventare il prossimo Presidente del Consiglio. La decisione del Tribunale di congelare i fondi del carroccio per via della sentenza riguardante Bossi e Belsito mette la però Lega abbastanza nei guai.

Se come si paventa questa campagna elettorale sarà dura e senza esclusione di colpi, le casse vuote del partito potrebbero essere un bel problema visto che si lotterà voto per voto per cercare di avere la meglio in questa corsa a tre.

Nonostante questo, Matteo Salvini ospite di Bruno Vespa a Porta a Porta si mostra più che fiducioso riguardo le prossime elezioni, ribadendo di essere pronto a diventare premier alla guida di un centrodestra compatto.

Sì, non vedo l’ora che gli italiani possano tornare a votare, io sono pronto e anche la squadra è pronta. Il mio avversario non è Berlusconi, lui è stato un rivoluzionario, è importante che raccolga tanti voti altrimenti io come faccio a fare il premier.

Per Salvini quindi l’alleanza nel centrodestra sarebbe cosa certa, anche se il segretario del carroccio fissa dei paletti ben precisi “non voglio riciclati come Alfano, Cicchitto, Casini…”, per quanto riguarda chi potrà far parte della coalizione.

Quanto alla struttura dell’alleanza Salvini esclude l’ipotesi di un listone unico. L’idea è quella di sommare le percentuali dei vari partiti con l’obiettivo di arrivare al 40%, poi la forza politica che prenderà più voti sceglierà il premier.

Ma oltre del suo rapporto con Silvio Berlusconi, da Vespa il leader della Lega Nord ha parlato anche della tanto chiacchierata possibile alleanza post voto con il Movimento 5 Stelle, non escludendo in toto questa eventualità.

Governo con il Movimento 5 Stelle?

Stuzzicato su uno degli argomenti più caldi del momento, ovvero quello di un possibile governo a guida 5 Stelle con il sostegno di Lega Nord e Fratelli d’Italia, Matteo Salvini ha lasciato uno spiraglio aperto a questa ipotesi.

Dipende tutto dal programma. Tra i Cinquestelle ci sono anche brave persone, alcuni sono motivati e chiedono onestà, ma poi vedi come gestiscono Roma, Livorno, Torino, il casino in Sicilia: è difficile. L’importante è il programma. I Cinquestelle vogliono il reddito di cittadinanza, hanno votato per l’abolizione del reato di clandestinità.

Con un programma condiviso quindi il matrimonio si può fare. I punti su cui trovare una convergenza alla fine sono quelli delle politiche sociali ed energetiche, mentre più sintonia ci dovrebbe essere in materia di Europa, sicurezza e immigrazione.

Così come Silvio Berlusconi non ha mai smesso di guardare al Partito Democratico di Matteo Renzi per creare un governo dalle larghe intese dopo il voto, anche Matteo Salvini quindi avrebbe pronto il suo piano di riserva.

Lega Nord e Forza Italia saranno unite per cercare di raggiungere il 40%, in caso contrario liberi tutti con Berlusconi pronto a guardare al centrosinistra e Salvini non ostile a un governo assieme ai 5 Stelle.

Oltre che dal voto degli italiani, tutto però dipenderà dalla legge elettorale che in qualche modo dovrà essere modificata: se non verranno apportati cambiamenti rilevanti in materia di governabilità, con ogni probabilità solo un grande exploit alle urne della Lega potrà portare Salvini a Palazzo Chigi.

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