Pensioni, novità in arrivo per usuranti, precoci e ottava salvaguardia? Ecco cosa potrebbe cambiare nella seconda fase della riforma pensioni.
Pensioni, ultime notizie per usuranti, precoci ed esodati: quali sono le possibili modifiche in arrivo nella seconda fase della riforma pensioni? Ecco lo scenario per le tre categorie di lavoratori e i dettagli per la pensione anticipata messa loro a disposizione. Se dovessero esserci cambiamenti rispetto a quello che è stato già stabilito nella legge di bilancio, questi dovranno essere confermati ora.
Le novità pensioni usuranti, di cui abbiamo visto quando presentare domanda all’Inps per la pensione anticipata, potrebbero riguardare l’accesso all’Ape, con possibilità di conferma su tutti gli altri requisiti; le novità pensioni precoci potrebbero invece riguardare l’accesso alla Quota 41, soprattutto con la definizione dei limiti per le quattro categorie che ne potranno essere avvantaggiate come con l’Ape social.
Infine le ultime novità pensioni riguardano l’ottava salvaguardia: i lavoratori esodati, che rientrano in quella che probabilmente sarà l’ultima misura di questo tipo, stanno attendendo una definizione dei requisiti, ma dovranno inviare la domanda all’Inps anche prima di averne conferma. Per tutti i lavoratori in dubbio di essere in possesso dei requisiti per usufruire dell’ottava salvaguardia, consigliamo infatti di inviare comunque la domanda entro la data di scadenza del 2 marzo, poiché sarà l’istituto a occuparsi della valutazione.
Ultime notizie pensioni per le tre categorie più interessate dalle nuove misure, nei primi due casi perché si tratta di poter raggiungere la pensione anticipata con nuovi requisiti, nel terzo si tratta di accompagnare al maturamento dei requisiti per la pensione ante-Fornero.
Se le novità pensioni precoci riguardano soprattutto quattro categorie svantaggiate, per gli usuranti si è mostrata la volontà di estendere la platea per i lavoratori interessati. Inoltre la riforma pensioni prevede il cumulo gratuito che in alcuni casi può tornare utile a chi è lavoratore precoce, poiché consente di mettere insieme i contributi di diverse casse previdenziali e unificare le carriere discontinue per maturare prima i requisiti utili per la pensione.
Pensioni 2017, ultime novità in via di definizione, che saranno completate con le fase conclusiva della riforma pensioni, che di fatto terminerà con i decreti attuativi di marzo, mese che sarà il termine ultimo per inviare la domanda per la pensione anticipata per lavori usuranti e per l’ottava salvaguardia. Il 21 febbraio è previsto l’incontro per la fase due del confronto tra Governo e Sindacati, ma è altamente probabile che le discussioni saranno focalizzate sull’Ape, mentre per usuranti, precoci e i lavoratori che rientrano nell’ottava salvaguardia rimarranno validi i criteri della legge di bilancio.
Vediamo quale tipo di modifiche è possibile aspettarsi da questa seconda fase del confronto sulle pensioni usuranti, precoci e ottava salvaguardia.
Ultime notizie pensioni usuranti, novità in arrivo?
Tra le misure più attese della riforma delle pensioni ci sono i nuovi criteri di flessibilità in uscita per gli addetti ai lavori usuranti.
Le modifiche prevedono una diminuzione da 36 a 35 anni di contributi per accedere all’Ape social. Ai fini dei requisiti contributivi verrà considerata utile anche la contribuzione figurativa come Naspi e Mobilità.
La Commissione Lavoro aveva richiesto che l’Ape social venga aperto anche agli artigiani che abbiano definitivamente cessato l’attività artigianale con chiusura della partita IVA, cancellazione dall’Albo e dal registro delle imprese artigiane e che risultino in possesso di un’anzianità di almeno 30 anni di contributi.
