Grecia, è il momento della verità: Tsipras a corto di tempo e alternative

Flavia Provenzani

15 Giugno 2015 - 15:14

E’ la settimana dell’accordo, altrimenti il default e la crisi di liquidità porteranno un’uscita della Grecia dall’Euro. A Tsipras rimane poco tempo, è “stato di emergenza”.

Grecia, è il momento della verità: Tsipras a corto di tempo e alternative

Le ultime difficoltà ai colloqui di Bruxelles di domenica scorsa aumentano l’attesa per la riunione dell’Eurogruppo di giovedì 18 giugno, segnando un appuntamento importante della saga sul debito in Grecia iniziata ormai nel lontano 2009.
I rimborsi si accumulano e il rubinetto degli aiuti sta per essere chiuso.

"Questa settimana è la settimana dell’accordo"

ha detto Mujtaba Rahman, responsabile dell’analisi dell’Eurozona presso l’Eurasia Group a Londra.

Ma cosa succede se la riunione dell’Eurogruppo di giovedì sarà un fallimento?

Una volta che la prospettiva di un raggiungimento di un accordo sfumerà, le probabilità che la Grecia riesca a ripagare i 1,7 miliardi dollari che deve al Fondo monetario internazionale questo mese saranno minime.

Un default renderà difficile alla Banca centrale europea mantenere il sistema bancario greco a galla ma la BCE, che discuterà il futuro del fondo di liquidità di emergenza mercoledì, non si taglierà fuori fino alla scadenza per trovare un accordo fissata il 30 giugno.

Senza gli aiuti della BCE, per Tsipras potrebbe essere necessario imporre dei controlli sui capitali per mantenere forte la moneta contro lo svuotamento in massa dei conti bancari da parte dei cittadini.

C’è una probabilità del 60 per cento che la Grecia non riesca a saldare il pagamento al FMI, che la BCE cgiuda i rubinetti e che Tsipras sia costretto a prendere misure straordinarie per fermare la fuga fi capitali dal paese.

Il commissario europeo della Germania ha avvertito che è tempo di prepararsi per uno "stato di emergenza" dopo il crollo delle sorti dei colloqui del fine settimana nel tentativo di salvare la Grecia dal default e dall’uscita dall’euro.

Il primo ministro Alexis Tsipras continua ad ignorare le richieste da parte dei leader europei di agire in fretta, accusando i creditori per le ultime vicende negative durante le negoziazioni, la battuta d’arresto più grande verificatasi fino ad ora durante colloqui di lunga data nel tentativo di garantire ulteriori aiuti alla Grecia.

Atene ha ora solo due settimane per trovare una via d’uscita dal vicolo cieco, prima di affrontare il rimborso dovuto al FMI da 1.6 miliardi di euro, che con tutta probabilità lascerebbe la Grecia in grave mancanza di denaro, con il grave rischio dell’uscita del Paese dall’Euro.

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