Mentre l’Unione Europea lavora a forti ritmi per stringere nuovi accordi commerciali con Paesi sparsi per il mondo, il Regno Unito è costretto a stare alla finestra.
L’Europa è attiva più che mai sul fronte delle trattative per accordi commerciali in Paesi in tutto il mondo, mentre obbliga il Regno Unito a non possa fare altrettanto prima della fine dei negoziati e fino allo scadere dei due anni successivi alla Brexit.
Il piano “segreto” dell’UE per punire il Regno Unito e la sua scelta di abbandonare il blocco è confermato da una lettera arrivata al Parlamento tedesco, che descrive nel dettaglio il recente e il futuro impegno di Bruxelles di estere le proprie intese commerciali lasciando l’economia inglese in un angolo.
UE amplifica gli accordi commerciali
Nonostante i negoziati tra Stati Uniti e UE per il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) non siano stati più ripresi fin da quando Donald Trump è entrato in carica, l’Unione Europea sta trattando per un accordo con il Giappone e l’Accordo Economico e Commerciale (CETA), l’accordo commerciale di Bruxelles con il Canada, sarà applicato in via provvisoria dal 21 settembre.
Tuttavia, l’UE è ben lungi dall’aver finito di aumentare le sue prospettive commerciali e una lettera del ministero dell’economia tedesco al Bundestag rivela un programma ben più esteso in vista.
La lettera recita:
"Oltre all’attuazione dell’accordo CETA, si prevede a breve la firma di accordi di libero scambio con Singapore e Vietnam, nonché la conclusione di ambiziosi ed esaustivi accordi con il Giappone, il Messico e il Mercosur [Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay] e un progresso delle trattative con l’India, la Cina e le Filippine.
Sotto la presidenza estone [dell’UE] è previsto anche un mandato per i negoziati con il Cile, l’Australia e la Nuova Zelanda".
Il blocco europeo ha anche in programma di riprendere in mano l’Accordo del commercio nei servizi (TiSA), in attivo dal 2013, insieme ai cosiddetti accordi di partenariato economico (EPA) dell’UE, negoziati da Bruxelles con paesi economicamente più deboli e altri blocchi commerciali.
Regno Unito fuori dai giochi
Nel frattempo, la Gran Bretagna non può stringere alcuna partnership commerciale secondo la proposta di accordo di transazione con l’UE che si concluderà circa due anni dopo che la Brexit entrerà in vigore nel marzo 2019.
Sono molti i Paesi a voler trovare un accordo di scambio con il Regno Unito uscito dall’UE, Stati Uniti per primi.
Il segretario inglese della Brexit ha chiesto recentemente all’UE di alleggerire la sua posizione e permettere a Regno Unito e Stati Uniti di avviare le trattative sui futuri accordi commerciali prima che l’economia inglese lasci l’Unione - nonostante l’insistenza di Bruxelles di voler in primo luogo accordare i termini dell’uscita.
Scrivendo sul Sunday Times, David Davis è stato chiaro:
"Credo fermamente che il primo round dei negoziati abbiano già dimostrato che molte domande sulla nostra uscita sono inestricabilmente legate alla nostra relazione futura.
Entrambe le parti devono iniziare rapidamente a discutere del nostro futuro accordo e vogliamo che questo accada dopo il Consiglio europeo di ottobre".
E ha aggiunto:
"Ci sono obblighi finanziari da entrambe le parti che non saranno annullati dalla nostra uscita dall’UE".
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