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Fed rialza i tassi, altri due aumenti nel 2017. Yellen cauta, crolla il dollaro
mercoledì 15 marzo 2017, di
La riunione Fed porta con sé il primo rialzo dei tassi di interesse della banca centrale degli Stati Uniti, che prevede ancora di ritoccare il tasso per un totale di tre volte nel corso del 2017. Il mercato è deluso e corre a svendere il dollaro.
Forexinfo.it ha seguito gli aggiornamenti della riunione della Federal Reserve, il rialzo dei tassi di interesse e i suoi effetti sui mercati finanziari, insieme alle dichiarazioni del presidente Yellen durante la conferenza stampa in diretta streaming.
Il mercato accoglie senza sorpresa dal FOMC l’annuncio di un rialzo dei tassi dello 0.25%, insieme alla revisione delle previsioni sull’economia USA. Tuttavia, la mancata modifica delle proiezioni sui rialzi tassi futuri da parte dei membri della banca centrale delude gli investitori, causando un forte sell-off sul biglietto verde.
Il cambio euro dollaro raddoppia il rialzo di giornata fino ad un +0.65% a quota 1.0677.
Fed aumenta i tassi, ma la Yellen è cauta. Mercati delusi
Per la seconda volta in tre mesi, la Federal Reserve ha aumentato i tassi di interesse di un quarto di punto grazie alla crescente fiducia che vede l’economia pronta a segnare una crescita più forte.
La decisione, ampiamente anticipata dai mercati finanziari, ha portato il tasso dallo 0,75 per cento all’1 per cento.
Nonostante l’assenza di sorprese, la notizia del rialzo dei tassi ha spinto i rendimenti dei titoli di stato in ribasso, mentre i mercati azionari hanno continuato a salire.
Il mercato, infatti, si era preparato ad un tono molto più aggressivo da parte della Fed. La reazione ora è dettata da uno spirito di sollievo, al momento i timori peggiori del mercato sono stati evitati.
Alcuni operatori avevano previsto che la dichiarazione del presidente Janet Yellen e le proiezioni economiche di accompagnamento al report del FOMC avrebbero puntato ad una Fed più aggressiva, con un conseguente ritmo più veloce per i futuri rialzi dei tassi. Tuttavia, l’analisi del dot-plot (disponibile di seguito all’interno di questo articolo) ha mostrato che le aspettative di ciascuno dei membri sul futuro dei tassi nei prossimi anni sono rimaste più o meno invariate rispetto al meeting di dicembre.
Fed: previsioni aggiornate per PIL e inflazione
La Fed ha lasciato le prospettive di crescita economica poco variate. La previsioni per il PIL nel 2017 restano al 2,1 per cento, mentre per il 2018 stima è stata rivista in rialzo dello 0,1% al 2,1 per cento. Le stime di crescita a più lungo termine sono rimaste all’1,8 per cento.
Le previsioni sull’inflazione sono rimaste sotto controllo, così, il FOMC prevede un lieve rialzo nel 2017 dall’1,8 per cento all’1,9 per cento, ma nel lungo periodo i prezzi al consumo sono previsti rimanere attorno il 2 per cento.
Riunione Fed, rialzo tassi: i contenuti del discorso di Janet Yellen
| 20:21 - Si conclude la conferenza stampa |
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| 20:13 - Yellen commenta PIL USA |
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La Yellen non sembra molto preoccupata riguardo il PIL statunitense.
Oggi il nuovo modello di calcolo della Fed di Atlanta ha abbassato le sue previsioni per la crescita del PIL nel primo trimestre ad un ritmo dello 0,9%. Ma la Yellen ritiene che i segnali di debolezza dell’attività economica degli Stati Uniti siano diminuiti nel loro complesso, al di fuori delle difficoltà di calcolo tipiche del Prodotto Interno Lordo.
| 20:01 - Yellen: non abbiamo ancora valutato la politica fiscale di Trump |
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La Fed non deve valutare la politica fiscale finché non verrà variata dall’amministrazione Trump.
