Materie prime, è iniziato un nuovo «superciclo»: cosa significa?

Pierandrea Ferrari

11/02/2021

12/04/2021 - 13:59

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Secondo gli analisti il rally delle materie prime - dal petrolio al platino - suggerisce l’inizio di un nuovo superciclo, il quinto negli ultimi cento anni.

Materie prime, è iniziato un nuovo «superciclo»: cosa significa?

Un nuovo superciclo delle materie prime è iniziato. Ad esserne convinti gli analisti, che vedono nel rally delle ultime settimane i segni di un graduale ritorno ai fasti della stagione 1996-2008, quando la grande corsa delle commodity venne trainata dalla crescita economica cinese.

Del resto, gli ultimi movimenti di mercato non lasciano spazio all’interpretazione: il greggio Brent e il texano Wti stanno correndo verso i livelli pre-pandemia, il platino è ai massimi degli ultimi sei anni, e anche il rame ha ormai toccato i picchi del 2012. In ripresa anche l’oro dopo il sell-off dello scorso marzo, mentre l’argento sta tentando il recupero, visto il ritracciamento della scorsa settimana.

Un nuovo superciclo per le materie prime

Goldman Sachs, Bank of America e JP Morgan sono solo alcuni degli istituti finanziari che vedono alle porte un boom delle commodity. A favorire la grande corsa delle materie prime i nuovi pacchetti di stimoli fiscali - ultimo in ordine di tempo quello da 1.900 miliardi di dollari promesso da Joe Biden - e le politiche monetarie accomodanti delle banche centrali.

A giocare un ruolo chiave, ovviamente, anche le prospettive di un prossimo rimbalzo dell’economia - suggerito dal processo di vaccinazione in corso - la debolezza del dollaro, il rischio di una crescente inflazione e le politiche di contrasto al cambiamento climatico, quest’ultime cruciali per i metalli utilizzati nella catena produttiva delle auto elettriche e, più in generale, nell’industria green.

Non è un caso, del resto, che alcuni dei principali hedge fund internazionali abbiano già iniziato a puntare al rialzo sulle materie prime, con un volume di investimenti ben maggiore rispetto alla media degli ultimi quindici anni.

Volano le commodity sui mercati

I mercati, dunque, premiano le commodity: il Brent, greggio del Mare del Nord, è ormai alle quote pre-pandemia, 61,2 dollari al barile, mentre il texano Wti viene scambiato a 58,2 dollari al barile, in linea con il trend di un anno fa.

Corre il platino, favorito negli ultimi giorni dalle scommesse degli investitori retail di Reddit, che ha toccato i massimi degli ultimi sei anni, 1.242 dollari l’oncia, e anche il rame, ora ai livelli più alti degli ultimi dodici anni, 8.279 dollari la tonnellata.

La quotazione dell’oro, invece, si muove sui 1.843 dollari l’oncia, in contrazione rispetto ai picchi di inizio anno ma in sensibile risalita dalla prima ondata pandemica. Poco sotto i massimi di otto anni, invece, l’argento, che sta tentando il recupero dopo la flessione della scorsa settimana, ora a 27,1 dollari l’oncia.

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