La Bank of Japan continuerà ancora con gli stimoli monetari. L’obiettivo è portare l’inflazione al 2%. Anche se l’economia è in crescita i tassi di interesse resteranno immutati -0.1%
La Bank of Japan (BOJ) ha deciso di continuare con gli stimoli monetari al fine di raggiungere il target di inflazione individuato intorno al 2%. Lo ha detto Haruhiko Kuroda, il governatore della BOJ.
Sul piano internazionale, il Giappone è il Paese che da più tempo persegue una politica monetaria accomodante per sostenere l’occupazione e l’economia. Nonostante i frutti raccolti siano buoni - anche se ci aspetta un rafforzamento della crescita nei prossimi mesi - la BOJ non ritiene opportuno un imminente rialzo dei tassi - come di recente avvenuto negli USA.
Il direttivo della BOJ sta agendo in maniera del tutto svincolata dal trend internazionale: la politica monetaria giapponese resterà immutata nonostante gli USA abbiano approntato un sonoro aumento dei tassi. Anche per quanto concerne l’aumento dei prezzi delle materie prime, Kuroda si è espresso dicendo che questo fattore non distoglierà la BOJ dal perseguire i suoi obiettivi.
BOJ: ancora presto per alzare i tassi. L’obiettivo è il target di inflazione al 2%
La BOJ persegue una politica monetaria accomodante ormai da anni. Diversamente dagli USA - dove il QE non ha funzionato benissimo - il Giappone cresce e le condizioni di business sono discrete. Gli stimoli, a dirla tutta, non hanno però smosso l’inflazione.
Questo, tuttavia, non sembra preoccupare il governatore della BOJ Kuroda, il quale si è detto favorevole al mantenimento degli strumenti accomodanti fino a che il target di inflazione fissato al 2% non sarà raggiunto. Una notizia che lascia di stucco il mercato, che da mesi aspetta un rialzo dei tassi in Giappone.
Il board della BOJ al momento non ritiene opportuno porre mano ai tassi anche se Kuroda ha tranquillizzato i trader dicendo che non è da escludere un cambiamento di politica monetaria nel futuro. Ha tuttavia puntualizzato che ciò dipenderà in buona parte dall’aumento dell’inflazione, l’obiettivo dichiarato del corso politico ed economico giapponese.
Kuroda ha inoltre dichiarato che la BOJ non è tenuta ad abbandonare il suo obiettivo solo per via dell’aumento dei prezzi delle materie prime. Questo fattore non incide a lungo termine sul livello di inflazione. Stesso discorso sul trend internazionale: il fatto che gli USA abbiano aumentato i tassi non implica che il Giappone faccia lo stesso.
Il tasso di interesse resterà quindi ancorato a meno 0.1%. Per effetto di questa scelta i rendimenti sui bond giapponesi a 10 anni (JGB) restano prossimi allo 0 - anche se l’obiettivo futuro della BOJ sarà verosimilmente quello di smuovere questo parametro.
Giappone: la crescita riparte dopo la stagnazione. Traina l’export
Negli ultimi mesi la crescita giapponese è aumentata considerevolmente, trainata dall’export. Ciò che ha reso possibile un’uscita dalle sabbie mobili della stagnazione è la ripartenza della domanda globale.
Per quanto concerne i prezzi al consumo, i dati evidenziano un aumento destinato a consolidarsi nei prossimi mesi. Nel complesso, Kuroda è del parere che presto la domanda interna ripartirà e con essa i consumi. Alla base del trend ci sarebbe una ritrovata fiducia da parte dei consumatori.
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