Le interviste di Marzo 2013 su Forexinfo.it

Erika Di Dio

01/04/2013

Le interviste di Marzo 2013 su Forexinfo.it

Per questa giornata di Pasquetta 2013, proponiamo un riassunto di tutte le interviste che Forexinfo ha realizzato nell’appena trascorso mese di Marzo, mese molto proficuo sotto questo punto di vista, sia per il numero di interviste realizzate, sia per il contenuto, a causa dei tanti avvenimenti economici e politici che hanno preso piede proprio in questo mese: si spazia infatti dalla situazione di stallo politico del nostro paese, alla più recente questione di Cipro e tanto altro.

Ecco a voi quindi un riassunto di tutte le interviste del mese.

Buona lettura.

1 Marzo: intervista a Gennaro Zezza

Gennaro Zezza, professore associato presso l’Università di Cassino, e ricercatore presso il Levy Economics Institute degli Stati Uniti, ha risposto alle nostre domande sulla crisi dell’euro, sulla particolare situazione della Grecia da qualche anno a questa parte, e sulla scottante questione dell’uscita dall’euro, a riguardo della quale ha detto:

L’uscita dell’Italia dall’euro, unita alla disponibilità di una nuova Banca centrale italiana a finanziare il deficit pubblico, trasformerebbe il deficit pubblico in un surplus, togliendo ogni motivo ad ulteriori manovre di austerità. La possibilità di far variare il cambio della nuova valuta italiana, inoltre, renderebbe inutile ulteriori politiche di deflazione salariale.

Per l’intervista completa: Gennaro Zezza a Forexinfo: l’uscita dell’Italia dall’euro trasformerebbe il deficit pubblico in un surplus

8 Marzo: intervista a Nicola Borri

L’8 Marzo, invece, abbiamo pubblicato l’intervista a Nicola Borri, Assistant Professor di Economia presso l’Università LUISS Guido Carli di Roma, che ha risposto a domande sull’attuale stallo politico del nostro paese, conseguenza delle inconcludenti elezioni del mese di Febbraio, sul "sequester" americano, tema molto scottante oltreoceano un mese fa e le prospettive economiche per il medio-lungo periodo, a proposito delle quali ha dichiarato:

Il sentimento dominante sui mercati è proprio l’incertezza sulla prossima ripresa. La mia impressione è che gli effettivi negativi di questa crisi perdureranno a lungo nel tempo. Stiamo assistendo ad un forte de-leveraging sia nel settore privato, che pubblico. Inoltre, milioni di lavoratori dovranno trovare una nuova collocazione nel sistema produttivo. Fino a che questo processo non sarà terminato è difficile pensare ad una ripresa dell’economia globale.

Per l’intervista completa: Forexinfo intervista Nicola Borri: gli effetti negativi della crisi perdureranno a lungo nel tempo

12 Marzo: intervista a Claudio Borghi

Il 12 Marzo è stata la volta di Claudio Borghi, economista, editorialista e Professore presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il noto economista italiano ci ha spiegato il suo punto di vista sulla questione dell’uscita dall’euro, tema sul quale è tornato più volte in varie interviste tv, ci ha detto quale potrebbe essere la soluzione pratica tra austerità e crescita, e ci ha detto quali provvedimenti, a suo parere, il nostro governo dovrebbe prendere per cambiare finalmente la drammatica situazione in cui ci troviamo attualmente.

A proposito dell’uscita dall’euro, è stato molto categorico, infatti ha affermato:

A mio parere la futura uscita dell’Italia dall’euro si tratta di una certezza, non di una “possibilità concreta” perché le alternative (unione totale europea con messa in comune del debito e trasferimenti interni di denaro tipo nord/sud Italia) non sono realisticamente possibili.

I vantaggi per l’Italia sarebbero molteplici ma ne indico solo uno: avere un tasso di cambio corretto per la nostra economia. In questo momento abbiamo una moneta troppo forte rispetto a quanto sarebbe corretto avere e questa “forza” in realtà è un peso insopportabile per le nostre imprese che si somma alle nostre già notevoli inefficienze statali.

Per l’intervista completa: Forexinfo intervista Claudio Borghi: uscita dell’Italia dall’euro? Una certezza, non una possibilità

15 Marzo: Intervista a Graziella Bertocchi

Il 15 Marzo Forexinfo ha intervistato Graziella Bertocchi, Professore Ordinario di Economia Politica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e Direttore del Centro di Ricerca RECent. La professoressa ci ha descritto le similitudini e le differenze tra l’Italia e la Grecia, per valutare l’eventualità che il nostro paese finisca nel disastro come successo in Grecia, ci ha parlato della tanto discussa guerra valutaria e dell’attuale situazione di stallo politico dell’Italia.

