Pensioni 2015: quali sono le novità in arrivo? Ecco tutte le info su pensione anticipata, penalizzazioni, rivalutazione, pensioni d’oro, opzione donna, esodati, busta arancione e requisiti.
Cosa sta succedendo sul fronte pensioni? Quali sono le novità per uomini e donne? Quanto i lavoratori dovranno ancora fare i conti con la Riforma Fornero? Facciamo un pò di chiarezza.
La situazione dei pensionati italiani è davvero critica:
- il 43% prende meno di 1.000 euro al mese;
- 2 milioni di persone sono sotto i 500 euro;
- circa 100.000 pensionati costano 13 miliardi di euro all’anno.
Gli esodati sono ancora una bomba ad orologeria, senza contare che circa 15,8 milioni di pensionati italiani (dati INPS aggiornati al 31 dicembre 2013) sono tra i grandi esclusi del bonus degli 80 euro.
Mini anticipo della pensione
Nelle ipotesi al vaglio del ministro del lavoro Poletti ci sarebbe il mini anticipo della pensione per quei lavoratori a cui manchino 2-3 anni per raggiungere i requisiti di pensionamento stabiliti dalla Riforma Fornero. L’anticipo verrebbe restituito poi in piccole rate nel momento in cui si ottiene il pieno diritto al pensionamento. Tuttavia sulla vicenda si attende la decisione della Corte Costituzionale sul referendum abrogativo promosso dalla Lega Nord per l’abolizione della Riforma Fornero.
Pensione anticipata e penalizzazioni
La Legge di Stabilità 2015 ha abolito le penalizzazioni introdotte dalla Riforma Fornero (1% per ogni anno di anticipo per i primi due anni e 2% per quelli successivi, se superiori a due) fino al 2017 per i lavoratori (autonomi e/o dipendenti) che vanno in pensione prima dei 62 anni di età con:
- 42 anni e sei mesi di contributi (uomini);
- 41 anni e sei mesi di contributi (donne).
Rivalutazione pensione 2015
Quanto sarà la rivalutazione delle pensioni nel 2015? Lo 0,3%, colpa dell’inflazione ai minimi storici. La rivalutazione sarà applicata agli importi sino a tre volte il valore minimo definitivo per l’anno in corso, quindi 1.502,64 euro lordi al mese.
Gli importi saranno ufficializzati con una circolare INPS nei prossimi giorni. Al momento si sa che:
- per gli assegni oltre le tre e fino alle quattro volte il minimo, il tasso sarà pari allo 0,285%;
- per gli assegni oltre le quattro e fino alle cinque volte il minimo, il tasso sarà pari allo 0,225%;
- per gli assegni oltre le cinque e fino alle sei volte, il tasso sarà dello 0,150%;
- gli assegni oltre sei volte il minimo saranno rivalutati dello 0,135%.
Inoltre visto che il dato ufficiale 2014 (+1,1%) si è rivelato più basso di quello provvisorio e applicato negli scorsi 12 mesi (+1,2%), i pensionati saranno costretti a restituire il prossimo anno la differenza dello 0,1%, ovvero quella differenza incassata in più.
Pensioni minime e pensioni d’oro
Buone notizie per coloro che percepiscono la pensione minima, che, sulla base del coefficiente di rivalutazione dell’indice dei prezzi al consumo, subirà un incremento, anche se lieve: da 500,88 euro al mese a 502,38 euro dal 2015.
Sul fronte opposto invece, quello delle pensioni d’oro, sarà ancora tempo di prelievo di solidarietà per gli assegni pensionistici superiori a 14 volte il minimo:
- prelievo del 6% per le pensioni di importo mensile lordo superiore a 7.012,32 (fino a 10.017,60 euro);
- prelievo del 12% per le pensioni tra 10.017,60 euro e 15.026,40 euro;
- prelievo del 18% per la parte eccedente 15.026,40 euro.
Opzione donna
Confermata l’opzione donna con il messaggio n. 009304 dell’INPS in cui il direttore generale Mauro Nori ha dichiarato:
"Eventuali domande di pensione di anzianità in regime sperimentale presentate dalle lavoratrici che perfezionano i prescritti requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre 2015, ancorché la decorrenza della pensione si collochi oltre la medesima data, non devono essere respinte ma tenute in apposita evidenza".
Esodati
Come è la situazione di questi lavoratori figli e vittime della Riforma Fornero? Se migliaia di lavoratori sono stati interessati da sei decreti di salvaguardia che gli consentono di andare in pensione con i requisiti precedenti alla Riforma Fornero, ne mancano ancora tanti altri all’appello, ma domina l’incertezza.
Dopo tre anni il problema è più vivo che mai, come spiega la Rete dei Comitati degli Esodati:
"170.000 colleghi sono stati beneficiati dalle 6 lotterie nelle quali è stato posto in estrazione il nostro diritto alla pensione. Ne restano ancora (a conti INPS mai smentiti) oltre 200.000 che rischiano l’indigenza“.
Busta arancione
La notizia nell’aria già da tempo, finalmente si concretizza, anche se parliamo sempre di una fase di sperimentazione. Arriva la famosa busta arancione a circa 10.000 lavoratori prossimi alla pensione, che potranno calcolare l’importo del proprio assegno in anticipo.
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Di seguito un’infografica pubblicata dal Corriere.
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