La Grecia pagherà entro il 9 aprile la rata del debito al Fondo Monetario Internazionale come anticipato da Varoufakis? Mercoledì l’asta di titoli di Stato greci da 875 milioni.
La Grecia ha un piano B? L’interrogativo circola in questi giorni e i media forniscono dettagli e preannunciano svolte anche per un ritorno alla dracma, ex moneta della Grecia, o ad una moneta parallela all’euro, o ancora un accordo tra Grecia e Russia.
Alleggerire il debito è il problema principale sul quale puntualmente si colgono sia la non disponibilità di onorare le scadenze con relative prospettive di default, sia le smentite ufficiali da parte del governo greco.
Clamorosa la prospettiva che il 9 aprile la Grecia pagherà la sua rata al Fondo monetario internazionale.
A Washington Yanis Varoufakis, ministro greco delle finanze, ha incontrato il direttore generale del Fondo monetario internazionale (FMI) Christine Lagarde. Al termine dell’incontro Varoufakis ha detto:
Abbiamo avuto una discussione estremamente produttiva sulle proposte di riforma.
Il nostro governo è un governo riformista che vuole riformare profondamente la Grecia e migliorare l’efficacia dei negoziati con i creditori.
La Grecia rimborserà il Fondo Monetario Internazionale il prossimo 9 aprile come previsto.
Sono 458 milioni di euro che il 9 aprile la Grecia deve pagare al Fondo monetario internazionale. Dopo quest’incontro, molto cordiale, sembra possibile che il governo greco possa raggiungere un accordo preliminare anche con i partner dell’Eurogruppo nella riunione del prossimo 24 aprile.
Un piano di riforme è stato presentato e anche se non respinto è stato giudicato insufficiente su liberalizzazioni e privatizzazioni.
L’8 aprile la Grecia metterà all’asta 875 milioni in bond a 6 mesi e dovrà rimborsare 1,4 miliardi di euro di prestiti entro il 14 aprile.
All’asta potranno partecipare solo dealer e cioè intermediari finanziari, escluse le banche per i divieti della Bce, oppure operatori che vendono e comprano per conto di una società o di un’organizzazione come i fondi.
Sarà un test importante per capire se il governo greco riuscirà trovare la liquidità per far fronte ai suoi impegni. Nel caso in cui l’asta dovesse fallire il gap finanziario di Atene potrebbe essere di circa 350 milioni di euro.
Sulla Grecia si discute e non poco. Il Financial Times ha pubblicato :
Tsipras potrebbe fare una nuova coalizione con il tradizionale partito di centro sinistra Pasok e con il nuovo partito di centro sinistra To Potami, contro cui si è battuto nelle elezioni di gennaio.Tsipras deve decidere se vuole essere premier o leader di Syriza.
Questo governo in Grecia non può sopravvivere come ha dichiarato un rappresentante di un ministro dell’Economia dell’area euro. I rappresentati europei insistono sul fatto che non stanno cercando di forzare un cambio di governo.
Ma ammettono anche la loro frustrazione per la mancata scelta di Tsipras fra la piattaforma di sinistra che chiede una bocciatura del piano di salvataggio e un approccio più pragmatico, che includerebbe potenziali alleati centristi presenti in parlamento.
Ritorna in campo la politica, mentre i colloqui tecnici con la ex Troika non si sono mai interrotti, anche se inconcludenti.
I media stanno continuamente dando informazioni che il premier greco Alexis Tsipras incontrerà il presidente russo Vladimir Putin al Cremlino il prossimo 8 aprile, niente di ufficiale però è stato reso noto su un possibile accordo.
Un portavoce del Cremlino ha fatto sapere che Tsipras discuterà con il presidente russo Vladimir Putin delle sanzioni decise dall’Unione europea contro la Russia.
La Russia punta sull’aiuto di Grecia ed Ungheria per convincere Bruxelles a revocare le sanzioni decise per punire Mosca del braccio di ferro con l’Ucraina.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha riferito:
E’ ancora troppo presto per parlare di possibili aiuti della Russia ad Atene. La Grecia non chiederà aiuti a Mosca, anche se fatica a trovare un accordo con i suoi creditori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA