Novità pensioni anticipate: Renzi ha annunciato l’Ape, nuova manovra 2017 per la flessibilità in uscita. Cosa prevede? Questa e altre promesse del premier sulle tasse.
Ultimissime su pensioni e tasse: novità a partire dal 2017. Ad annunciarlo è stato il premier Matteo Renzi, presentando l’Ape, la nuova manovra finanziaria con cui si renderà più flessibile l’uscita anticipata. Come funziona l’Ape e quali contribuenti interesserà? Tutte le risposte di Renzi sul trattamento previdenziale in uscita e sulle imposte.
Il presidente del Consiglio, durante la diretta #Matteorisponde, ossia la consueta sessione settimanale di dialogo con i cittadini sui social network, ha confermato l’impegno del Governo a intervenire sulla flessibilità in uscita per i contribuenti vicini alla pensione che oggi sono penalizzati dalla Legge Fornero.
Il nuovo meccanismo si chiamerà Ape, entrerà in vigore con la Legge di Stabilità 2017 e riguarderà i lavoratori nati tra il 1951 e il 1953, che potranno andare in pensione prima con una piccola riduzione sull’assegno pensionistico.
Ma le pensioni e la flessibilità in uscita non sono le uniche questioni affrontate dal premier: Renzi è, infatti, tornato a ipotizzare una riduzione delle fasce Irpef, che porterebbe a un taglio sulle imposte, l’abolizione del bollo auto e un aumento delle accise. Infine, promesse e novità interessanti anche sul fronte Equitalia e tasse universitarie.
Renzi, Ape: novità pensioni anticipate per le classi ‘51-’53
Nel 2017, quindi, sarà introdotta la nuova mossa per dare flessibilità alle uscite previdenziali. L’Ape, che “ha già il simbolo e il logo”, interesserà le classi ‘51-’53, ossia i contribuenti “più sfortunati, che hanno visto sfumare l’opportunità di andare in pensione, e questo non è giusto”, per dirlo con le parole del premier stesso.
Su quali coperture si reggerà l’Ape non è dato saperlo: Renzi ha spiegato che si potrà anticipare la pensione con una piccola decurtazione economica, ma solo per un certo periodo di tempo. Prima di fornire i dettagli è presumibile che il presidente dovrà sottoporre il progetto a sindacati e Unione Europea.
E a proposito di sindacati, non si è fatta certo attendere la loro reazione alle promesse del premier.
“Apprendiamo la disponibilità ad aprire finalmente un confronto con le parti sociali - scrive in un post su Facebook il segretario della Cisl, Anna Maria Furlan. Attendiamo ora una convocazione rapida da parte del Governo, fuori dagli annunci”.
Parole più dure dalla Cgil, che chiede concretezza: “Tra reversibilità, rivalutazione degli assegni, flessibilità in uscita e altre ipotesi non è chiaro come si intenda intervenire”, ha affermato il segretario generale Ivan Pedretti dopo l’intervento del premier, e ha rilanciato la manifestazione del 19 maggio a Piazza del Popolo a Roma.
Renzi, ultime notizie: meno tasse a partire dal 2017
Dopo il capitolo pensioni, Renzi ha risposto anche alle domande degli utenti sulle tasse, ossia quelle che il Governo promette di abbassare da circa due anni.
Questa volta il presidente del Consiglio ha annunciato di star prendendo in considerazione l’eventualità di abolire il bollo auto, ma aumentando le accise sulla benzina. “Non è una cattiva idea, ma intelligente e dall’utilità concreta perché in questo caso pagherebbe solo chi usa, consuma, inquina”, ha detto Renzi rispondendo al dubbio di un utente.
Anche se non si è sbilanciato, il capo del Governo ha fatto intendere che ci saranno novità interessanti per quanto riguarda Equitalia, che starebbe lavorando a una nuova forma di rateizzazione dei debiti, e le tasse universitarie. Confermato, infine, il bonus 500 euro ai diciottenni anche per il 2017.
© RIPRODUZIONE RISERVATA