- Non abbiamo ragionato in base allo stimolo fiscale, abbiamo molto tempo per valutarlo
- La Yellen ha incontrato un paio di volte Mnuchin (segretario al Tesoro) è brevemente anche Trump
- Il tasso neutrale normalmente dovrebbe essere superiore di circa l’1% rispetto all’inflazione, ma potrebbe essere pari all’inflazione al momento
| 19:40 - I punti chiave delle dichiarazioni di Janet Yellen |
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- L’inflazione core è poco cambiata negli ultimi mesi, ma dovrebbe aumentare
- L’inflazione si stabilizzerà intorno al 2% nei prossimi anni
- Si attende una continuazione di un moderato ritmo di crescita
- Le proiezioni economiche sono "molto poco cambiate" rispetto dicembre
- Aspettare troppo a lungo potrebbe significare aumentare troppo velocemente i tassi in un secondo momento
- Il tasso sui Fed funds non hanno bisogno di salire "più di tanto" per tornare ad un livello neutrale
- Aumenti graduali continueranno nei prossimi anni
- L’outlook è ancora molto incerto, ci si adatterà ai cambiamenti dei dati e delle politiche dell’amministrazione politica
| 19:34 - Yellen: cambiamento economia non implica modifica dell’outlook |
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Yellen: cambiare la politica non rappresenta una nuova valutazione delle prospettive economiche
- Il rialzo dei salari e l’alto livello di fiducia dei consumatori hanno sostenuto la spesa dei consumatori
- Gli investimenti delle imprese sono stati confermati
- La Fed continua a prevedere che l’economia si espanderà ad ritmo moderato nei prossimi anni
- La partecipazione al lavoro segnala un miglioramento delle condizioni dell’economia.
| 19:32 - Dollaro crolla, la Fed è cauta |
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Il FOMC prevede altri due aumenti nel 2017.
Il dollaro crolla dopo che la Fed ha mantenuto l’attesa per altri 2 rialzi nel 2017. 5 membri prevedono 3 o più. 9 membri prevedono 2 rialzi, 1 membro prevede 1 rialzo e 2 membri non prevedono alcun altro rialzo nel 2017. Il mercato sta interpretando le dichiarazioni della Yellen come più caute del previsto.
Grafico USD/JPY
| 19:31 - Ha inizio la conferenza stampa di Janet Yellen |
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| 19:21 - Tra poco la conferenza stampa di Janet Yellen |
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A questo link la diretta del discorso di Janet Yellen. In questa pagina, invece, forniremo in tempo reale le dichiarazioni del presidente della banca centrale americana tradotti in italiano.
| 19:16 - Borse proseguono il rialzo |
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Le borse hanno esteso i guadagni dopo che la Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse a breve termine preannunciando due ulteriori aumenti dei tassi di un quarto di punto percentuale quest’anno. Il Dow Jones Industrial Average è salito di 100 punti, o 0,5%, a 20.937. L’S& P 500 ha aggiunto lo 0,7% e il Nasdaq Composite ha guadagnato lo 0,7%.
Nel frattempo, il rendimento sul benchmark americano a 10 anni è sceso al 2.586%, rispetto al 2,595% si martedì. I rendimenti scendono quando i prezzi delle obbligazioni salgono.
| 19:14 - La dichiarazione del FOMC |
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Le informazioni ricevute dalla riunione del Federal Open Market Committee nel mese di febbraio indicano che il mercato del lavoro ha continuato a rafforzarsi e che l’attività economica ha continuato ad espandersi a un ritmo moderato.
I miglioramenti del lavoro sono rimasti solidi e il tasso di disoccupazione è rimasto poco cambiato nel corso degli ultimi mesi. La spesa delle famiglie ha continuato a salire moderatamente, mentre sembra essere confermata in qualche modo la stabilità degli investimenti delle imprese. L’inflazione è aumentata negli ultimi trimestri, passando per il target della Commissione al per cento a più lungo termine; esclusi i prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari, l’inflazione è rimasta poco variata e ha continuato a salire poco al di sotto del 2 per cento.
I dati basati sul mercato per l’inflazione rimangono bassi; i dati di indagine basate sulle aspettative di inflazione a più lungo termine sono poco cambiate, a conti fatti.
Coerentemente con il suo mandato istituzionale, la Commissione si propone di promuovere la massima occupazione e la stabilità dei prezzi.
La Commissione si aspetta che, con aggiustamenti graduali nell’orientamento della politica monetaria, l’attività economica si espanderà ad un ritmo moderato, le condizioni del mercato del lavoro si rafforzeranno ulteriormente e l’inflazione si stabilizzerà intorno al 2 per cento nel medio periodo.
I rischi a breve termine per le prospettive economiche appaiono più o meno equilibrati. La Commissione continua a seguire da vicino gli indicatori di inflazione e gli sviluppi economici e finanziari globali.
Di seguito il pdf con il report completo del FOMC:
| 19:09 - Previsioni economia aggiornate |
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| 19:07 - Il nuovo dot plot della Fed |
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The Fed's new dot plot pic.twitter.com/UeuEwU3WtC
— Ben Leubsdorf (@BenLeubsdorf) 15 marzo 2017
| 19:03 - Fed prevede ancora 3 rialzi nel 2017 |
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I membri della Fed prevedono ancora di aumentare i tassi sui fondi federali per un totale di tre volte nel 2017, con incrementi di un quarto di punto percentuale l’uno entro la fine di quest’anno.
La mediana delle previsioni dei funzionari, palesato sul dot plot, implica che i tassi saliranno all’1.375% entro la fine del 2017, al 2,125% entro la fine del 2018, e al 3.000% entro la fine del 2019. Questo implica tre aumenti dei tassi di un quarto di punto percentuale nel 2017 e il 2018, lo stesso ritmo che funzionari avevano previsto a seguito della riunione dello scorso dicembre.
Per il 2019, i funzionari prevedono tre o quattro aumenti, una proiezione leggermente superiore rispetto a quella di fine 2016.
| 19:00 - La Fed aumenta i tassi di 25 punti base |
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Come previsto, la Fed ha annunciato un aumento di 25 punti base dallo 0.75% all’1% dopo l’incontro di marzo.
| 18:55 - Pochi minuti alla decisione sui tassi |
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Alle 19:00 la Fed renderà nota la sua decisione di politica monetaria.
| 18:49 - Attenzione al dot plot |
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Alle 19:00, economisti e investitori avranno modo di consultare il grafico dot plot, che mostra le aspettative per i prossimi rialzi dei tassi di interesse della Fed secondo ciascun membro del consiglio.
Inoltre, all’interno delle proiezioni economiche trimestrali, i responsabili delle politiche della Fed renderanno note le aspettative su crescita e PIL, il tasso di disoccupazione e l’inflazione.
A dicembre, il punto mediano del dot plot suggeriva tre aumenti di un quarto di punto percentuale nel 2017, seguiti da tre ulteriori rialzi nel 2018 e altri tre nel 2019. Nel lungo periodo, i membri della Fed vedono un tasso obiettivo al 3%.
| 18:29 - Borsa in rialzo in attesa della Fed |
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La borsa statunitense è in rialzo poco prima quello che il mercato ritiene essere il primo aumento dei tassi di interesse della Fed nel 2017. Il Dow Jones Industrial Average aggiunge lo 0,4%.
Le obbligazioni seguono un andamento contrastante. Il rendimento sul benchmark a 10 anni è sceso al 2.571% dal 2.595% di martedì. Il rendimento a 2 anni, che tende ad essere più sensibile alle variazioni dei tassi a breve termine, è in rialzo all’1.389% dall’1.380% un giorno fa.
L’indice del dollaro, che misura la forza del biglietto verde contro altri 16 valute, è sceso dello 0,3%.
Riunione Fed: guida al rialzo tassi di marzo
Cosa aspettarsi dalla riunione Fede dalle parole del suo presidente? I mercati scontano un rialzo dello 0.25%, e tutta l’attenzione è sul futuro della politica monetaria statunitense.
Lanciando segnali in modo forte e chiaro, la Federal Reserve ha lasciato pochi dubbi sul fatto che alzerà i tassi di interesse mercoledì per la terza volta da dicembre 2015, in riflesso sella sempre solida economia degli Stati Uniti.
L’aumento dei tassi in occasione della riunione Fed di marzo sarà probabilmente ricordato come uno dei più anticipati che mai, dato che diversi funzionari della Fed, tra cui il presidente Janet Yellen, nelle ultime due settimane hanno preparato a più riprese al mercato il fatto anticipando di ritenere fosse giunto il tempo di aumentare i tassi di interesse in occasione del meeting del FOMC del 14-15 marzo.
La serie di commenti hanno sorpreso molti investitori, che ritenevano che la Fed avrebbe aspettato almeno fino a giugno prima aumentare di nuovo i tassi. Il pensiero di solo un mese fa vedeva la Fed desiderosa di attendere che il programma economico ambizioso del presidente Donald Trump sui tagli alle tasse, la deregolamentazione e una maggiore spesa per la difesa e le infrastrutture passasse al Congresso - e poi valutare come potrebbe influenzare l’economia.
Ma dopo che i funzionari della Fed hanno suggerito che i miglioramenti dell’economia stavano portando l’occupazione e l’inflazione più vicine al target della banca centrale, la probabilità di un rialzo dei tassi a seguito della riunione Fed di marzo è aumentata da circa il 20 per cento a quasi il 100 per cento - come stimato dai mercati dei futures.
Ora, la questione passa su quante volte la Fed potrebbe alzare i tassi nel 2017 - che sia tre volte, come il mercato si attende al momento, che sia addirittura quattro.
Riunione Fed: i 3 fattori da monitorare
Di seguito esaminiamo i tre aspetti da monitorare con attenzione guardando alla riunione della Fed di marzo e alle successive dichiarazioni del presidente Janet Yellen in occasione della conferenza stampa in diretta streaming.
1) I commenti sull’economia USA
La Fed ha gestito il controllo dei tassi di interesse con estrema cautela, a cominciare dal primo rialzo nel dicembre 2015, che ha concluso sette anni di tassi ai minimi storici vicini allo zero. E poi ha aspettato un intero anno prima di alzare di nuovo i tassi nel mese di dicembre 2016.
Ma nelle ultime settimane, ha preso piede la view, dentro e fuori la Fed, che l’economia statunitense sia ora entrata in una nuova fase, più forte, con un mercato del lavoro vicino alla piena salute, l’aumento della fiducia di consumatori e imprese, un mercato immobiliare stabile e l’inflazione in movimento il target della Fed al 2%. Quasi otto anni dopo la fine della grande recessione, l’economia sembra sempre meno bisognosa del sostegno proveniente dai tassi di interesse ultra-bassi.
Il buon report sull’occupazione per febbraio pubblicato venerdì - è stato considerato come un dato incoraggiante importante di cui la Fed aveva bisogno di sentirsi sicura nell’annunciare un aumento dei tassi.
Ciò che la Fed dirà nella dichiarazione di mercoledì valutando la salute dell’economia verrà analizzato in cerca di indizi sulle prospettive per il ritmo futuro dei prossimi aumenti dei tassi.
2) Previsioni su economia e Dot plot della Fed
Quattro volte l’anno, la Fed aggiorna le previsioni economiche e dei tassi d’interesse fornite dai 17 membri della sua Commissione di politica - cinque membri del consiglio (ci sono due posti vacanti) e 12 presidenti delle banche federali. Ogni membro offre la propria opinione sulle prospettive future in modo anonimo.
Gli investitori tendono ad esaminare tali proiezioni per determinare se la Fed sta diventando più ottimista circa la crescita, la disoccupazione e l’inflazione. Un cambiamento nel sentimento verso un maggiore ottimismo potrebbe indicare che la Fed si appresta ad accelerare il ritmo dei rialzi dei tassi.
Insieme alle previsioni economiche, la Fed pubblica un grafico chiamato "dot-plot." Si tratta di un piano cartesiano contenente dei punti, che rappresentano le aspettative di ogni membro della Fed circa il percorso dei tassi dei fondi federali, il tasso di riferimento della Fed. A dicembre, la Fed ha alzato il tasso dallo 0,5 per cento allo 0,75 per cento, ma rimane ancora piuttosto basso rispetto agli standard storici.
La Fed ha spesso sottolineato che il dot-plot è solo una proiezione della direzione in cui potrebbero andare i tassi e non è affatto una garanzia. Alla riunione di dicembre, la proiezione dal dot-plot implicava che la Fed avrebbe alzato i tassi per tre volte nel 2017. Alcuni economisti si chiedono se il nuovo grafico possa stimare un numero più elevato di aumenti dei tassi, riflettendo una prospettiva più luminosa per l’economia.
3) Le parole della Yellen in conferenza stampa
Mercoledì, come d’uso in quattro incontri della Fed ogni anno, la Yellen terrà una conferenza stampa. Il presidente della Fed potrebbe evidenziare molti dei punti di cui ha discusso in occasione dei ultimi interventi: nonostante la Fed stia sollevando i tassi, il ritmo degli aumenti probabilmente rimarrà graduale e i tassi rimarranno ancora a livelli storicamente bassi. Per i consumatori e le imprese, questo significa che nonostante i tassi sul prestito saliranno, rimarranno relativamente bassi.
Alla Yellen sicuramente verrà chiesto quali sono le sue vedute politiche nei confronti dell’amministrazione Trump. Il presidente degli Stati Uniti ha promesso di raddoppiare il tasso di crescita dell’economia al 4 per cento da circa il 2 per cento degli ultimi otto anni. Trump ha detto che il suo piano sui tagli fiscali, deregolamentazione, una posizione più dura nel settore del commercio e un aumento della spesa nelle infrastrutture sono tutti fattori in grado di far raggiungere gli obiettivi di crescita stimati.
