Anticipo NASpI 2021: come fare domanda e fac simile

Teresa Maddonni

05/10/2021

25/10/2022 - 11:56

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L’anticipo NASpI nel 2021 può ottenerlo chi apre un’attività e quindi una partita IVA. La domanda per anticipare tutto l’importo della disoccupazione va inviata all’INPS secondo precise tempistiche.

Anticipo NASpI 2021: come fare domanda e fac simile

L’anticipo NASpI nel 2021 consente di ottenere l’indennità di disoccupazione per intero subito in un’unica soluzione, ma questo è possibile solo a determinate condizioni.

Condizione fondamentale per ottenere l’anticipo NASpI è quella di aprire una partita IVA, quindi una propria attività, come chiarito dalla circolare n. 174/2017 dell’INPS.

L’anticipo della NASpI, l’indennità di disoccupazione che ricordiamo spetta a coloro che hanno perso il lavoro e dura per un massimo di 24 mesi, va richiesto online all’INPS mediante un modulo compilato e secondo delle tempistiche ben precise.

Nella nostra guida riportiamo a titolo esemplificativo il fac simile del modello per chiedere l’anticipo NASpI. Riassumendo l’anticipo NASpI, che in alcuni casi va anche restituito, si ottiene se si decide:

  • di avviare un’impresa individuale;
  • di avviare un’attività di lavoro autonomo;
  • di aprire una società cooperativa.

Vediamo ora nel dettaglio requisiti, come fare domanda per l’anticipo Naspi e tempi di erogazione.

Anticipo NASpI 2021: requisiti e novità

L’anticipo NASpI può essere richiesto dai lavoratori che abbiano i requisiti per ottenere in primis la disoccupazione; ottenuto il riconoscimento della NASpI infatti il lavoratore disoccupato può fare domanda per l’anticipo come stabilito dall’articolo 8 del decreto n.22/2015 (Jobs Act).

La novità per ottenere la NASpI, e quindi di conseguenza l’anticipo nel 2021, è stata introdotta dal decreto Sostegni n.41 del 22 marzo che elimina un requisito fino al 31 dicembre 2021: il requisito delle 30 giornate di lavoro effettivo nel 12 mesi precedenti il periodo di disoccupazione secondo quanto disposto ordinariamente dall’articolo 3 comma 1 lettera c) del decreto n.22/2015.

Il decreto Sostegni bis, sempre fino al 31 dicembre, ha sospeso l’ordinario décalage del 3% dell’importo dal quarto mese di NASpI, e che vale anche per l’anticipo.
Come stabilisce l’INPS, viene riconosciuto l’anticipo NASpI ai:

lavoratori dipendenti che siano beneficiari di indennità NASpI e, in conformità alla normativa vigente, intendano avviare un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o intendano sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa, nella quale il rapporto mutualistico abbia a oggetto la prestazione di attività lavorativa da parte del socio o intendano sviluppare a tempo pieno un’attività autonoma già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente, la cui cessazione ha dato luogo alla prestazione NASpI

Anticipo NASpI 2021: come fare domanda

La domanda per ottenere l’anticipo della NASpI 2021 può essere presentata tramite le seguenti modalità:

  • Contact Center, chiamando da rete fissa il numero gratuito 803164 oppure il numero 06164164 da telefono cellulare (a pagamento e con tariffe variabili a seconda del proprio gestore telefonico);
  • tramite patronato o altri intermediari INPS;
  • direttamente tramite il servizio telematico per l’anticipo NASpI sul sito di INPS accedendo con SPID, CIE o CNS (dal 1° ottobre 2021 INPS ha dismesso i PIN).

Alleghiamo a titolo esemplificativo il fac simile del modello SR162 INPS. Ricordiamo che l’unico modo per fare domanda di anticipo NASpI infatti è tramite la procedura telematica.

Anticipo Naspi 2021
Clicca sull’icona per eseguire il download del modulo INPS SR162 con fac simile di domanda di anticipo Naspi. Attenzione: si tratta di un modello esemplificativo che non può essere presentato in modalità cartacea ma solo telematica.

