Piano di salvataggio Grecia: la BCE incontra oggi Varoufakis per avviare la trattativa

Simone Casavecchia

4 Febbraio 2015 - 09:10

La tappa finale del tour europeo del nuovo governo greco viene raggiunta oggi: il ministro delle finanze, Yanis Varoufakis, sarà infatti a Francoforte per discutere con la BCE il piano di salvataggio della Grecia.

Piano di salvataggio Grecia: la BCE incontra oggi Varoufakis per avviare la trattativa

Il tour europeo di Alexis Tsipras e del suo ministro delle finanze arriva oggi alla sua tappa più importante, Francoforte, dove Yanis Varoufakis incontrerà il presidente della BCE Mario Draghi per aprire un altro, delicatissimo, capitolo di quella trattativa necessaria per salvare la Grecia, che viene portata avanti su più fronti, interni ed esterni ai confini europei.

Al momento attuale la Grecia ha ricevuto il sostegno esterno della Russia e degli Stati Uniti, mentre in ambito europeo ha ricevuto, oltre alla valanga di critiche tedesche, anche la netta opposizione della Gran Bretagna. Tsipras ha incassato, però, il sostegno della Francia e ha ricevuto dall’Italia un tiepido segnale di incoraggiamento, quanto meno sulla priorità della crescita e delle riforme.

Quel che è certo è che, agli occhi delle borse europee il tour della coppia Tsipras-Varoufakis non è certo passato inosservato: le piazze del vecchio continente si sono entusiasmate per le proposte economiche del nuovo Esecutivo ellenico e l’impressione diffusa è quella che l’accordo con le istituzioni europee sia più vicino. La borsa di Atene ha chiuso ieri con un rialzo dell’11,3% (segnando il massimo guadagno giornaliero) dove hanno brillato particolarmente i bancari; bene anche Londra e Milano (+2,57%) e Wall Street che però è stata condizionata positivamente anche dal rialzo del prezzo del petrolio.

La trattativa di oggi ha poco di politico e molto di economico, dal momento che avviene nei palazzi della BCE e che dovrà individuare la soluzione più adatta per fornire nuovi finanziamenti alla Grecia.

La soluzione su cui sembra esserci la maggiore convergenza è quella ammorbidire le pretese finora avanzate dalla Troika e di ottenere finanziamenti di altra natura nel breve termine. Il governo Tsipras ha sempre giudicato l’allentamento della stretta sul rientro del debito pubblico greco una delle condizioni imprescindibili per far ripartire l’economia greca e riavviare la ripresa. Proprio per questo, anziché estendere il piano di salvataggio della Troika, al fine di ottenere nuova liquidità, il progetto sarebbe quello di interrompere il piano di salvataggio (in scadenza il 28 Febbraio) e di utilizzare il canale della BCE per ottenere credito fresco.

Stando anche alle dichiarazioni rilasciate due giorni fa da Varoufakis a una platea di investitori internazionali, la proposta greca, su cui potrebbe, con una buona probabilità, essere trovato un accordo anche con la BCE, è quella di richiedere un prestito ponte.

Lo stato greco, in altri termini, emetterebbe dei titoli di stato a breve termine che gli consentirebbero di finanziarsi nel breve termine, ovvero nel periodo compreso tra marzo e maggio, e richiederebbe alla BCE di elevare l’attuale limite sulle emissioni a breve da 15 a 25 miliardi di euro.

Accanto a questa strategia di breve termine, che consentirebbe di reperire liquidità fresca, in sostituzione di quella prevista dal piano di salvataggio della Troika, l’altro tema affrontato nella trattativa con la BCE sarà quello della rinegoziazione del debito greco e del doppio swap, avvero l’ipotesi di scambiare i vecchi titoli di debito con nuove tipologie di bond, a cui però molti interlocutori europei guardano con sospetto, dal momento che potrebbero essere lo strumento finanziario con cui un eventuale taglio del debito pubblico greco potrebbe essere nascosto.

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