La Commissione aveva anche richiesto che alla lista delle mansioni gravose comprendesse i lavoratori marittimi, i lavoratori impiegati nelle attività legate all’amianto, i lavoratori in altezza, gli operai agricoli, gli Stuntman, gli operai occupati in attività legate all’acciaio ad alte temperature, gli operatori socio sanitari, i pescatori imbarcati a bordo. Riguardo le modifiche da apportare alla riforma delle pensioni, la Commissione Lavoro ha richiesto di ammorbidire il requisito che richiede sei anni di lavoro gravoso continuativo, dal momento che molti lavori usuranti hanno delle inevitabili pause per chiusura dei cantieri. Tutte queste variazioni sono state confermate.
Inoltre, tra le modifiche alla riforma delle pensioni sui lavori usuranti, è da segnalare che la Commissione ha confermato l’emendamento che modifica i termini entro cui inviare le domande per l’accertamento di aver svolto lavori gravosi tutelati dal Dlgs 67/2011. Questa modifica alla riforma delle pensioni prevede che le domande dovranno essere inviate entro il 1° marzo 2017 se i requisiti saranno maturati nel corso del 2017 o entro il 1° maggio dell’anno precedente a quello di maturazione dei requisiti se questi saranno maturati dopo 1° gennaio 2018.
Ultime notizie pensioni: ottava salvaguardia
L’ottava salvaguardia è un nodo della riforma delle pensioni 2016, specialmente per il passo indietro previsto nella legge di Bilancio rispetto alla data di accesso alla mobilità, accorciata severamente di due anni.
La Commissione Lavoro ha chiesto di ripristinare la data relativa all’accesso alla mobilità o al trattamento speciale edile come era prevista dalla legge precedente, anche se per ora la richiesta sembra essere accantonata e sarà necessario un incontro con il Governo per renderla effettiva: quindi di prolungarla dal 31 dicembre del 2012 al 31 dicembre del 2014.
Tra le modifiche avanzate dalle Camere sulla riforma delle pensioni c’è anche la richiesta di portare a 24 mesi e quindi fino al 6 gennaio 2019 il termine per maturare il diritto alla decorrenza della pensione per tutti gli altri profili di tutela.
L’ottava salvaguardia è al centro delle modifiche, ed è stata richiesta un’estensione a favore di chi nel 2011 ha usufruito del congedo straordinario per assistere il coniuge o i figli con gravi disabilità.
Ultime notizie pensioni precoci
Il provvedimento, però, non riguarda tutti i lavoratori precoci, ma soltanto alcune categorie, compresi anche gli addetti ai lavori usuranti. La Quota 41 consente di accedere alla pensione anticipata: attualmente, i lavoratori precoci possono uscire solo al compimento di 42 anni e 10 mesi di contributi, che sono 41 anni e 10 mesi per le donne, indipendentemente dall’età anagrafica.
Per i lavoratori precoci, coloro che hanno lavorato prima dei 19 anni per almeno 12 mesi in modo effettivo anche non continuativo, la Quota 41 è uno sconto potenziale pari a 10 mesi per gli uomini e di un anno e 10 mesi per le donne rispetto agli attuali requisiti per la pensione anticipata, poiché l’unico requisito è quello dei 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica, purché i lavoratori rientrino in queste categorie:
- Lavoratori in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale, e che abbiano concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi;
- Lavoratori che assistano, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità;
- Lavoratori che abbiano capacità lavorativa ridotta, accertata come invalidità civile, superiore o uguale al 74 per cento;
- Lavoratori dipendenti nelle professioni indicate in un allegato alla Legge di Bilancio, che svolgano da almeno sei anni in via continuativa attività lavorative usuranti e gravose.
Le specifiche attività lavorative del quarto punto dovranno essere individuate da un decreto del Governo entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di stabilità, e quindi entro il 1° marzo 2017.
Pensioni, ultime novità sulla riforma: modifiche cumulo gratuito: relativamente al cumulo gratuito dei contributi, di cui abbiamo visto come funziona e chi ne può usufruire, la Commissione richiede l’estensione anche ai lavoratori iscritti presso le Casse Libero Professionali.
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