Novità pensioni: tutte le scadenze e tempi per Ape e Quota 41. Le ultime notizie dal Governo

Francesco Scarpari

4 Aprile 2017 - 09:48

Novità pensioni: facciamo il punto su tutte le scadenze e tempi per Ape e Quota 41 fornite dalle indiscrezioni delle ultime ore. L’avvio delle misure di pensione anticipata rimane il 1° maggio 2017.

Novità pensioni: tutte le scadenze e tempi per Ape e Quota 41. Le ultime notizie dal Governo

Novità pensioni: in attesa dei decreti attuativi per Ape e Quota 41 cerchiamo di fare il punto sulle le scadenze e tempi indicati dalle ultime notizie per le misure messe in campo dalla riforma delle pensioni. Anche se va sottolineato che i dettagli definitivi potranno essere determinati solo quando saranno approvati i Dpcm per la pensione anticipata, è possibile già ad ora cercare di fornire un riassunto delle tempistiche sulla base delle ultime novità pensioni rese note dagli addetti ai lavori.

Giovedì 6 aprile intanto si terrà un nuovo incontro tra Governo e sindacati che dovrà determinare gli ultimi nodi in sospeso per Ape social e Quota 41. Novità pensioni sono attese per questa settimana dopo che il Consiglio dei Ministri di venerdì scorso non ha portato alcuna notizia alle tante persone interessate alla riforma delle pensioni.

Ecco tutte le date e le scadenze da tenere a mente per Ape e Quota 41 per precoci messe a disposizione dalle indiscrezioni sulle ultime novità pensioni.

Novità pensioni: tutte le scadenze e tempi per Ape e Quota 41. Le ultime notizie dal Governo

Sono molte le scadenze che bisogna già tenere a mente per chi vuole fare domanda per l’anticipo pensionistico (Ape) e Quota 41 che a breve saranno licenziato dal Governo. Non è una notizia dell’ultima ora la data nella quale dovrebbe avere il via le nuove misure della riforma delle pensioni, ovvero il 1° maggio 2017.

Le ultime novità pensioni riportano chiaramente come le misure sperimentali dovrebbero essere avviate in quella data e, nonostante continuino ad accumularsi ritardi nella formulazione dei decreti attuativi, un eventuale posticipo anche di pochi giorni sarebbe veramente difficile da giustificare di fronte all’opinione pubblica.

Per chi è interessato ad Ape e Quota 41 per precoci, le novità pensioni sembrano confermare che le domande potranno essere presentate in due finestre per il 2017. Sempre stando alle indiscrezioni derivanti dalle ultime notizie per le quali si attende la conferma dai decreti attuativi, i periodi nei quali presentare la domanda per la pensione anticipata sono:

  • dal 1° maggio al 30 giungo,
  • dal 1° luglio 2017 al 30 novembre.

Non è ancora chiaro se ci saranno dei vincoli per quanto riguarda le tempistiche della presentazione della domanda in una delle due finestre indicate. Le novità pensioni infatti non indicano se sarà possibile per tutti inviare richiesta di Ape o Quota 41 già a partire dal 1° maggio 2017 o se questa possibilità sarà riservata solamente a chi perfezionerà prima i requisiti richiesti dall’anticipo pensionistico. Ulteriori incertezze si registrano sulla graduatoria per Ape e Quota 41 che sembra verrà stilata sulla base dell’anzianità.

Novità pensioni: i nodi da sciogliere per il prossimo incontro Governo-sindacati

Ultime notizie e novità in materia dovrebbero arrivare fra pochi giorni, quando Governo e sindacati si incontreranno per parlare nuovamente di riforma delle pensioni. Nella settimana di oggi la data è fissata per giovedì 6 aprile 2017, giorno per il quale è previsto un nuovo tavolo tra le parti.

All’ordine del giorno si segnalano l’apertura della ‘fase 2’ delle riforma delle pensioni insieme alla ripresa di alcuni punti rimasti in sospeso dagli ultimi incontri in tema di Ape e Quota 41. È infatti stato povero di notizie l’ultimo confronto Governo-sindacati del 23 marzo 2017 nel quale l’esecutivo si era limitato ad ascoltare le richieste di Cgil, Cisl e Uil senza però arrivare ad alcuna deliberazione conclusiva in tema di pensione anticipata.

I temi in sospeso dai quali si attendono ultime novità dal Governo per Ape social e Quota 41 riguardano la franchigia per i lavori usuranti (per i quali è richiesto ad oggi un’attività lavorativa continuativa per gli ultimi 6 anni) e la possibilità di far rientrare i soggetti con contratto a tempo determinato scaduto all’interno della categoria dei disoccupati. Va detto che proprio questi erano i nodi da sciogliere anche nello scorso incontro che quindi si è concluso con un buco nell’acqua.

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