Sulla questione della Grecia, in particolare, ha risposto:

Le probabilità che l’Italia finisca come la Grecia non sono nulle. Le similitudini non sono poche. Innanzitutto l’Italia, come la Grecia, ha un altissimo debito pubblico che porta instabilità sul piano direttamente economico perché assoggetta qualunque politica fiscale interna agli umori dei mercati internazionali. Inoltre, in Italia come in Grecia si assiste a un deficit anche istituzionale, nel senso che le nostre istituzioni - intese in senso lato - sono più deboli e inefficienti di quelle del Nord Europa.

Per l’intervista completa: Forexinfo intervista Graziella Bertocchi: Italia come Grecia? Perché le similitudini potrebbero farci preoccupare

18 Marzo: intervista a Mauro Gallegati

Il 18 Marzo, abbiamo pubblicato l’intervista con Mauro Gallegati, economista italiano, afferente alla scuola neo-keynesiana, professore universitario di Macroeconomia ad Ancona e, attualmente nello spotlight in quanto consulente di Beppe Grillo per quanto riguarda le tematiche economiche. Gallegati ci ha parlato dei vari punti economici proposti a Grillo e al suo Movimento Cinque Stelle, dell’enigma sull’uscita dall’euro e sulle prospettive di crescita della piccola media impresa italiana.

Sui costi di un abbandono dell’euro, ha spiegato:

In realtà ci sono poche voci che sostengono che si possa abbandonare l’euro senza costi. Si pensi solo al problema della corsa agli sportelli bancari e alla fuga dei capitali. Svalutare vuol dire pagare di più le importazioni e pagare tassi di interesse molto più alti. Francamente non vedo altra via che una soluzione politica.

Per l’intervista completa: Forexinfo intervista Mauro Gallegati: i costi di un abbandono dell’euro

19 Marzo: intervista a Loretta Napoleoni

Il 19 Marzo è stato il giorno in cui abbiamo realizzato e pubblicato l’intervista con Loretta Napoleoni, saggista e giornalista italiana, che si è occupata dello studio dei sistemi finanziari ed economici attraverso cui il terrorismo finanzia le proprie reti organizzative. La Dottoressa Napoleoni ha risposto a varie domande riguardanti l’attuale crisi economica e finanziaria che affligge l’Italia e l’Europa tutta, il futuro dei paesi più in crisi e la questione dell’uscita dall’euro.

Sull’uscita dall’euro, ha proposto:

L’Italia deve uscire dall’Euro perché l’Euro si è rivelato una costruzione monetaria che non ci avvantaggia, anzi ci mette in una situazione di minore competitività.

Non si rinuncia alla moneta unica così facilmente però, la cosa migliore sarebbe creare un euro a due velocità che consenta ai Paesi periferici di avere una moneta più debole che possa far ripartire le esportazioni e il turismo.

Per l’intervista completa: Forexinfo intervista Loretta Napoleoni: basta austerity, si vari un euro a due velocità

20 Marzo: intervista a Giuseppe Giuliani

Il giorno successivo, il 20 Marzo, è stata la volta invece di Giuseppe Giuliani, Head of LATAM & SE Institutional Markets in LQDMarkets, broker finanziario con sede a Cipro, che ci ha dato le sue risposte sulla situazione di quei giorni a Cipro, al centro degli articoli di tutti i giornali del mondo, fornendoci una prospettiva forse più reale, in quanto vista dal vivo.

Giuliani ha risposto:

In questi giorni sono a Cipro per via del mio ruolo in LQDmarkets devo dire che la situazione vissuta dal vivo e’ molto meno grave di quella descritta dai media che come al solito ci marciano.

Non ho visto proteste almeno a Limassol dove nei giorni in cui è filtrata la notizia si celebrava il carnevale e la gente ha continuato nei festeggiamenti. Naturalmente l’atmosfera era ed e’ strana e tutti parlano del prelievo forzato. Ai bancomat c’è la fila ma non certo una fila di ore, insomma almeno ai bancomat mi sembra che ci sia una normalità che a volte mi lascia sorpreso, forse da ricondurre alla cultura dei ciprioti. Insomma non ho visto isterismi o scene da panico.

