Renzi, tagli Ires e Irpef entro 2017: verità o mossa elettorale?

Fiammetta Rubini

18 Aprile 2016 - 11:02

Riduzione delle tasse Ires e Irpef nella legge di Stabilità 2017: ecco i piani di Renzi in vista delle elezioni 2016. I tagli ci saranno davvero o si tratta di una mossa elettorale?

Renzi, tagli Ires e Irpef entro 2017: verità o mossa elettorale?

Renzi annuncia tagli a Irpef e Ires entro i prossimi due anni per le famiglie e le imprese, da inserire nella prossima Legge di Stabilità. Ma sarà vero o è solo una mossa elettorale per ottenere il consenso degli italiani?

Negli ultimi 6 anni di crisi economica le imprese e le famiglie italiane hanno pagato 29,3 miliardi di tasse in più. A dirlo è uno studio della Cgia di Mestre. Il problema del Governo, quindi, è quello dei tagliarle.

Chiuso il capitolo Referendum NoTriv, adesso Matteo Renzi pensa alle amministrative del 5 giugno e al referendum costituzionale che si voterà in autunno. E proprio in vista delle elezioni e a tre giorni dall’apertura delle urne per le trivelle, il premier ha annunciato la volontà del governo di adottare misure concrete sulle tasse. Il primo passaggio sarà la “Festa dell’Imu” del 16 giugno che, sulla scia del No Tax Day berlusconiano lanciato a novembre 2014, mira a festeggiare l’abolizione della tassa sulla prima casa, un’imposta “impopolare”, come l’ha definita il premier.

La seconda mossa dell’operazione fiscale del PD sarà la riduzione delle tasse a carico delle imprese (Ires) e delle famiglie (Irpef). Il Foglio ha commentato la notizia dicendo che il taglio di Ires e irpef annunciato da Renzi è necessario, così come il bonus di 80€, “per uscire dall’angolo”.

Per molti, quindi, le agevolazioni per le aziende e le famiglie previste entro il 2018 sarebbero una “balla” del Governo arrivata in concomitanza di un periodo delicato dal punto di vista politico e del consenso: il referendum del 17 aprile prima e le amministrative e la riforma costituzionale poi. La promessa di non metter mano nel portafogli degli italiani potrebbe quindi favorire il PD in vista delle prossime elezioni e del referendum. Ecco le cose da sapere sulle riduzioni delle tasse promesse da Renzi entro il 2018.

Renzi, taglio dell’Ires in vista delle elezioni

L’abbassamento dell’Ires, ovvero l’imposta sul reddito delle società, è nei piani del governo dall’anno scorso. La riduzione dal 27,5% al 24,5% è stato ufficialmente rinviato al 2017, anche se Renzi aveva promesso un intervento significativo sui tagli delle tasse per le imprese anticipato in parte nel 2016.

A dicembre, infatti, è arrivata la conferma che nel 2016 non sarebbe arrivato lo sconto di tre punti percentuali dell’Ires ipotizzato nella prima stesura della Legge di Stabilità.
Adesso, però, Renzi sembra ben deciso a mettere in pratica la promessa accorciando i tempi d’attuazione.

“Sia per dare una frustata al cavallo dell’economia (l’Ires al 24,5 per cento sarebbe a un livello inferiore anche rispetto all’aliquota vantaggiosa di cui gode oggi la Spagna) sia per creare nella testa degli elettori la stessa sensazione positiva suscitata nel 2014” scrive Il Foglio.

Sulla scia degli 80€ concessi nel 2014 a beneficio dei redditi bassi (inseriti in busta paga proprio in vista delle elezioni), pensa a rendere urgente la manovra fiscale a beneficio delle imprese.

La decisione, infatti, segue lo stesso schema di quello visto prima delle europee del 2014, che sono state un successo per il Nazareno, ma adesso i tempi sono cambiati ed è lecito pensare che forse il PD nel 2016 non raggiungerà gli stessi risultati di due anni fa, anche se il risultato del referendum No Triv lascia spazio a dubbi.

Renzi, taglio dell’Irpef prima del 2018?

Per quanto riguarda l’operazione di riduzione delle tasse a carico delle famiglie, cioè dell’Irpef, essa è stata inserita nel cronoprogramma di Renzi per il 2018, ma potrebbe esserci un’anticipazione sui tempi. L’annuncio è arrivato la settimana scorsa, in piena campagna per il SI o il NO del referendum.

“Pensavamo di intervenire sull’Ires nel 2017 e sulle famiglie nel 2018, ma tutti, anche gli imprenditori, mi dicono che è urgente mettere più soldi nelle mani delle famiglie e questa è una delle ipotesi: ne discuteremo in settembre e per ottobre il governo avrà deciso”,

ha detto Renzi in un’intervista a La Stampa.

Per poi annunciare che “il PD, che è diventato il partito più determinato contro le tasse, scenderà nelle piazze di tutta Italia in una Festa ad hoc organizzata per celebrare il funerale dell’Imu”.

(Fonte: Il Messaggero)

Come fatto notare dalle maggiori testate è evidente come gli appuntamenti elettorali e l’argomento tasse siano collegati, tuttavia è pur vero che l’intenzione di ridurre le tasse Irpef e Ires nel 2017 è in fase di valutazione da tempo e non pensata nell’ultimo periodo di scombussolamento politico.

Dopo il bonus di 80€ e la cancellazione dell’Imu agricola e della Tasi, il governo potrebbe dare una nuova sforbiciata alle tasse così da ridare slancio all’economia e ai consumi. Renzi manterrà al promessa? Le opzioni su come rendere operativa sono al vaglio e sicuramente le intenzioni di ottenere il consenso ci sono, ma non dimentichiamo che “tutto sarà condizionato anche dall’andamento dell’economia”, come precisano gli uomini del premier.

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