Anticipo NASpI 2021: attività ammesse

Vediamo ora nel dettaglio quali sono le attività ammesse per richiedere l’anticipo della NASpI nel 2021. Una delle ultime novità in merito è stato prevedere per l’anticipo NASpI anche le società cooperative.

Requisito da rispettare, tuttavia, è che l’ingresso o l’avvio della società sia legato anche allo svolgimento di attività di lavoro autonomo o d’impresa; al contrario, se i beneficiari della disoccupazione rivestono soltanto la posizione di socio di capitale non sarà possibile richiedere l’anticipazione della NASpI.

Come riportato dall’INPS, quindi, l’elenco delle attività per le quali è riconosciuto l’anticipo NASpI anche nel 2021 sono le seguenti:

  • attività professionale esercitata da liberi professionisti anche iscritti a specifiche casse, in quanto attività di lavoro autonomo;
  • attività di impresa individuale commerciale, artigiana, agricola;
  • sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorative da parte del socio; costituzione di società unipersonale (S.r.l., S.r.l.s. e S.p.A.) caratterizzata dalla presenza di un unico socio. Di regola il socio unico ha la responsabilità limitata al capitale sociale conferito, a condizione che si versi l’intero capitale sociale sottoscritto, sia comunicato al Registro Imprese la presenza dell’unico socio e sia indicato negli atti e nella corrispondenza della società l’unipersonalità della stessa, senza però indicare il nome del socio unico. Il mancato adempimento di tali obblighi comporta la perdita del beneficio della responsabilità limitata. In quest’ultimo caso, il socio che risponde illimitatamente, può ottenere l’incentivo al pari di chi esercita attività di impresa individuale;
  • costituzione o ingresso in società di persone (S.n.C o S.a.S) - in analogia peraltro a quanto era già previsto per l’istituto dell’anticipazione in materia di indennità di mobilità (circ.n.70 del 30 marzo 1996) - in quanto il
    reddito derivante dall’attività svolta dal socio nell’ambito della società è fiscalmente qualificato reddito di impresa;
  • costituzione o ingresso in società di capitali (S.r.L) per la medesima considerazione sulla natura del reddito derivante dall’attività in ambito societario, qualificato anch’esso fiscalmente reddito di impresa.
INPS - circolare numero 174 del 23 novembre 2017
Anticipo NASPI anche per l’avvio di società: scarica la circolare dell’INPS

Quanto spetta e calcolo

I soggetti beneficiari dell’anticipo NASpI hanno diritto ad ottenere l’indennità di disoccupazione in un’unica soluzione spettante e non ancora percepita, esclusi l’assegno familiare (ANF) e la contribuzione figurativa. Sull’importo erogato sarà operata la trattenuta IRPEF secondo le regole ordinarie.

In caso di domanda di anticipo NASpI che venga accolta da INPS basta contare le mensilità di disoccupazione cui si ha diritto per capire quanto spetta.

Il calcolo dell’anticipo NASpI tuttavia è differente nel caso di coloro che ricevono la disoccupazione in misura ridotta perché lavorano nel rispetto di determinati limiti.

L’importo della NASpI in questo caso viene ridotto all’80% e quindi l’anticipazione viene calcolata considerando l’importo residuo dell’indennità da corrispondere senza la riduzione.

Termini domanda

La domanda di anticipo NASpI 2021 deve essere presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma o di impresa individuale o dalla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa.

Per le attività soggette a iscrizione nel Registro delle imprese, tale momento viene individuato con la pratica camerale con la quale si comunica l’avvio effettivo dell’impresa.

La domanda di anticipo NASpI - qualora l’attività considerata sia già iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente - deve essere trasmessa entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda di disoccupazione.

Nella domanda di anticipo della NASpI viene richiesto il tipo di attività che si sta avviando ed è necessario fornire anche la documentazione riguardante la partita IVA.

L’iter per chi deve aprire partita IVA chiedendo l’anticipo NASpI è il seguente:

  1. presentare domanda di NASpI;
  2. attendere l’accoglimento e il pagamento almeno della prima mensilità;
  3. aprire la partita IVA (la pratica è velocissima);
  4. dare l’avvio all’attività;
  5. solo dopo (ma rispettando il termine dei 30 giorni dall’avvio dell’attività) presentare domanda di anticipo.