Per l’intervista completa: Giuliani (LQDmarkets): a Cipro il clima non è da apocalisse, l’Unione Europea sta facendo una pessima figura

22 Marzo: intervista a Maurizio Bovi

Cipro torna al centro dei discorsi nell’intervista con Maurizio Bovi, economista italiano che si occupa principalmente di previsioni macroeconomiche ed economia sommersa. L’economista ci ha parlato della situazione cipriota, delle somiglianze con la Grecia, dell’attuale situazione italiana e delle possibilità di sbloccare lo stallo politico che ci attanaglia.

Sulle affinità con la Grecia, ha detto:

La Grecia è diversa poiché è molto più grande e non può seguire la procedura “isoletta”. Inoltre a pagare sarebbero soprattutto francesi e tedeschi. Finora francesi e tedeschi sono riusciti a far contribuire anche i contribuenti europei (in special modo i greci). Ecco perché, forse, le tre storie sono intrecciate ma diverse.

Per l’intervista completa: Forexinfo intervista Maurizio Bovi: Cipro come Grecia? Ecco due storie intrecciate, ma diverse

26 Marzo: intervista a Bicchetti e Calcagno dell’UNCTAD

Il 26 Marzo è stato il momento dell’intervista a due importanti membri della Division on Globalization and Development Strategies dell’UNCTAD (Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo), ente intergovernativo delle Nazioni Unite, istituito nel 1964. Parliamo degli economisti David Bicchetti e Alfredo Calcagno, che hanno risposto a varie domande, sul fallimento delle politiche di austerity e ancora sull’uscita dall’euro.

A proposito, hanno detto:

L’uscita dalla zona euro sarebbe un modo per recuperare competitività attraverso la svalutazione, ma questo comporterebbe anche altri tipi di costi. Per il paese in uscita, tutti i saldi in euro dovrebbero essere trasformati in moneta nazionale. Questo può essere fatto attraverso una legge nazionale per i contratti nazionali, degli attivi e dei passivi, come l’Argentina è stata costretta a fare nel 2002, ma questo non sarebbe possibile con i passivi esteri. In un sistema finanziario integrato in cui la quota di transazioni transfrontaliere è molto alta, questo potrebbe portare ad un brusco aumento del valore dei debiti (in valuta nazionale), sia per il pubblico sia per il settore privato. Questo potrebbe risultare in un gigantesco default.

Per l’intervista completa: Forexinfo intervista Bicchetti e Calcagno dell’UNCTAD: perché l’uscita dall’euro porterebbe ad un gigantesco default?

27 Marzo: intervista a Gustavo Piga

Gustavo Piga, economista italiano, professore ordinario di Economia politica presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata, ha commentato il salvataggio di Cipro da parte dell’UE e ha dichiarato che l’Italia non deve uscire dall’euro, perché in realtà ancora deve entrarci.

Infatti, ha dichiarato:

Se dovessimo uscire dall’euro il rinfacciarsi reciproco di colpe, gli stereotipi che si creerebbero, gli insulti bloccherebbero il progetto europa per altri 30 anni, questo significa altri 30 anni con minor crescita, minor opportunità per la futura generazione. Però teniamo presente che se uscire dall’euro significherebbe bloccare il progetto europa, restare nell’euro a queste condizioni, appare sempre più una scelta poco giustificabile. L’Italia a mio avviso, non deve uscire dell’euro, ma ci deve entrare, deve iniziare a far sentire la propria presenza ed esprimere opinioni.

Per l’intervista completa: Gustavo Piga: l’Italia non deve uscire dall’Euro, deve ancora entrarci

29 Marzo: intervista a Cosimo Beverelli

L’ultima intervista del mese è quella realizzata pochi giorni fa a Cosimo Beverelli, che lavora dal 2009 presso la divisione di ricerca economica dell’Organizzazione per il commercio mondiale, conosciuta anche con il nome inglese di World Trade Organization (WTO). Anche Beverelli ha risposto alle domande sulle situazioni economiche che ci circondano al momento.

Tra le altre cose, ha dichiarato:

In ogni possibile scenario, comunque, il futuro dell’economia di Cipro è tutt’altro che roseo.

Come spiegato da Krugman sul suo blog, allo stato attuale Cipro è una "area monetaria pessima", perché ha un’economia con una valuta non convertibile, con un valore di 1:1 con l’Euro, senza possibilità di svalutazione per ripristinare competitività ma senza i vantaggi, in termini di costi di transazione, di una moneta unica. Le prospettive sono di una recessione profonda.

Per l’intervista completa: Forexinfo intervista Cosimo Beverelli: prospettive per Cipro? Una profonda recessione

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