La settimana lavorativa corta arriva anche al Sud e lo stipendio non cambia

Teresa Maddonni

30/09/2021

04/10/2021 - 09:29

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Riduzione dell’orario di lavoro, più produttività e stesso stipendio: un’azienda del Sud sperimenta la settimana lavorativa corta per la serenità dei lavoratori in nome del work-life balance.

La settimana lavorativa corta arriva anche al Sud e lo stipendio non cambia

La settimana lavorativa corta arriva anche al Sud d’Italia, dove l’orario di lavoro si riduce, ma lo stipendio resta lo stesso.

Dopo l’esperienza di alcune aziende italiane al Nord, anche al Sud, e per la precisione a Napoli, prende piede la settimana lavorativa corta che accoglie un modello di lavoro già sperimentato in altri Paesi d’Europa, come in Islanda alla ribalta delle cronache qualche mese fa per averla ridotta a 4 giorni e ancora prima in Spagna.

Nel Sud d’Italia la settimana lavorativa corta che riduce l’orario standard di 40 ore la porta PA Advice, una società leader da 20 anni nella consulenza strategica alla Pubblica Amministrazione.

Questa nuova esperienza nel Mezzogiorno dimostra ancora una volta non solo che la settimana lavorativa corta è possibile, ma che la sua realizzazione non intacca gli stipendi dei lavoratori, né la produttività.

La settimana lavorativa corta al Sud con lo stesso stipendio

L’esperienza della settimana lavorativa al Sud a parità di stipendio di PA Advice coinvolge 43 professionisti con un’età media di 35 anni.

La settimana lavorativa diventa di 36 ore, rispetto alle 40 prima previste, stabilendo dei risultati da raggiungere. Non conta quanto tempo si lavora, ma come e quindi gli obiettivi.

La settimana lavorativa corta al Sud viene sperimentata da questa azienda in modo definitivo dal mese di settembre completando un processo già avviato nel 2016, ben prima della pandemia, con lo smart working, volto al miglioramento di quello che viene definito il work-life balance, vale a dire il giusto equilibrio tra il lavoro e la vita, quindi anche la saluta psico-fisica, dei lavoratori.

Questo approccio fa dell’azienda con la settimana lavorativa corta una realtà fortemente attrattiva per i giovani, alla ricerca tra il giusto equilibrio tra lavoro e vita privata, e che guardano a una maggiore flessibilità.

L’azienda proprio in quest’ottica organizza anche corsi di formazione personalizzati per i lavoratori in modo da rispondere alle esigenze di ciascuno accompagnando il singolo nello sviluppo della propria carriera.

Settimana corta non significa lavorare meno

Settimana corta non significa lavorare meno. Al netto delle ore sì, ma settimana lavorativa corta vuol dire, per chi l’ha sperimentata, aumento della produttività. Come sottolineano dalla stessa PA Advice che la settimana lavorativa l’ha portata al Sud, occorre “scardinare la vecchia logica per cui lavorare di più equivale a produrre di più.”

Secondo la classifica 2020 stilata dall’Ocse, ricordano sempre dall’azienda, se in Germania, al primo posto in classifica, si lavora una media di 26 ore alla settimana, in Italia si registrano invece 30 ore settimanali, dato che supera anche la media europea pari a 29 ore e si posiziona pertanto al dodicesimo posto.

Non solo, lo stesso studio sottolinea che più ore non equivalgono a una maggiore produttività. L’Italia infatti, Paese in cui si lavorano più ore della media europea, si colloca tra gli ultimi posti in classifica in termini di rendimento.

“La volontà di assicurare ai nostri professionisti un ambiente di lavoro flessibile e meno stressante nasce dalla convinzione che la soddisfazione e la serenità di un dipendente siano un enorme valore aggiunto per tutta l’azienda. ”

Queste le parole di Massimo Colucciello, CEO di PA Advice, che ha aggiunto:

“Dopo l’esperienza estremamente positiva dello smart working, siamo sicuri che questo nuovo passo ci confermerà ulteriormente che il valore di un talento non si misura nelle ore trascorse in ufficio ma nei risultati ottenuti.”

“Questo provvedimento - conclude Mariana Confessore, responsabile HR di PA Advice - è stato pensato e realizzato con l’obiettivo primo di trasmettere ai dipendenti una fiducia e un riconoscimento tali da renderli ancora più motivati, consapevoli e responsabili. Tuttavia, mettendo al centro del progetto aziendale le persone, PA Advice dimostra non solo una profonda attenzione ai bisogni e alle necessità di ogni dipendente, ma anche la capacità di rispondere in modo rapido e proattivo al grande cambiamento culturale in atto.”

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