Goldman Sachs: spread Btp-Bund a 50 punti con il quantitative easing della BCE

admin

25/11/2014

La banca d’affari americana Goldman Sachs si aspetta il lancio del QE in Eurolandia nel giro di qualche mese. L’euro è atteso in forte calo, lo spread Btp-Bund a 50 punti

Goldman Sachs: spread Btp-Bund a 50 punti con il quantitative easing della BCE

Ormai viene dato per scontato dalla maggior parte degli analisti di broker e banche d’affari internazionali. E’ il piano di quantitative easing, il bazooka monetario che la BCE potrebbe sparare a stretto giro di boa per allontanare lo spettro della deflazione e risollevare la fiducia nell’Eurozona, alle prese con una disoccupazione inaccettabile a livelli record e una crescita sempre più fiacca. Il lancio del QE da parte dell’Eurotower viene stimato da alcuni già per inizio dicembre, nel corso dell’ultimo meeting dell’anno di Mario Draghi & Co.

Secondo Goldman Sachs, autorevole banca di investimenti newyorkese, il quantitative easing in Eurolandia ci sarà. La tempistica? Entro la prima parte del 2015. La super-banca d’affari a stelle e strisce consiglia di posizionarsi sin da ora in vista dell’inizio del programma di acquisti di titoli di stato e altri asset finanziari da parte della BCE. Goldman Sachs consiglia di andare lunghi sui bond pubblici di Italia, Spagna e Portogallo, mentre conviene posizionarsi al ribasso sui bond governativi di Francia e Germania.

La costruzione di due panieri, uno long e l’altro short, deriva dal fatto che la BCE dovrebbe ripartire gli acquisti dei bond sovrani dell’area euro in base al contributo al capitale della BCE. Gli esperti della banca americana si aspettano un ulteriore restringimento dello spread Btp-Bund dagli attuali 140 punti base a 50 punti base. Il tasso decennale del BTp italiano, che oggi si aggira intorno al 2,14% (il valore più basso di sempre), potrebbe così portarsi fino all’1,75% o all’1,5%.

Gli specialisti del reddito fisso di Goldman Sachs ritengono che la BCE si concentrerà sugli acquisti di titoli di stato con scadenza a 5 e 10 anni, anche se il programma dovrebbe riguardare tutta la curva dei tassi. L’ammontare annuo del QE nell’area euro viene stimato tra i 400 e i 500 miliardi di euro, che andrebbe ad aggiungersi agli acquisti relativi al piano di credit easing già in corso. In base ai calcoli di Goldman Sachs, l’Eurotower comprerà ben 88 miliardi di euro di bond governativi italiani, pari al 60% delle emissioni in scadenza il prossimo anno per il Tesoro italiano.

Gli acquisti di bond pubblici tedeschi dovrebbero essere pari a 130 miliardi di euro, mentre quelli sui bond di Parigi intorno ai 100 miliardi di euro. L’azione della BCE, che vedrebbe il suo bilancio assorbire una grossa fetta del debito pubblico dell’Eurozona, comporterebbe una maggiore condivisione dei rischi e una sorta di monetizzazione dei debiti sovrani dei paesi europei (soluzione che non piace affatto ai tedeschi). Potrebbero poi esserci significativi miglioramenti dei rating sovrani per paesi ancora in affanno come Italia, Spagna e Portogallo. Infine gli investitori esteri, in particolare quelli asiatici (Giappone e Cina su tutti) potrebbe fare incetta di bond europei, nonostante le aspettative di forte deprezzamento dell’euro sui mercati internazionali.

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