Il PIL giapponese scende ancora dell’1,6%, i mercati europei reagiscono negativamente. Dagli Stati Uniti nessuna buona notizia.
Dopo un debole apertura, le borse europee sono in calo costante a anche a metà sessione, perdendo i guadagni di venerdì scorso.
Il sentiment è influenzato dalle incertezze sulla crescita globale, dopo che un rapporto ha mostrato che l’economia giapponese è inaspettatamente entrata in recessione.
Stamattina l’Abenomics si inceppato (pil -0,4%) ed è crollato Nikkei (-3%).
Giappone in recessione
Il prodotto interno lordo della terza economia del mondo è sceso dell’1,6% su base annua nel terzo trimestre, dopo il calo del 7,3% nel secondo trimestre, in seguito all’arrivo di un’imposta sulle vendite lo scorso aprile, che ha soffocato i consumatori nel secondo trimestre e pesato fortemente sull’economia giapponese.
La scorsa settimana i mercati hanno scommesso sulla possibile decisione del primo ministro giapponese Shinzo Abe di rinviare l’aumento pianificato delle tasse di vendita dall’8% al 10%, previsto per ottobre 2015.
Gli investitori risentono, inoltre, di una serie di notizie aziendali, fusioni e voci di acquisizione e aggiornamenti di trading da europeo da società quotate.
Stati Uniti
I futures azionari statunitensi non hanno fornito spunti positivi con un’apertura moderatamente negativa, con il Dow e indici S&P in calo dai massimi di tutti i tempi della scorsa settimana. L’indice manifatturiero Empire State di novembre e i dati relativi alla produzione industriale di ottobre sono disponibili da oggi.
I mercati europei
Alle 11:37 GMT FTSE 100 di Londra è sceso del 0,23% a 6.639 punti, il DAX di Francoforte è sceso dello 0,20% a 9.234 punti, il CAC 40 di Parigi è sceso dello 0,24% a 4.192 punti, a Milano il FTSE MIB è scivolato dello 0,26% a 18.916 punti, mentre a Madrid l’IBEX 35 ha invertito la tendenza ed è salito dello 0,12% a 10.160 punti.
Fonte: Radiocor
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