Pensioni novità: accordo raggiunto tra sindacati e Governo per la riforma. Ecco cosa cambia da settembre

Chiara Ridolfi

1 Agosto 2016 - 10:10

Pensioni news: parti sociali e Governo sono giunti ad un accordo per la riforma. Le novità per i pensionati saranno attive da settembre. Di seguito tutte le info.

Pensioni novità: accordo raggiunto tra sindacati e Governo per la riforma. Ecco cosa cambia da settembre

La riforma delle pensioni è arrivata ad una conclusione: sindacati e Governo hanno raggiunto l’accordo. Le linee guida per il pensionamento anticipato e per l’estensione di alcuni sgravi fiscali erano chiare, ma adesso sono stati stabiliti ulteriori dettagli.
Nell’incontro di venerdì tra sindacati e Governo entrambe le parti si sono dichiarate soddisfatte delle trattative e degli obiettivi raggiunti.

Le parti sociali sono infatti riuscite ad ottenere maggiori sgravi fiscali e più coperture per le manovre da loro richieste. Il Governo dal canto suo è riuscito ad trovare un punto d’incontro, a stabilire l’agenda dei prossimi incontri e ad avere una riforma che soddisfi anche i segretari generali e di conseguenza i lavoratori.
Il problema del tavolo di venerdì era principalmente uno: il reperimento delle coperture. A quanto sembra però il Governo è riuscito ad ottenere maggiori finanziamenti e a creare delle manovre che permettano degli sgravi per alcune categorie.

La riforma delle pensioni potrà quindi rientrare nella Legge di Stabilità che verrà varata a settembre ed entrare in vigore subito dopo. Il Ministro Poletti ha inoltre promesso di destinare parte dei soldi a idee che mirino a creare delle manovre ad hoc per le classi di lavoratori più colpite: discontinui, usuranti e precoci.
Una buona notizia quindi per tutti i lavoratori precoci che in un primo momento avevano temuto di rimanere fuori dalle coperture.

Cosa cambia da settembre per le pensioni? Cosa hanno deciso sindacati e governo per la riforma delle pensioni? Quali sono gli sgravi pensati e per quali categorie? Di seguito tutti gli aggiornamenti sulla riforma delle pensioni e l’accordo raggiunto tra sindacati e Governo per la manovra di settembre.

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Pensioni novità, accordo sindacati-Governo: cosa si è stabilito?

Finalmente le parti sociali sono riuscite a far valere la propria opinione e ad ottenere ciò che chiedevano: maggiori fondi per la manovra. L’incontro che si è tenuto venerdì è stato giudicato da entrambe le parti proficuo e si è giunti ad un accordo.
Al momento potrebbe essere infatti Confindustria a dare un sostegno alla riforma delle pensioni e ad aumentare i fondi disponibili.

Confindustria ha infatti espresso la sua volontà di contribuire per l’applicazione dell’Ape ed è già stabilita la data dell’incontro tra sindacati e industriali. Il primo settembre è fissato l’appuntamento e se dovesse andare a buon fine le risorse per l’Ape si raddoppierebbero. Inoltre dal 2017 scompare la mobilità e di conseguenza quello 0,30% che i lavoratori versano per finanziarla non sarà più necessario.

Al momento si pensa che questa quota potrebbe essere stanziata per finanziare manovre per le categorie di lavoratori svantaggiati. Le classi di lavoratori su cui ha più pesato la legge Fornero non riescono infatti a trovare una soluzione ai loro problemi, ma con lo spostamento del contributo si potrebbero varare delle manovre solo per queste categorie.
Sembra quindi che sia stato preso in esame il piano proposto da Damiano per applicare l’Ape senza penalizzazioni a precoci, usuranti e discontinui.

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Pensioni novità: cosa cambia per i pensionati?

Le novità che verranno introdotte potrebbero riguardare anche chi in pensione già ci è andato, dal momento che l’ipotesi è quella di attuare delle manovre per questa categoria. I pensionati con un assegno di minima potrebbero infatti ottenere dei consistenti aiuti dal Governo.
La proposta che sembra essere più vicina ad entrare nel pacchetto della riforma delle pensioni è quella dell’estensione della quattordicesima.

Dal prossimo anno infatti l’assegno di quattordicesima potrebbe essere percepito anche da chi ha assegni di 1000 euro, mentre fino ad oggi il tetto massimo stabilito è di 750 euro.
Al tavolo delle trattative si è discusso anche di un altro punto di grande interesse: l’estensione della no tax area. Tra le proposte c’è infatti quella di aumentare a 8.140 euro il tetto per le esenzioni Irpef, in modo da aiutare chi percepisce una pensione bassa.

I sindacati si sono dichiarati soddisfatti delle trattative e delle basi che si sono stabilite per gli accordi di settembre. Gli argomenti discussi si sono incentrati sulle proposte di entrambe le parti e si sono prese in considerazione anche le idee avanzate dalle parti sociali. Il Governo ha cercato infatti di venire incontro alle richieste dei segretari generali e di trovare più fondi.
Per conoscere tutte le idee che hanno avanzato i sindacati ti consigliamo di leggere
Pensioni, novità: cosa propongono i sindacati al posto dell’Ape?

Pensioni novità: quali sono i prossimi passaggi?

Nell’incontro sono state stabilite anche le nuove date per gli incontri e decretato che la riforma delle pensioni dovrà essere pronta per metà settembre. Un traguardo non da poco quello dell’agenda stabilita, dal momento che si rischiava di far slittare la manovra a causa dei continui ritardi.
Il prossimo incontro sarà quindi quello del primo settembre tra sindacati e industriali, per riuscire a capire se è possibile accettare i finanziamenti di Confindustria e come funzionerà la restituzione per i lavoratori.

Altro momento cruciale sarà l’incontro del 6 settembre che si incentrerà sul tema del lavoro, mentre il 7 si parlerà di pensioni. Le trattative si concluderanno il 12 settembre con l’incontro che sarà incentrato solo su pensionandi e pensionati e quindi si focalizzerà sull’Ape e sulle altre modalità di uscita anticipata.
Un calendario fitto, che decreterà un cambiamento radicale del sistema pensionistico italiano e forse uno sblocco del mercato del lavoro in Italia.

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