G7 convocato il 19 febbraio: temi, partecipanti e novità in arrivo

Riccardo Lozzi

15 Febbraio 2021 - 14:53

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La prima riunione del G7 2021 è stata convocata virtualmente per il 19 febbraio. I temi principali, i partecipanti e le novità del vertice internazionale.

G7 convocato il 19 febbraio: temi, partecipanti e novità in arrivo

Venerdì 19 febbraio si terrà la riunione del G7 convocato dal Regno Unito in qualità di presidente di turno, come si legge nel post pubblicato dall’account ufficiale su Twitter.

A partecipare all’incontro virtuale saranno i rappresentanti di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Stati Uniti, oltre ai vertici dell’Unione Europea come “membro non ufficiale”.

I temi principali riguarderanno, come è ovvio che sia, la lotta alla pandemia da Covid-19, sia per quanto riguarda la distribuzione del vaccino che per il rilancio economico da avviare.

Ciascuno dei leader presenti cercherà di portare sul tavolo anche ulteriori argomenti centrali nell’agenda del proprio Paese, alcuni dei quali potrebbero portare a qualche frizione tra i capi di Stato e di Governo delle democrazie più ricche del mondo.

G7 convocato il 19 febbraio: temi, partecipanti e novità

Si attendono diverse novità nell’edizione del Gruppo dei 7 del prossimo venerdì. Tra queste, ad esempio, c’è grande curiosità su come Joe Biden si sta preparando al suo primo importante appuntamento internazionale dal suo insediamento alla Casa Bianca dello scorso 20 gennaio.

Inoltre, sarà il primo incontro ufficiale tra Regno Unito e gli Stati membri dell’UE in seguito all’ufficializzazione della Brexit. Proprio la Gran Bretagna rappresenta con una recessione del 9,9% il peggior risultato economico del G7, anche se può contare su numeri da record per la distribuzione dei vaccini

Si assisterà anche il debutto di Mario Draghi come presidente del Consiglio italiano a poche ore dal voto di fiducia in Senato e Camera, previsto rispettivamente mercoledì 17 e giovedì 18, mentre per Angela Merkel quello del 2021 sarà l’ultimo G7 da cancelliera.

Biden di prepara al suo primo G7 da presidente USA

L’ufficio stampa della Casa Bianca ha già rilasciato nelle scorse ore un comunicato ufficiale, rivelando che si tratta di un’occasione molto importante per Biden per discutere insieme alle altre potenze i piani per sconfiggere la pandemia da Covid-19 e ricostruire insieme l’economia globale.

Soprattutto, il leader Democratico potrà mostrare ai colleghi con cui sarà impegnato, le politiche che ha intenzione di avviare per dare un segnale di netta discontinuità con la presidenza Trump, durante la quale si è assistito a un isolamento degli Stati Uniti.

Joe Biden dovrà quindi dare seguito alle parole con le quali ha ribaltato lo slogan di The Donald, passando da “America first” a “America is back”.

Già nelle primi ore del mandato, Biden ha cercato di cancellare, con una serie di ordini esecutivi, alcune delle decisioni prese da Donald Trump. Tra i decreti firmati anche il rientro degli States nell’accordo di Parigi sul clima e nell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Frizioni USA-UE sul rapporto con la Cina

Inoltre, Biden dovrebbe proporre una discussione ai suoi partner sull’importanza di aggiornare le regole globali per fronteggiare lo strapotere guadagnato negli ultimi mesi dalla Cina.

Tuttavia, proprio su questo tema ci potrebbero essere dei duri contrasti con i suoi omologhi europei. L’Unione Europea ha siglato con il Dragone il Comprehensive Agreement on Investments negli ultimi giorni di dicembre, un accordo commerciale che ha fatto infuriare gli USA.

Il trattato è stato fortemente voluto da Angela Merkel durante il semestre di presidenza tedesca del Consiglio dell’Unione Europea, ed è stato favorito dall’allontanamento americano osservato durante i 4 anni di Trump.

Lotta al cambiamento climatico

Biden dovrà quindi convincere i leader del blocco comunitario presenti al G7, Italia, Germania e Francia, a dare vita a una coalizione globale in grado di mettere in difficoltà le mire espansionistiche di Pechino.

Nell’incontro virtuale si affronterà anche l’argomento della lotta al cambiamento climatico, uno dei temi principali affrontati nella scorsa campagna elettorale alle presidenziali statunitensi del 3 novembre 2020.

Anche in questo caso Biden dovrà convincere i suoi partner delle attività che intende promuovere, dato il disinteresse sul riscaldamento globale mostrato in questi ultimi anni dalla nazione da lui rappresentata.

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