La strategia di Trump per sabotare il vaccino Covid (e Biden)

Riccardo Lozzi

17/11/2020

13/04/2021 - 11:00

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Il mancato riconoscimento della vittoria di Biden da parte di Trump potrebbe sabotare la distribuzione del vaccino anti-Covid, mettendo a rischio la vita di molte persone.

La strategia di Trump per sabotare il vaccino Covid (e Biden)

Il rifiuto di Donald Trump di riconoscere il risultato delle elezioni USA 2020 e avviare il passaggio di consegne con il presidente eletto viene interpretato da alcuni media americani come una strategia per sabotare la distribuzione del vaccino anti-Covid e, di conseguenza, Joe Biden.

Come riportato dalla CNN, l’atteggiamento del presidente uscente minaccia di avere pesanti ricadute sul mandato che Biden inaugurerà il prossimo 20 gennaio, causando anche un grosso ritardo nella diffusione del farmaco per la popolazione degli Stati Uniti.

Nonostante le ottime notizie sui vaccini giunte da Pfizer e Moderna, negli States l’ostruzionismo di Trump rischia di ostacolare la distribuzione rapida del farmaco, finendo così per avere un grave impatto sulla vita dei cittadini e l’economia del Paese.

La strategia di Trump per sabotare il vaccino Covid e Biden

Le operazioni che permetteranno a centinaia di milioni di persone di accedere al trattamento per prevenire il contagio da coronavirus richiederanno un enorme sforzo da parte del governo USA. Il piano, per essere efficace, dovrebbe quindi essere attuato il prima possibile.

Tra le azioni da mettere in campo si dovranno stabilire, ad esempio, le categorie che otterranno per prime l’accesso al vaccino. Un dibattito che potrebbe avere forti ripercussioni in un’opinione pubblica lacerata dalle divisioni politiche degli ultimi mesi.

Nella conferenza stampa di lunedì, lo stesso Biden ha lanciato l’allarme rivolgendo un appello allo sfidante di collaborare in vista di questo obiettivo così importante, sostenendo come la mancanza di cooperazione potrebbe causare la morte di molte persone.

Continuano le battaglie legali di Trump

Trump non sembra però minimamente intenzionato a raccogliere l’invito di quello che insiste a considerare il vincitore illegittimo delle presidenziali del 3 novembre, proseguendo nelle sue battaglie legali sul conteggio dei voti. Battaglie che non stanno dando nessun risultato, se non quello di polarizzare ulteriormente l’elettorato.

Dato il sostegno che The Donald continua a ricevere da parte dei suoi supporter, sono pochi gli esponenti del Partito Repubblicano che hanno accettato pubblicamente la vittoria di Biden nella corsa alla Casa Bianca, temendo di subire ripercussioni in caso Trump riesca a mantenere la leadership del GOP nei prossimi anni.

La dura accusa rivolta dalla CNN, e non solo, è quella di un Comandante in capo che sta tradendo il suo ruolo, essendo intenzionato a dare la priorità ai propri obiettivi personali rispetto agli interessi nazionali.

Rischi di attacco all’Iran

Critiche che però non sembrano in grado di scalfire la posizione del tycoon, il quale sente forte l’appoggio di milioni di cittadini americani e prosegue nel portare avanti anche la propria azione politica.

Secondo una ricostruzione del New York Times, negli ultimi giorni Trump avrebbe valutato anche di procedere a un attacco armato nei confronti dell’Iran con lo scopo di riuscire a bloccare il programma nucleare dello Stato mediorientale.

Un intervento del genere avrebbe potuto minare le basi per Biden di rilanciare in futuro un accordo diplomatico che riprendesse il dialogo avviato dall’amministrazione Obama.

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