Abolizione TASI, Nomisma: è più importante la riforma del catasto

Marta Ruggiero

21 Luglio 2015 - 10:25

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Dopo le dichiarazioni di Renzi sull’abolizione della Tasi, Nomisma interviene. L’abolizione della TASI avrebbe un incentivo sul mercato minimo, è più importante la riforma del catasto.

Abolizione TASI, Nomisma: è più importante la riforma del catasto

Nomisma - l’osservatorio sul mercato immobiliare - insiste sulla necessità di una riforma del catasto. Riforma di cui si parla da tempo e che sarebbe dovuta partire, al più tardi, il primo luglio per concludersi nel 2019. L’argomento è tornato prepotentemente dopo le dichiarazioni del premier Matteo Renzi e in attesa della Local Tax.

Nomisma minimizza il beneficio che potrebbe portare l’abolizione della TASI e si concentra sulla riforma del catasto.

Gli analisti decidono di commentare le dichiarazioni di Matteo Renzi, che ha dichiarato:

Questo è il nostro percorso: 50 miliardi di euro di riduzione tasse in cinque anni. Sempre mantenendo il rispetto dei parametri di Maastricht e del 3%, per una questione di serietà con i mercati e con l’Europa.

In base ai dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate, nel 2014, il gettito relativo a IMU e TASI sulla prima casa è calato del 12.6% e ammonta a 3.5 miliardi, contro i 4 miliardi del 2012. In media, le tasse sulla prima casa - nel 2014 - sono state pari a 204 euro, a fronte dei 227 del 2012.

Nomisma: quanto incide l’abolizione della TASI sul mercato
Dai dati in circolazione si evince che il costo al mq degli immobili - in media - è di 1.560 euro: per acquistare una casa nel nostro Paese, quindi, sono necessari - sempre secondo la media - circa 181 mila euro.
Queste informazioni sono utili per comprendere quanto l’abolizione della TASI potrebbe incidere sul mercato, e - secondo gli analisti di Nomisma - si tratterebbe di un incentivo poco significativo.

L’incremento è quantificabile nello 0.11%, rispetto al primo anno, e sotto il punto percentuale nei successivi dieci anni (prendendo in esame i valori attualizzati). Il risparmio sarebbe di 17 euro, cifra nettamente inferiore rispetto al bonus di 80 euro introdotto a maggio 2014.

Nomisma: attenzione ai profili di equità
Nomisma si esprime anche in merito ai profili di equità, dato che l’abolizione della TASI inciderebbe sia sulle famiglie a basso reddito che su quelle più abbienti:

La strada maestra per arrivare a un sistema impositivo finalmente più equo rimane quella della revisione delle basi imponibili che scaturirebbe dalla riforma del Catasto che il Governo ha ribadito essere una priorità.

Non bisogna, quindi, intervenire soltanto sulle aliquote o sui moltiplicatori, che porterebbero a ulteriori sperequazioni tra le città: la differenza tra i riferimenti catastali e i valori di mercato, infatti, varia dal 36 al 300%, con una media del 135%.

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