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Taeg, Tan e Teg: cosa sono, calcolo, differenze

Claudia Cervi

10 Maggio 2023 - 07:41

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Scopri come scegliere il mutuo più conveniente attraverso il confronto di Tan, Taeg e Teg. Come si calcolano? Ecco tutto quello che bisogna sapere sugli indicatori di costo per il finanziamento.

Taeg, Tan e Teg: cosa sono, calcolo, differenze

Quando si parla di mutui o prestiti, spesso si sentono nominare i termini Taeg, Tan e Teg. Ma cosa sono esattamente e quale è la loro importanza?

  • Il Tan, o Tasso Annuo Nominale, è il tasso di interesse applicato sulla base di un anno per il calcolo degli interessi su un prestito;
  • Il Taeg, Tasso Annuo Effettivo Globale, invece, rappresenta il costo totale del prestito espresso in percentuale annua, inclusi gli interessi e tutte le spese accessorie come le commissioni e le assicurazioni obbligatorie;
  • Il Teg, Tasso Effettivo Globale, è un indicatore di costo utilizzato per verificare l’usura sopravvenuta e si calcola solo a erogazione avvenuta del prestito.

Conoscere il significato di queste sigle è fondamentale per valutare la convenienza di un prestito prima di sottoscrivere il contratto con la banca o l’istituto finanziario. In questo modo, si può scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze e avere una maggiore consapevolezza dei costi effettivi del finanziamento.

Cos’è il Tan?

Il Tan è un termine comunemente associato ai mutui e ai prestiti, ma cos’è esattamente e come viene calcolato?

Il Tasso Annuo Nominale rappresenta il tasso di interesse che viene applicato ogni anno sul capitale erogato e viene espresso in percentuale.

Nel caso di un mutuo a tasso variabile, il Tan è composto dal parametro di riferimento, come l’Euribor o il tasso BCE, a cui viene aggiunto lo spread bancario. Invece, se si opta per un mutuo a tasso fisso, la base di calcolo del Tan sarà l’Eurirs corrispondente alla durata del mutuo, a cui va aggiunto lo spread bancario.

Tuttavia, il Tan non è sufficiente per determinare il costo totale del prestito, in quanto non include gli oneri accessori. Per questo motivo, è fondamentale conoscere anche il Taeg, il Tasso Annuo Effettivo Globale, che rappresenta il costo totale del prestito espresso in percentuale annua, comprensivo di interessi e tutte le spese accessorie come commissioni e assicurazioni obbligatorie. Individuare il Taeg aiuta a valutare la convenienza del prestito e a scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze finanziarie.

Inoltre, il Tan è un parametro determinante per il calcolo delle rate del mutuo. Più basso è il Tan, più basse saranno le rate del mutuo e minori saranno gli interessi dovuti. Per questo motivo, è importante considerare attentamente il Tasso Annuo Nominale al fine di individuare il mutuo più conveniente

Calcolo del Tan

Per conoscere l’importo della singola rata di mutuo e determinare quanto costerà il prestito negli anni è necessario avere tre dati: il capitale da finanziare, il tasso di interesse applicato dall’istituto di credito (il nostro Tan) e la durata dell’ammortamento.

Ecco la formula semplificata per calcolare il Tan:

C x I x T : 100

Ad esempio:

C = Capitale di 100.000 euro;

I = Interesse (Tan) pari all’1%;

D = Durata del mutuo di 10 anni.

Inserendo questi tre dati in un calcolatore mutuo otterremo come risultato la rata del prestito, in questo caso pari a 876,04 euro mensili, che moltiplicata per i mesi dell’ammortamento (120) ci darà il costo totale degli interessi da rimborsare, 5.124,80 euro, sempre rimanendo nel nostro esempio.

È importante sapere che uno dei fattori che influenzano l’ammontare degli interessi è la durata del mutuo: a parità di tasso, più è lungo l’ammortamento, maggiori saranno gli interessi dovuti alla banca.

Cos’è il Taeg?

Il Taeg (Tasso annuo effettivo globale) è un indicatore di costo che consente di valutare la convenienza di un mutuo confrontando il costo complessivo di diversi prestiti. Introdotta dalla Direttiva europea 90/88/CEE, questa sigla è spesso trascurata dai consumatori, ma rappresenta un elemento fondamentale da considerare prima di sottoscrivere un mutuo.

