Ipo Coinbase: l’exchange presenta richiesta alla SEC per quotarsi in Borsa

Pierandrea Ferrari

26 Febbraio 2021 - 16:49

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Coinbase, exchange di criptovalute statunitense, ha presentato alla SEC la richiesta per quotarsi in Borsa. Si punta ad una valutazione da record: 100 miliardi di dollari.

Ipo Coinbase: l’exchange presenta richiesta alla SEC per quotarsi in Borsa

Coinbase, exchange di criptovalute statunitense, scalda i motori in vista del prossimo esordio a Wall Street. Nella giornata di ieri – giovedì 25 febbraio – il board ha presentato alla SEC, ente di vigilanza della Borsa USA, la richiesta per quotarsi sul Nasdaq, rito che precede il battesimo sull’azionario delle matricole.

Come noto, Coinbase non lancerà una Ipo, ma sbarcherà sul mercato con un direct listing, seguendo di fatto la scia già tracciata da alcuni titoli tecnologici in passato: i dettagli.

Coinbase pronta al debutto in Borsa

L’idea circolava già sul finire dell’anno, ma l’ultimo passo dell’exchange fuga ora ogni dubbio: i fondatori Brian Armstrong e Fred Ehrsman hanno consegnato la documentazione necessaria per sbarcare sul mercato dei capitali statunitense.

L’intenzione è chiara: capitalizzare il successo che il comparto delle criptovalute ha saputo riscuotere negli ultimi dodici mesi, una sorta di resurrezione dopo la bolla speculativa di tre anni fa che aveva spento le ambizioni (altissime) delle valute virtuali.

Non solo il Bitcoin, che pure rimane la prima crypto per market cap, ma anche Altcoin come Ethereum e Litecoin hanno strappato in avanti con una certa continuità nell’ultimo anno, con la prima ormai oltre i massimi storici e la seconda in netta ripresa dopo il sell-off della scorsa primavera.

Ora, il Nasdaq è la prossima destinazione, con l’exchagne di crypto che offrirà al mercato il suo stock privato – come previsto dal direct listing opzionato dal board per l’esordio sull’azionario – seguendo quella strada già percorsa da altri player del settore tech statunitense, da Spotify a Slack.

Valutazione da $100 miliardi?

L’ipo diretta punta alla luna. Se solo due mesi fa gli analisti vedevano Coinbase verso una valutazione di 8 miliardi di dollari, le ultime negoziazioni sul mercato secondario suggeriscono traguardi più ambiziosi: 100 miliardi, mal contati.

La scorsa settimana, sul Nasdaq Private Market, l’exchange ha infatti piazzato l’ultima tranche da 127.000 azioni per un prezzo di 373 dollari, in netto rialzo rispetto ai primi scambi. Un trend, questo, che spinge ora Coinbase verso una Ipo inimmaginabile solo due mesi fa.

I conti, del resto, parlano chiaro. Nel 2020 il fatturato dell’exchange ha toccato quota 1,14 miliardi di euro, contro i 483 milioni del 2019. Volano anche gli utili: la piattaforma di crypto ha chiuso l’anno in attivo per 322 milioni, dopo il passivo da 30 milioni dell’anno precedente.

Ora, si attende solo l’approvazione della SEC. Il semaforo verde dell’ente di vigilanza della Borsa USA aprirebbe le porte della finanza mainstream all’exchange, già beneficiaria – indiretta – dei tanti endorsement istituzionali piovuti sulle crypto nel corso dell’ultimo anno.

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