Prestito: cos’è e come funziona

Antonella Ciaccia

05/09/2022

25/10/2022 - 11:56

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Il prestito è uno strumento indispensabile dell’economia moderna che consente ai consumatori di aumentare la loro capacità di acquisto, senza diminuire la liquidità personale. Come ottenerlo?

Prestito: cos’è e come funziona

In questa guida parliamo del prestito, il finanziamento che consente di ottenere una somma di denaro che aumenta il nostro potere di acquisto e garantisce una rapida liquidità per le spese improvvise.

Esso può essere destinato a soluzioni finalizzate per uno specifico utilizzo, come l’acquisto di un’automobile, la ristrutturazione del proprio immobile o come accade sempre più frequentemente, per viaggi e oggetti di elettronica.

Si parla di prestito personale quando il finanziamento è destinato ad una persona fisica senza che quest’ultima debba dare spiegazioni all’istituto erogante in merito a come utilizzerà la somma ricevuta.

Approfondiamo di seguito cos’è un prestito, come funziona e quali sono le varie tipologie di finanziamento.

Cos’è un prestito?

Il prestito è una somma di denaro concessa da parte di un istituto bancario o una società finanziaria ad un soggetto che ha la necessità di denaro per liquidità o per finalizzare l’acquisto di un bene o servizio. L’istituto applicherà un tasso di interesse, composto da Tan e Taeg a rata solitamente fissa secondo un piano di ammortamento prestabilito.

Il prestito rappresenta un’ottima soluzione per chiunque abbia la necessità di aumentare il proprio potere di spesa ed ottenere la somma in denaro desiderata in pochi giorni.

Direttamente in banca, tramite una finanziaria autorizzata oppure online, è possibile richiedere un preventivo gratuito in pochi minuti e scegliere quale tipo di prestito farà al proprio caso.

Differenza tra prestito personale e finanziamento finalizzato

Un prestito personale è un finanziamento che, in caso di esito positivo della richiesta, viene liquidato direttamente al cliente.

Il finanziamento finalizzato, invece, è legato all’acquisto di un bene presso un esercizio convenzionato e la somma richiesta viene liquidata all’esercente.
Nel dettaglio, i prestiti personali sono finanziamenti non finalizzati, cioè la motivazione per la quale viene richiesto il prestito non è vincolata.

In tal caso il prestito viene concesso da banche o da società finanziarie a chiunque abbia un reddito dimostrabile senza bisogno di dichiarare a che cosa sarà destinata la somma.

Tale importo viene corrisposto ad un tasso di interesse (Tan) solitamente fisso e rimborsabile attraverso un piano di ammortamento caratterizzato da rate costanti.

Rientrando nell’ambito dei prestiti non finalizzati, i finanziamenti personali vengono erogati direttamente al richiedente, senza l’intermediazione di un convenzionato/rivenditore di beni/servizi.

La somma viene versata sul conto corrente del richiedente attraverso un accredito diretto o, in alternativa, viene erogata tramite un assegno.

Differenza tra prestito e mutuo

A differenza del mutuo ipotecario, il prestito non dispone della garanzia di un bene immobile di proprietà del richiedente per coprire un’eventuale insolvenza.

Per questo motivo, i prestiti personali hanno solitamente importi inferiori ai 30.000 euro e dato l’alto rischio per l’istituto di credito di concedere finanziamenti senza un bene ipotecato, spesso vengono richieste altre garanzie, come la firma di un fideiussore.

La differenza maggiore tra prestito e mutuo si concentra sulla durata, più a lungo termine per il mutuo, che permette scadenze fino a 40 anni, e l’importo, che data la durata limitata del prestito, deve necessariamente essere di minor valore per consentire una rata più sostenibile nel tempo.

Inoltre, rispetto al mutuo, la concessione di un prestito non richiede un atto pubblico per renderlo valido ed efficace, ma occorre solo la stipula di un contratto tra le parti.

Questo è un ottimo vantaggio perché consente di snellire le pratiche per l’erogazione del finanziamento ed ottenere la cifra desiderata in pochi giorni, evitando i costi notarili.

Importo e durata del prestito

L’importo del prestito varia in base alle esigenze e alla capacità di rimborso del richiedente. L’importo minimo concedibile dalle banche e dalle finanziarie è solitamente di 1.000 euro e in genere l’importo massimo non supera i 50.000 euro.

La durata del prestito indica il periodo di rimborso sulla base di un piano di ammortamento accordato dall’istituto di credito. Solitamente la durata di un prestito personale va da un minimo di sei mesi ad un massimo di 120 rate mensili (10 anni).

Sia l’importo che la durata del prestito possono essere modificati nel corso del contratto. Il debitore può infatti esercitare il diritto all’estinzione anticipata del finanziamento, parziale o totale, in qualsiasi momento e ridurre il periodo della naturale scadenza del contratto.

Accade spesso che in fase di rinegoziazione del debito o quando viene presentata una richiesta di consolidamento di altri prestiti, le due parti decidano di modificare i termini del contratto aumentando il capitale prestato o modificando i tempi del rimborso.