Il Taeg include tutti i costi accessori iniziali e periodici necessari per ottenere il mutuo, tra questi:

  • le spese di istruttoria dell’istituto di credito;
  • il costo della perizia del tecnico della banca;
  • l’imposta sostitutiva;
  • le spese periodiche di incasso rata;
  • il costo per le singole comunicazioni periodiche;
  • le assicurazioni obbligatorie (polizza scoppio e incendio sul fabbricato);
  • le spese di mediazione creditizia da parte di una società di consulenza.

Al contrario, non rientrano nel Taeg le spese delle assicurazioni non obbligatorie per legge, le spese notarili e tutti gli altri costi non connessi con l’operazione di finanziamento.

Conoscere il valore del Taeg permette di avere una visione completa dei costi del mutuo e di scegliere la soluzione più conveniente, anche considerando le spese accessorie che spesso non vengono segnalate in modo evidente dalle banche. Per questo motivo, il Taeg rappresenta un indicatore essenziale per i consumatori che desiderano fare un’analisi accurata della convenienza di un prestito.

Calcolo del Taeg

Il calcolo del Taeg, o Tasso annuo effettivo globale, è più complesso rispetto al Tan, poiché richiede la conoscenza di tutte le spese accessorie al finanziamento per determinare il costo reale del mutuo nel corso degli anni.

Per comprendere meglio l’influenza del Taeg sul mutuo, analizziamo due casi. Nel primo esempio, consideriamo una surroga di 100.000 euro con una durata di 10 anni. Essendo priva di spese accessorie come perizie e costi assicurativi, il Taeg sarà uguale al Tan.

Nel secondo esempio, immaginiamo un nuovo mutuo di 100.000 euro con una durata di 10 anni e spese iniziali di 1.000 euro per perizia e istruttoria banca, oltre a un costo fisso di incasso rata mensile di due euro. In questo caso, il Taeg salirà all’1,82%. Anche se la rata del mutuo e gli interessi da restituire all’istituto di credito restano invariati, il costo delle spese di apertura del mutuo grava sul mutuatario.

Bisogna fare attenzione al Taeg, l’indicatore principale per valutare la convenienza del mutuo, poiché alcune voci di costo potrebbero essere nascoste. Ad esempio, una banca potrebbe proporre una polizza a protezione del credito che solitamente viene finanziata dall’istituto stesso e che potrebbe non essere inclusa nel Taeg. Anche se non obbligatoria per legge, l’assicurazione resta comunque un costo a carico del cliente. Per questo motivo, è importante effettuare un’analisi dettagliata delle altre voci non contemplate nel Taeg per valutare la convenienza effettiva del mutuo.

Cos’è il Teg?

Il Teg è un indicatore di costo che assume importanza solo dopo la sottoscrizione del mutuo. A differenza del Tan e del Taeg, che sono fondamentali per scegliere il mutuo più conveniente, il Teg viene monitorato negli anni successivi alla stipula del contratto.

Trimestralmente, gli intermediari finanziari comunicano il Teg alla Banca d’Italia, che lo utilizza per stabilire i tassi soglia di usura, regolamentati dalla Legge 7 marzo 1996 n. 108. Il Teg rappresenta un elemento importante da tenere in considerazione per la gestione del mutuo nel tempo, ma non ha lo stesso peso nella fase di scelta del finanziamento rispetto al Tan e al Taeg.

Calcolo del Teg

Il calcolo del Tasso effettivo globale è molto complesso ed è sicuramente consigliabile avvalersi di un professionista per la sua corretta determinazione.

Sul sito della Banca d’Italia troviamo la formula di calcolo del Teg:

Interessi x 36500 / numeri debitori + oneri x 100 / accordato.

Nello specifico, gli Interessi applicati al finanziamento moltiplicati per 36500 (il numero di giorni di cui è composto l’anno civile x 100) diviso per i Numeri debitori, ovvero i valori che si ottengono moltiplicando il saldo negativo per valuta per i giorni di valuta, diviso 100, a cui bisogna aggiungere gli Oneri, ovvero tutte le spese sostenute dal debitore durante tutto il periodo del mutuo, diviso l’Accordato, cioè l’erogato di mutuo concesso dall’istituto al momento del contratto di mutuo.

