Riforma pensioni Renzi: quali sono le ultime notizie? Da una parte il ministro Poletti invoca la flessibilità, dall’altra Sacconi propone una mini riforma su due fronti. Ecco le novità e gli ostacoli.
La Legge di Stabilità 2015, così come il Jobs Act, non hanno previsto alcune novità sul fronte pensioni (se non segnato lo stop alle penalizzazioni per la pensione anticipata), su cui, dopo la bocciatura del referendum sull’abrogazione della Legge Fornero, restano valide le regole stabilite dalla riforma del 2012.
Il ministro del lavoro Poletti ha più volte rilanciato la necessità di introdurre flessibilità, al fine di evitare il circolo vizioso per cui i lavoratori anziani diventano, spesso, l’ostacolo principale per cui quelli giovani non possono entrare nel mercato del lavoro ed iniziare il loro percorso professionale.
La previdenza italiana non piace a nessuno, ecco perché va cambiata. In tal senso aleggia nell’aria una mini riforma, grazie a due proposte avanzate dal presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, ecco di che si tratta.
Riforma pensioni: le proposte di Sacconi
Il senatore di Area popolare Maurizio Sacconi ha proposto:
- introdurre un incentivo all’integrazione dei contributi del dipendente da parte dell’azienda nel caso di accordi tra la stessa e il lavoratore sull’uscita anticipata (Guida ai contributi);
- rendere più conveniente il riscatto della laurea.
In aggiunta a queste due opzioni, la possibilità che ogni lavoratore abbia un fascicolo elettronico della vita attiva, al fine di monitorare il proprio conto corrente previdenziale, per stimolare il lavoratore stesso ad "accrescere il suo gruzzolo contributivo".
Quali sarebbero gli effetti nel caso si seguisse questa strada? Il vantaggio sarebbe duplice:
- accrescere il risparmio previdenziale e, di conseguenza, anche l’importo dell’assegno pensionistico;
- sostenerei lavoratori rimasti senza lavoro e senza contributi sufficienti per andare in pensione, quindi scongiurare il rischio di sfornare nuovi esodati.
Lo scoglio da aggirare è sempre lo stesso, anzi gli ostacoli sono due:
- le coperture;
- il parere di Bruxelles.
Ecco perché il capitolo pensioni potrebbe essere riaperto solo con la prossima Legge di Stabilità.
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