Mercati: la Fed “falco” spinge l’Asia, che succede oggi?

Violetta Silvestri

16/12/2021

25/10/2022 - 12:04

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Mercati guidati soprattutto dalle decisioni della Fed, che non ha deluso sull’accelerazione del tapering. Borse in rialzo, anche se permangono i timori su Omicron e sulle tensioni USA-Cina.

Mercati: la Fed “falco” spinge l’Asia, che succede oggi?

Mercati oggi: le azioni salgono in Asia, seguendo i guadagni di Wall Street, dopo che la Federal Reserve ha dichiarato che avrebbe accelerato il ritiro degli stimoli economici.

La Fed ha affermato che probabilmente alzerà i tassi di interesse tre volte il prossimo anno per contrastare l’aumento dell’inflazione e ridurrà i suoi acquisti mensili di obbligazioni al doppio del ritmo annunciato in precedenza, in linea con la fine a marzo.

Oggi si riuniscono anche BCE e BoE, ma gli analisti sono assai scettici sull’orientamento aggressivo di queste due banche centrali. A Francoforte dovrebbe essere mantenuta una linea ancora accomodante, mentre nel Regno Unito potrebbero esserci annunci di tapering vista l’elevata inflazione.

Intanto, le tensioni USA-Cina restano in primo piano, così come la valutazione del reale impatto di Omicron sulla ripresa.

In questo scenario, vediamo cosa succede oggi nei mercati.

Mercati: Asia in rialzo, ma tensioni USA-Cina frenano Hong Kong

Alle ore 8.15 il Nikkei balza del 2,13% e gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai guadagnano rispettivamente lo 0,57% e lo 0,75%.

Hong Kong va in rosso e perde lo 0,19%.

Le tensioni latenti tra Pechino e Washington stanno gettando un’ombra, affermano gli analisti, dopo che la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una risoluzione per vietare le importazioni dalla regione cinese dello Xinjiang a causa delle preoccupazioni sul lavoro forzato e altri abusi.

Inoltre, le aziende cinesi quotate negli USA come Alibaba e Baidu hanno subito le preoccupazioni che gli Stati Uniti allargheranno la black list di società da punire con sanzioni sugli investimenti e sulle esportazioni.

Focus su BCE e BoE

L’attenzione ora si rivolge agli annunci politici della Banca Centrale Europea e della Banca d’Inghilterra, che stanno cercando di bilanciare la necessità di sostenere le economie minacciate dal coronavirus con quella di ritirare gli stimoli per raffreddare l’inflazione.

Si prevede che la BCE riduca il ritmo di acquisto asset nell’ambito del PEPP ancora un po’, ma assicurerà un ampio sostegno per il prossimo anno, attenendosi alla sua visione di lunga data secondo cui le pressioni sui prezzi si raffredderanno da sole.

Tuttavia, gli investitori hanno notevolmente aumentato le loro scommesse sul fatto che la BoE stia per aumentare i tassi dopo che un rapporto di mercoledì ha mostrato che l’inflazione dei prezzi al consumo britannica è aumentata a novembre a un massimo di oltre 10 anni, superando tutte le previsioni degli economisti.

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