Manovra 2019. A cena con Junker, Conte fiducioso

Elisabetta Scuncio Carnevale

25/11/2018

26/11/2018 - 07:59

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Continua il dialogo tra Commissione europea e Governo italiano, Junker e Conte si impegnano per trovare un accordo sulla Manovra 2019

Manovra 2019. A cena con Junker, Conte fiducioso

Sulla Manovra 2019 si è assistito a un incontro proficuo: la cena di ieri sera, a Bruxelles, sembra non essere andata di traverso a nessuno, anzi;

l’incontro ha aperto un momento di distensione nel rapporto tra Commissione europea e Italia che nelle ultime settimane aveva registrato qualche episodio di tensione.

Per ora nessuna risoluzione definitiva, ammette il premier Conte, ma senza dubbio un passo avanti verso il rispetto reciproco.

Manovra 2019, a cena con Junker per ricostruire il dialogo

La cena è iniziata in un clima disteso e si è conclusa con la promessa di un dialogo costante per avvicinare due posizioni così diverse.

Da un lato c’è quella della Commissione europea che chiede di rispettare le regole imposte dall’Ue, e non riesce ad accettare il deficit troppo elevato, dall’altro il Governo italiano che spinge per mantenere il rapporto debito/pil al 2,4%, limite invalicabile -a detta dell’esecutivo- per una manovra espansiva.

Si sono seduti a tavola, oltre al presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e al premier Giuseppe Conte, anche il ministro dell’Economia Giovanni Tria, il vice presidente Valdis Dombrovskis e il commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici.

All’ingresso di Palazzo Berlaymont la foto di rito e la stretta di mano tra i due presidenti. Poi la battuta di Conte ai giornalisti. “Non litighiamo, we are friends”.

Battute a parte, la situazione è delicata e potrebbe esporre l’Italia al rischio sanzioni; l’incontro con gli esponenti dell’Ue è servito, come ha fatto sapere -al termine della conviviale- anche il presidente del Consiglio Conte a ribadire, ancora una volta:

“l’apertura di un dialogo in un clima di rispetto reciproco”

Poi ha aggiunto:

“Non si è discusso di saldi finali. Ovviamente non ho posto alcuna rinuncia alle riforme qualificanti. Non è stato un incontro risolutivo, ma sono soddisfatto. Il passo avanti sta nell’aver ribadito l’apertura di un dialogo. L’Italia ha dei fondamentali così solidi che mi sembra fuori luogo il paragone con la Grecia.”

Anche dalla Commissione europea arriva uno spiraglio di benevolenza nei confronti dello Stato membro ribelle:

“il lavoro proseguirà nei prossimi giorni per avvicinare i rispettivi punti di vista e cercare una soluzione di prospettiva”,

dicono dalla capitale belga. Nella giornata di oggi, intanto, Conte sarà impegnato per i lavori del Consiglio europeo, si parlerà di Brexit.

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