Differenze tra Taeg, Tan e Teg

Tra i parametri utilizzati per valutare il costo di un finanziamento, vi sono il Taeg, il Tan e il Teg. Questi acronimi spesso possono creare confusione e non è sempre chiaro quale parametro utilizzare per avere una visione chiara e completa del costo del prestito.

Il Tan (Tasso Annuale Nominale) rappresenta il tasso di interesse applicato sul denaro prestato. Esso indica la percentuale di interessi che verranno applicati sull’ammontare del prestito. Il Tan è espresso in percentuale annua e viene utilizzato come base di calcolo per il costo complessivo del finanziamento.

Il Taeg (Tasso Annuo Effettivo Globale) è invece un parametro più completo del Tan, in quanto tiene conto di tutti i costi e le spese legate al finanziamento, oltre agli interessi. Per tale motivo viene utilizzato come tasso di riferimento per le operazioni di credito al consumo. Il Taeg include infatti, oltre al Tan, tutte le commissioni, le spese istruttorie, gli oneri fiscali e le eventuali polizze assicurative obbligatorie. Il Taeg rappresenta il costo totale del finanziamento e viene espresso in percentuale annua.

Il Teg (Tasso Effettivo Globale) è invece un parametro utilizzato in alcuni Paesi europei, come ad esempio in Francia e in Spagna, per indicare il costo totale del finanziamento. Esso è simile al Taeg , ma tiene anche conto di eventuali tassi di cambio applicati nel caso di finanziamenti in valuta straniera. Il Teg viene espresso in percentuale annua ed è composto da tutte le spese e i costi connessi al prestito, inclusi gli interessi. Questo tasso viene impiegato per le verifiche del superamento del tasso soglia di usura delle operazioni di credito praticate da banche ed altri intermediari finanziari.

In sintesi, il Tan indica solamente gli interessi applicati sul prestito, il Taeg tiene conto di tutti i costi e le spese collegate al finanziamento e il Teg è simile al Taeg , ma include anche i tassi di cambio in caso di finanziamenti in valuta estera. Il Taeg è il parametro più utilizzato in Italia per valutare il costo di un prestito, mentre il Teg viene impiegato in altri Paesi europei. È importante considerare sempre tutti questi parametri per avere una visione completa e trasparente del costo del finanziamento e valutare se esso sia conveniente o meno.

A cosa servono Taeg e Tan

Il Tan e il Taeg sono due parametri fondamentali da considerare quando si richiede un prestito. Il Tan rappresenta il tasso di interesse annuale applicato dal prestatore sul denaro prestato e indica quanti interessi saranno pagati ogni anno sul prestito. Il Tan ha un impatto diretto sul costo del prestito e sull’importo delle rate mensili da pagare. In altre parole, più alto è il Tan, maggiore sarà il costo complessivo del prestito e maggiore sarà l’importo delle rate.

Il Taeg, invece, è un indicatore del costo totale del prestito e comprende tutte le spese accessorie collegate al finanziamento, come le commissioni di istruttoria, gli oneri fiscali, le polizze assicurative e altre eventuali spese connesse al prestito. Il Taeg è espresso in percentuale annua e rappresenta il costo complessivo del prestito, compresi tutti gli interessi e le spese accessorie.

Per conoscere il costo totale del prestito, è quindi importante considerare entrambi questi parametri. Infatti, il Tan indica l’importo degli interessi che saranno pagati sul prestito, mentre il Taeg rappresenta il costo totale del prestito. In questo modo, si può sapere con precisione quanto si dovrà pagare in totale per il finanziamento e quale sarà l’importo delle rate mensili.

Per fare un esempio concreto, supponiamo di richiedere un prestito di 10.000 euro con un Tan del 7,14% e una durata di 5 anni. In questo caso, gli interessi per il primo anno sarebbero di 714 euro (7,14% di 10.000 euro) e il costo totale del prestito sarebbe di 12.088 euro (Taeg del 8,01%). In questo modo, si può valutare se il prestito è conveniente e se si è in grado di pagare l’importo delle rate mensili previste dal finanziamento.

In sintesi, il Tan e il Taeg sono due parametri fondamentali da considerare quando si richiede un prestito. Conoscere entrambi questi valori permette di avere una visione chiara del costo complessivo del finanziamento e di valutare se il prestito è conveniente o meno.

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