Tra giugno e luglio sono previste ben 29 scadenze che creeranno un ingorgo fiscale da 75 miliardi di euro: ecco come è la situazione.
Spesso l’approssimarsi dell’estate è sinonimo di ingorgo fiscale. Complice probabilmente la scadenza delle tasse sulla casa, l’estate per i contribuenti italiani inizia di fuoco e non certo per le temperature.
Se stavate già sognando la meta delle prossime vacanze, forse...è troppo presto per sognare. L’ingorgo fiscale in arrivo vale ben 75 miliardi e si concentrerà tra giugno e luglio con ben 29 scadenze. Al netto del gettito riconducibile ai contributi previdenziali:
- 40 miliardi di euro di tasse saranno versati dalle famiglie;
- 35 miliardi dalle imprese.
Valeriano Canepari, coordinatore nazionale dei CAF ha dichiarato:
"Siamo saturi fino a tutto giugno. Solo nel Caf Cisl abbiamo già fissato 80.000 appuntamenti al giorno".
Quali sono le ragioni di questo vero e proprio assalto? Canepari le riassume in 3 punti:
- la Tasi è nuova e nessuno sa come funziona;
- i Comuni non hanno mandato i bollettini precompilati a casa dei contribuenti e i cittadini non sanno nulla;
- molti Enti locali non hanno ancora deliberato e, pur volendo procedere al pagamento, il cittadino non saprebbe come fare.
Insomma l’ennesimo intervento per semplificare il Fisco, come spiega il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, non ha prodotto altro che
"un altro mostro di tasse che pesa sulle famiglie e sulle imprese, complicando la vita".
Sapete quanti giorni servono per pagare le tasse in Italia? 33 giorni lavorativi, ovvero 269 ore all’anno. La burocrazia in Italia è una vera zavorra, specie per le imprese: pensate che negli ultimi 6 anni sono state introdotte circa 629 nuove norme, ma solo 72 hanno semplificato le procedure a carico delle imprese.
Quali saranno gli appuntamenti più importanti degli italiani con il Fisco?
- a giugno: Irpef, Ires, contributi previdenziali, sia a saldo che in acconto, prima rata dell’IMU, della Tasi e, in molti Comuni, anche quella della Tari;
- a luglio: Irpef per i dipendenti e gli autonomi e IVA.
In questo clima di fuoco si va delineando una certezza: la proroga del Modello 730 e dell’Unico 2014 non è così improbabile.
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