Reddito di emergenza, l’esclusione non è definitiva: ecco per chi

Teresa Maddonni

21 Maggio 2021 - 13:42

condividi

Reddito di emergenza: se i richiedenti hanno ricevuto il messaggio con l’avviso di esclusione devono sapere che la stessa non è definitiva. Vediamo in quali casi la domanda può successivamente essere accolta.

Reddito di emergenza, l’esclusione non è definitiva: ecco per chi

Reddito di emergenza: l’esclusione non è definitiva, anche se non per tutti, e ad annunciarlo è stata INPS.

L’Istituto si riferisce alle prime 3 mensilità del reddito di emergenza introdotte dal decreto Sostegni di marzo n.41/2021 e che sono state riconosciute anche a coloro cui è scaduta la Naspi tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021.

Ed è proprio a questi ultimi che INPS si rivolge con il comunicato sul reddito di emergenza per le domande presentate entro il 30 aprile e per le quali la risposta dell’Istituto è stato un avviso di esclusione che però non è definitivo. INPS comunica anche una data importante. Vediamolo nel dettaglio.

Reddito di emergenza: avviso di esclusione non definitivo

Il reddito di emergenza può essere ancora richiesto fino al 31 maggio, il decreto Sostegni bis introduce ulteriori 4 mensilità, ma per i nuclei familiari che hanno fatto domanda entro il 30 aprile e hanno ricevuto l’avviso di esclusione, INPS comunica che questo non è definitivo. Scrive infatti l’Istituto che l’avviso di esclusione, inviato tramite SMS “è da intendersi riferito alla sola carenza dei requisiti di accesso alla prestazione previsti dall’art. 12, comma 1, del decreto legge n. 41/2021.”

INPS si riferisce ai nuclei familiari che hanno al loro interno ex percettori di Naspi o DIS-COLL. INPS spiega quindi a questi nuclei familiari che l’esclusione riguarda solo la mancanza dei requisiti generali di reddito e patrimonio e che non è escluso che le domande possano essere accolte per i requisiti che riguardano gli ex percettori di Naspi presenti nello stesso. Scrive infatti INPS:

“Pertanto, ciò non esclude il successivo accoglimento delle domande.”

Inoltre nel messaggio sul reddito di emergenza INPS specifica anche che:

“Le domande di Reddito di Emergenza (REm) presentate entro il 30 aprile 2021 dai nuclei familiari aventi al proprio interno ex percettori di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi) o Indennità di disoccupazione mensile (DIS-COLL), saranno definite entro il 15 giugno 2021.”

Reddito di emergenza: come recuperare l’esclusione

Per recuperare l’esclusione dal reddito di emergenza, e quindi l’accoglimento della domanda, è necessario, secondo quanto dichiarato da INPS, avere i requisiti di cui al comma 2 dell’articolo 12 decreto Sostegni di marzo.

INPS si riferisce, lo ricordiamo, ai nuclei familiari con all’interno ex percettori di Naspi che possono ottenere ancora l’accoglimento della domanda nonostante l’avviso di esclusione. L’accoglimento può avvenire se il membro del nucleo:

  • ha un ISEE in corso di validità, ordinario o corrente, ai sensi non superiore a 30.000 euro;
  • hanno terminato la Naspi tra il 1° luglio 2020 e il 28 febbraio 2021.

Il reddito di emergenza però viene riconosciuto nella misura minima di 400 euro per 3 mensilità quindi per la cifra complessiva di 1.200 euro.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO