L’Italia cerca nuove spinte di cooperazione all’interno dell’UE: più sicurezza, flessibilità economica e accordi di ampio respiro. Ecco cosa vuole l’Italia dall’UE.
L’Italia chiede sicurezza e un’economia di ampio respiro all’Unione Europea, puntando sulla cooperazione internazionale.
A rivelarlo Sandro Gozi, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli affari europei nel Governo Renzi, in vista del meeting informale del 22 agosto che si terrà alla presenza di Angela Merkel e Francois Hollande.
L’italia vuole giocare in attacco e Gozi anticipa alcune delle richieste che verranno fatte all’Unione Europea per migliorare le condizioni del nostro Paese in chiave di sviluppo.
Cosa chiede l’Italia all’UE? Necessario cambiare rotta sulla crescita economica e implementare le misure di sicurezza internazionale.
Gozi ha parlato di volere una politica economica più flessibile ed espansiva in Europa per l’italia, che ora cerca di crescere all’interno dell’UE dopo il caso Brexit che ha sancito l’uscita del Regno Unito dall’UE con la vittoria del "leave" al referendum consultivo.
Si prevedono accordi di ampia portata per rafforzare i rapporti del’Italia con l’Unione, anche per salvaguardare il Paese dalla minaccia terroristica incombente dell’ISIS che si annida anche nel nostro Paese.
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Ma vediamo nel dettaglio che cosa si prospetta per il futuro dell’Italia nell’UE e quali sono le richieste e le novità per il nostro Paese.
Italia e Unione Europea: tutte le richieste fatte dal nostro Paese all’UE
Sulla scia del referendum britannico l’economia italiana è stata in stallo durante tutto il secondo trimestre dell’anno in corso.
Gli effetti del Brexit sull’Italia hanno spinto Renzi a rivolgere maggiore attenzione alle politiche di austerità tedesche come fonte di ispirazione per la ripresa nazionale.
Il premier si sta preparando ad affrontare anche la difficile sfida del referendum costituzionale, che avrà luogo nel mese di novembre e che, secondo gli ultimi sondaggi politici del mese di agosto, vedrebbe la vittoria del NO.
Visto il quadro attuale Gozi ha parlato a nome dell’Italia facendo richieste molto esplicite: l’UE dovrebbe includere più progetti transfrontalieri che coinvolgono il settore digitale e delle infrastrutture.
Necessarie misure per contrastare la disoccupazione giovanile, inoltre bisogna che ci sia più impegno da parte dell’UE nella questione del rimpatrio dei migranti.
E per quanto riguarda l’economia italiana? In tutta l’euro zona i politici stanno intensificando la retorica che i governi hanno bisogno di potenziare il sostegno fiscale e le riforme strutturali e così anche l’Italia.
In sostanza si chiede ad altri attori di fare ora fare la loro parte e l’Italia cerca il via libera da parte della Commissione europea per il deficit del PIL nazionale di oltre il 2% così da poter avere un bilancio espansivo nel 2017, invece di ridurlo a 1,8%, come precedentemente concordato.
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