Regno Unito: PIL crolla del 9,9% nel 2020, è la peggiore crisi dal 1709

Violetta Silvestri

12 Febbraio 2021 - 09:38

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Il Regno Unito presenta un bilancio critico del 2020, con il Prodotto Interno Lordo che registra un tonfo da record. La contrazione è del 9,9%, come mai accaduto dal 1709.

Regno Unito: PIL crolla del 9,9% nel 2020, è la peggiore crisi dal 1709

Arriva il turno del Regno Unito: cosa hanno svelato i dati sul PIL? Il 2020 si conferma anno nero anche per la nazione inglese, alle prese ancora oggi con una pandemia aggressiva.

Nello specifico, i numeri sul Prodotto Interno Lordo raccontano che l’economia del Paese è cresciuta al doppio del ritmo previsto nel quarto trimestre, chiudendo però l’anno con il peggior risultato dal 1709.

Il tonfo del PIL c’è stato: cosa aspettarsi nel 2021 per il Regno Unito? Ripresa o nuova recessione?

Regno Unito: è tonfo record del PIL nel 2020

Il PIL inglese, nel dato preliminare, è aumentato dell’1% rispetto al terzo trimestre, alimentato dal boom delle costruzioni e della spesa pubblica.

Ciò ha scongiurato il rischio di una seconda recessione all’inizio di quest’anno, ma ha lasciato una contrazione del 9,9% per tutto il 2020, il calo più grande dal 1709.

Il Prodotto Interno Lordo nel quarto trimestre è stato del 7,8% inferiore rispetto all’anno precedente, al di sotto dei livelli pre-pandemici rispetto a qualsiasi altra economia del gruppo G7.

La produzione è cresciuta dell’1,2% solo a dicembre, recuperando parte della perdita del mese precedente, quando la nazione è stata bloccata per quattro settimane.

Questo suggerisce che i cittadini si stanno adattando alle restrizioni meglio di quanto abbiano fatto la scorsa primavera, quando l’economia ha perso circa un quinto del suo valore.

Quali previsioni per l’economia del Regno Unito?

I risultati appena pubblicati suggeriscono proiezioni future sul destino del Regno Unito: cosa accadrà alla sua economia?

L’opinione della Banca d’Inghilterra è che la crescita ci sarà con l’avvento della campagna di vaccinazione a tappeto.

L’economista capo dell’istituto centrale Andy Haldane si aspetta che i consumatori liberino circa 250 miliardi di sterline (345 miliardi di dollari) di risparmi accumulati finora, con la stima che: “Tra un anno, la crescita annuale potrebbe essere a due cifre”.

Tuttavia, le prospettive per la ripresa dipendono dalla profondità delle cicatrici lasciate dalla pandemia. Pochi si aspettano che il PIL torni presto al suo livello pre-crisi, suggerendo che il Regno Unito dovrà convivere con tassi più elevati di disoccupazione e indebitamento.

Bank of England prevede una forte contrazione per questo trimestre a causa delle restrizioni in corso.

Johnson è sotto pressione per allentare le misure rigorose per l’economia a partire dall’8 marzo.

La speranza è riposta nel vaccino che renderà sicura la riapertura di scuole e imprese. La sterlina, intanto, è cambiata di poco dopo il rapporto. La negoziazione era in calo dello 0,1% a $ 1,3797 alle 07:14, ora di Londra.

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