Per quanto riguarda il limite di 4.800 euro per i ricavi da lavoro autonomo che sono cumulabili con la NASpI, è bene ricordarlo, lo stesso di applica solo nel caso che si percepisca l’indennità di disoccupazione erogata mensilmente. Lo stesso limite non si applica a chi chiede l’anticipo per avviare l’attività autonoma.

Se si apre la partita IVA e non si richiede l’anticipo della NASpI, non si può guadagnare più di 4800 euro l’anno; se si chiede l’anticipo tuttavia non ci sono limiti ai guadagni derivanti dalla Partita IVA.

Per quanto riguarda le tempistiche di erogazione dell’anticipo della NASpI, emerge dalle testimonianze dei beneficiari che la liquidazione non avviene prima che siano trascorsi due o tre mesi (dipende dalla sede INPS di appartenenza).

Nel momento che si presenta la domanda di NASpI anticipata, inoltre, è doveroso inviare all’INPS anche il modello NASpI.com con il quale comunicare il reddito che si presume di guadagnare nel corso dell’anno con la Partita IVA appena aperta.

Il modello NASpI.com, infatti, va presentato all’INPS ogni volta che si verificano quegli eventi che hanno effetto sul pagamento dell’indennità di disoccupazione, come appunto l’apertura di una partita IVA.

Documenti da allegare alla domanda

Alla domanda di anticipo NASpI 2021 occorre allegare tutta la documentazione comprovante l’avvio dell’attività di impresa o lavoro autonomo, come il manuale dedicato di INPS sottolinea.

Se per l’esercizio dell’attività considerata viene richiesta una specifica autorizzazione come per esempio l’iscrizione ad albi professionali, o di categoria, è necessario presentare il documento corrispondente rilasciato.

Nel caso di attività di lavoro associato in cooperativa, dovrà essere dichiarata l’avvenuta iscrizione della cooperativa nel registro delle imprese presso la Camera di Commercio competente per territorio, nonché nell’albo delle società cooperative gestito dalle Camere di Commercio.

Dovrà inoltre essere indicata la data della sottoscrizione della/e quota/e di capitale sociale della cooperativa.

Restituzione

La restituzione dell’anticipo NASpI è dovuta in determinati casi come disciplinato dal Jobs Act.

L’anticipo NASpI va restituito con la riassunzione del beneficiario, ma in determinati casi come anche INPS ha chiarito con il messaggio n. 4658 del 13 dicembre 2019 specie in merito ai contratti di collaborazione.

Bisogna distinguere due casi:

  • l’articolo 8 comma 4 del D.lgs n. 22/2015 sostiene che il lavoratore che chiede in anticipo la NASpI deve restituire per intero la somma ottenuta se sottoscrive un contratto di lavoro subordinato nel periodo di spettanza teorico dell’indennità di disoccupazione;
  • non è tenuto a restituire l’intera somma di denaro ottenuta con l’anticipo della NASpI il lavoratore che abbia instaurato un rapporto di lavoro subordinato con la cooperativa della quale lo stesso ha sottoscritto una quota di capitale sociale.

Sempre l’INPS ha fornito dei chiarimenti in merito all’anticipo NASpI e alla riassunzione con contratti di lavoro parasubordinato; un contratto di questo tipo è quello di collaborazione coordinata e continuativa per il quale, in caso di licenziamento il lavoratore ha diritto a un’altra indennità di disoccupazione la cosiddetta DIS-COLL. In questo caso anche si fa una distinzione:

  • se il lavoratore che ha chiesto l’anticipo della NASpI viene assunto con contratto di collaborazione coordinata e continuativa e il contratto cessa nel periodo teorico di spettanza della NASpI, può richiedere la DIS-COLL che gli viene erogata solo per le mensilità che non si sovrappongono alla NASpI;
  • se il lavoratore che ha preso l’anticipo della NASpI si rioccupa con contratto di collaborazione coordinata e continuativa poi cessato in un periodo successivo alla spettanza teorica della NASpI può richiedere la DIS-COLL senza problemi.

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