Mutui, tutto pronto per il nuovo Euribor

Stefano Tempera

3 Dicembre 2019 - 17:41

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Dal primo gennaio 2020, l’Euribor avrà un nuovo sistema di calcolo e inizierà un periodo di transizione di due anni. Cosa succederà?

Mutui, tutto pronto per il nuovo Euribor

Manca meno di un mese all’esordio del nuovo calcolo dell’Euribor, il tasso di riferimento che interessa da vicino i titolari di un mutuo a tasso variabile. Infatti, dal primo gennaio 2020, l’indice Euribor verrà calcolato in maniera differente rispetto ad oggi e si baserà in sostanza sugli scambi effettivi e non più su quelli dichiarati. Il nuovo sistema di calcolo influenzerà solo i nuovi contratti sottoscritti dal 2020.

Come viene calcolato oggi l’Euribor?

L’attuale modello di calcolo, che tra poche settimane sarà utilizzato solo per i contratti già in essere e che andrà definitivamente in pensione alla fine del 2021, consiste in uno scambio di telefonate tra un ristretto panel di banche europee (attualmente composto da 18 istituti di credito, tra cui Intesa Sanpaolo e Unicredit per l’Italia) in cui si comunicano quotidianamente a quale tasso si scambieranno il denaro tra loro sulla scadenza settimanale, mensile, trimestrale, semestrale e annuale. Sulla base di questi dati ricavano un tasso medio, ovvero l’Euribor di pari scadenza, che viene pubblicato sulle principali fonti di informazione e che viene utilizzato dagli istituti bancari per calcolare, tra le altre cose, il tasso dei mutui variabili, al quale aggiungeranno lo spread e definire il tasso finito per i clienti.

Come verrà calcolato il nuovo Euribor?

Il passaggio da un sistema di calcolo considerato ormai antico ad uno più moderno avverrà dal prossimo primo gennaio 2020 e si baserà sugli scambi di denaro effettivamente compiuti (e non più promessi). Il nuovo calcolo dell’Euribor dovrebbe garantire un sistema più affidabile per i mutuatari in quanto non sarà più possibile che l’indice venga manipolato, come è successo in passato, quando alcuni istituti sono stati coinvolti nello scandalo Euribor. Allo stesso tempo, il nuovo parametro potrebbe essere meno prevedibile, com’è tipico per tutti gli indici quotati sui mercati finanziari.

Nuovo Euribor: previsioni tassi

Al momento, chi ha un prestito legato al tasso Euribor non ha motivo di preoccuparsi del nuovo calcolo in quanto per i contratti già esistenti rimarrà in vigore il vecchio sistema. Il nuovo metodo sarà utilizzato solamente per i nuovi contratti di mutuo, ma anche in questo caso non dovrebbe cambiare nulla. Infatti, le previsioni Euribor resteranno ancorate all’andamento della politica monetaria della Banca centrale europea, che fino a quando non deciderà di aumentare il tasso di rifinanziamento, i titolari di un mutuo a tasso variabile non subiranno alcun rialzo della rata del proprio prestito.

Al contrario, i futures sull’andamento dell’Euribor trimestrale, quotati sul mercato londinese Liffe, proiettano l’indice in leggero e costante calo da qui a metà del 2021, quando la scadenza a 3 mesi dovrebbe raggiungere quota -0,55, dall’attuale -0,40. La previsione è evidentemente basata sul fatto che la Bce tagliarà il tasso sui depositi dall’attuale livello di 10 punti base, da -0,50 a -0,60. Secondo gli stessi futures, l’Euribor dovrebbe piano piano risalire, ma rimanere in territorio negativo per almeno i prossimi 5 anni.

Euribor: periodo di transizione 2020-2022

Dopo l’introduzione del nuovo calcolo dell’Euribor, che esordirà il prossimo primo gennaio per i nuovi contratti, inizierà un periodo ibrido di due anni in cui i due sistemi di calcolo dell’indice verranno affiancati per lasciare il tempo necessario alle banche di adeguarsi alla novità. Dal 2022, il nuovo Euribor, con il calcolo basato solo sulle operazioni effettive, vedrà l’esordio come l’unico parametro di riferimento per tutti i mutui a tasso variabile.

Già nei prossimi mesi sarà più facile capire quali saranno le evoluzioni e le difficoltà che potrebbero sorgere in seguito alla riforma dell’Euribor, non tanto per i mutuatari che dovranno rimborsare il mutuo, ma per le banche che dovranno adeguarsi al cambiamento epocale del nuovo tasso.

Una precisazione: il nuovo tasso Euribor non riguarderà i mutui a tasso fisso, che continueranno ad essere parametrati al tasso Eurirs.

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