Ma se la Fed inizierà ad essere preoccupata delle pressioni inflazionistiche in un momento in cui l’economia è in piena occupazione, un aumento del ritmo degli aumenti dei tassi potrebbe rendere più difficile a Trump compiere i suoi desideri.
Riunione Fed: cosa aspettarsi?
La riunione della Fed è ormai sulla bocca di tutti, e questa volta tutti si aspettano all’unanimità un rialzo dei tassi di interesse. Il biglietto verde è sceso nelle ultime due settimane a causa dei trader che hanno voluto approfittare dell’alta valutazione del dollaro vendendolo certi del rialzo dei tassi di interesse di marzo.
Vari membri della Fed hanno parlato apertamente negli ultimi tempi di un aumento dei tassi proprio in occasione del meeting di marzo, anche la stessa Yellen ha confermato lo scenario. Le conferme sono state talmente chiare che al mercato non è rimasto altro che scommettere su un aumento dei tassi a seguito della riunione della banca centrale del 14-15 marzo.
La largamente prevista decisione di politica avrebbe potuto essere annullata solo dal report sul mercato del lavoro degli Stati Uniti a febbraio, ma i dati hanno rafforzato la necessità di una stretta monetaria nel breve termine.Il totale dei nuovi posti di lavoro ad esclusione del settore agricolo è stato di 235.000 unità, sopra il consenso previsto dal mercato.
Dato che Janet Yellen ha recentemente dichiarato che il range 75,000-125,000 posti di lavoro può essere visto come un aumento congruo dell’occupazione, il dato di febbraio dovrebbe essere più che convincente agli occhi della Fed.
La Fed può NON rialzare i tassi a marzo?
Non importa quanta fiducia abbia la maggioranza del mercato sul rialzo dei tassi a marzo: una simile mossa da parte della Fed divergerebbe di molto dal consueto modello di comportamento della banca centrale americana in una certa misura.
Innanzitutto, i membri votanti del FOMC hanno lasciato i tassi invariati con una decisione unanime in occasione dell’ultima riunione di politica monetaria (31 gennaio - 1 febbraio), il che significa che, affinché si verifichi un rialzo dei tassi a marzo, c’è bisogno che la maggior parte dei membri del FOMC abbiano cambiato completamente idea.
Gli aumenti precedenti dei tassi sono stati preceduti da almeno qualche dissenso all’interno del FOMC; per esempio, la decisione di aumentare i tassi a dicembre 2016 è arrivata dopo il meeting di novembre in cui non vi era consenso nel lasciare i tassi invariati (Loretta Mester e Esther George erano contro), mentre l’aumento dei tassi di dicembre 2015 è stato preceduto da un FOMC completamente spaccata in occasione dell’incontro di maggio (con Jeffrey Lacker che votò per un rialzo dei tassi).
In secondo luogo, i membri del FOMC non hanno mai parlato così apertamente e all’unisono su un imminente rialzo dei tassi, come se stessero rispondendo alle critiche persistenti per cui la retorica della Fed non è coerente con le sue azioni. Dato che Janet Yellen ha più volte detto che la Fed non vuole sorprendere i mercati con le sue decisioni di politica monetaria, lasciare invariati i tassi a marzo sarebbe generalmente considerato come un atto di provocazione.
L’aumento delle aspettative per un rialzo dei tassi è prezzato sul dollaro USA da febbraio, così alcuni commenti rialzisti da parte dei funzionari della Fed hanno portato alcuni trader a prendere profitto sul biglietto verde - l’annuncio sul rialzo dei tassi del FOMC potrebbe aizzare ancora di più il movimento correttivo sulla valuta degli Stati Uniti.
Riunione Fed e l’impatto sui mercati
Dal punto di vista tecnico, il cambio euro dollaro è pronto a continuare u rialzo verso la resistenza a 1.08. Questo livello sembra raggiungibile nel breve periodo, probabilmente anche subito dopo l’annuncio del FOMC sul rialzo dei tassi.
Il grafico daily dell’indice del dollaro sembra ribassista nel breve termine, ma nel lungo termine il quadro non è ancora chiaro - il trend rialzista di fondo è ancora intatto ma è necessario analizzare il comportamento del DXY intorno al livello psicologico di quota 100 questa settimana.
Il prezzo dell’oro sono salendo in un movimento di inversione del canale ribassita:
È luogo comune che l’oro scenda quando i tassi della Fed salgono, ma la storia dimostra il contrario - un aumento del tasso a lungo termine è di solito seguiti da dei guadagni significativi dell’oro, quindi questa volta non saremmo sorpresi di vedere un forte aumento dei prezzi dei lingotti.