Le decisioni della durata e dell’importo del prestito meritano una particolare attenzione da parte del debitore: infatti, è importante sapere che una durata molto lunga comporta un netto aumento degli interessi, mentre una durata troppo breve può aumentare il rischio di insolvenza avendo una rata insostenibile. Allo stesso modo, un importo troppo alto che richiede una rata ai limiti della sostenibilità può tramutarsi in una sofferenza finanziaria difficile da sanare nel tempo.

Come richiedere un prestito

Un prestito può essere richiesto alla propria banca oppure, dopo un’analisi di mercato online, decidere di richiedere il finanziamento in una banca più conveniente, ma che in genere chiederà l’apertura di un nuovo conto corrente. In alternativa è possibile richiedere un prestito direttamente alla società finanziaria presso cui viene acquistato un bene e in questo caso sarà necessario comunicare le coordinate del proprio conto corrente su cui addebitare le rate.

Prima della sottoscrizione del contratto è buona prassi richiedere un preventivo scritto su carta intestata e prendere visione dei fogli informativi con tutte le caratteristiche tecniche, dal Taeg alle spese iniziali e ricorrenti, al fine di poter valutare e confrontare quale sia il prestito migliore tra altre proposte.

Per richiedere un prestito occorre fornire alla società finanziaria le proprie generalità, un documento di identità e la documentazione reddituale che comprovi la propria capacità di rimborsare il debito.

Se si è dipendenti privati, è necessario fornire le ultime due buste paga, se invece si è lavoratori autonomi, occorre presentare la dichiarazione dei redditi. Normalmente l’istituto erogante, acquisita tutta la documentazione, dopo qualche giorno risponderà al richiedente se risulta idoneo a ricevere il prestito ed in questo caso fornendo al consumatore il contratto da sottoscrivere oppure, se non esistono i presupposti per la concessione del finanziamento, lo informerà che la richiesta non è andata a buon fine.

In ogni caso, prima di concedere il prestito, l’istituto erogante, oltre alla documentazione fornita dal richiedente, verificherà tutte le sue informazioni presenti nelle banche dati finanziarie, tra cui la Centrale Rischi, per accertare l’affidabilità creditizia del soggetto.

Il tasso di interesse di un prestito

Al contrario di un mutuo, che può essere pagato in varie tipologie di tasso (fisso, variabile, misto), il Tan (Tasso Annuo Nominale) di un prestito prevede solitamente una rata costante per tutta la durata del finanziamento.

Come per il mutuo, la maggioranza degli istituti prevede che la rata comprenda una quota di capitale e una quota di interessi secondo un piano di ammortamento alla francese.

Rimborso rateale del prestito

Il rimborso del prestito avviene mediante il pagamento di rate mensili da parte del richiedente per il numero di mesi prestabilito nel contratto fino al saldo dell’intera somma prestata, inclusiva di una quota di interessi pattuita. La società finanziaria richiederà al cliente un conto corrente di appoggio da cui ogni mese verrà prelevata la rata.

Soggetti abilitati a concedere prestiti

Solo le banche e gli intermediari finanziari iscritti nell’Elenco generale e nell’Elenco speciale, disciplinati rispettivamente dall’articolo 106 e 107 del Testo Unico Bancario (TUB), possono rilasciare direttamente prestiti e finanziamenti.

Le banche e gli intermediari finanziari autorizzati, sottoposti al controllo della Banca d’Italia, possono servirsi di altri soggetti, come i Mediatori creditizi iscritti all’Organismo degli Agenti e dei Mediatori (OAM), che nell’esercizio della propria attività commerciale, propongono contratti di credito per conto del finanziatore al solo fine di promuovere il prestito, ma non concludere il contratto.

Gli agenti in attività finanziaria, invece, operano direttamente per conto dell’istituto che eroga il finanziamento e possono far sottoscrivere direttamente il contratto di prestito.

Tipologie di prestiti

Esistono varie tipologie di prestiti, tra cui il prestito finalizzato, il prestito personale, la cessione del quinto e il prestito vitalizio. Di seguito analizziamo le varie categorie:

  • Prestito finalizzato - Il prestito finalizzato ha come obiettivo quello di acquistare direttamente un bene o un servizio, come ad esempio un’automobile. Questo tipo di finanziamento viene normalmente richiesto dal venditore autorizzato per conto del cliente ad una finanziaria convenzionata.
  • Prestito personale - Il prestito personale viene concesso sotto forma di liquidità senza che il soggetto debba giustificare lo scopo della richiesta. Il prestito personale può essere usato ad esempio per la copertura di altri debiti o per spese impreviste.
  • Cessione del quinto - Di durata massima decennale, la cessione del quinto dello stipendio, o della pensione, è un prestito riservato a dipendenti di aziende pubbliche o private e a pensionati. Il prelievo avviene direttamente sulla busta paga o sulla pensione e non può eccedere la somma massima di un quinto del reddito.
  • Prestito vitalizio -Il prestito vitalizio è riservato ai pensionati che vogliano accedere ad un’iniezione di capitale e sono in possesso di un immobile non ipotecato. Questa tipologia di prestito viene rimborsata dopo la morte del richiedente, senza gravare necessariamente sugli eredi.

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