Forex: euro-dollaro rompe quota 1.11, ai massimi di 8 settimane. PIL USA debole

Flavia Provenzani

29/04/2015

L’euro sale velocemente contro il dollaro USA dopo la pubblicazione dei dati deludenti del PIL degli Stati Uniti. Cresce l’attesa per la dichiarazione del FOMC. Intanto l’euro rompe quota 1.11 e supera i massimi di 8 settimane.

Forex: euro-dollaro rompe quota 1.11, ai massimi di 8 settimane.  PIL USA debole

L’euro è salito ai massimi di otto settimane contro il dollaro USA debole mercoledì, dopo che i dati che mostrano che l’economia statunitense ha rallentato bruscamente nel primo trimestre 2015, alimentando le aspettative che i tassi di interesse rimarranno a livelli minimi da record ancora a lungo.

Il cambio euro-dollaro EUR/USD è aumentato dell’1.33% a quota 1.1127, il massimo dal 5 marzo, da quota 1.1007 di prima del rilascio del market mover.

Aggiornamento: l’euro-dollaro continua a salire. +1.77% a quota 1.1169

Il Dipartimento del Commercio ha riferito che il prodotto interno lordo degli Stati Uniti è cresciuto solo dello 0,2% nei primi tre mesi dell’anno, rallentando dall’aumento del 2,2% dell’ultimo trimestre del 2014. E’ il tasso di crescita più lento in un anno.
Il consensus previsto tra gli economisti era orientato ad rallentamento più moderato all’1,0%.

La spesa dei consumatori, che rappresenta circa il 70% dell’attività economica statunitense, è rallentata all’1,9% nel primo trimestre 2015, in forte calo dal 4,4% nel quarto trimestre 2014.

Il dato è arrivato in una giornata in cui gli investitori attendono la dichiarazione del tasso di interesse della Federal Reserve - in pubblicazione alle ore 20.00 sul Calendario Economico di Forexinfo.it - ed eventuali segnali che possano suggerire quando avverà il primo passo per il rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti.

La moneta unica ha ricevuto sostegno dai dati che hanno mostrato i prezzi al consumo tedeschi sono aumentare a un tasso annuo dello 0,4% nel mese di aprile, sostanzialmente in linea con le aspettative del mercato, diminuendo le preoccupazioni per la minaccia di deflazione nell’area euro.

Altri report di dati hanno mostrato che i prestiti bancari al settore privato nell’eurozona sono aumentati a marzo per la prima volta in tre anni e le aspettative di inflazione al consumo è salita per la prima volta quest’anno, indicando che la ripresa nella regione sta guadagnando ritmo.

Nel frattempo, la Grecia dovrebbe presentare un progetto del piano di riforma ai suoi creditori internazionali nel corso della giornata. Atene sta cercando di negoziare un accordo per garantire 7.2 miliardi di euro in fondi di salvataggio.

L’indice del dollaro, che misura la forza del biglietto verde contro un paniere ponderato di sei valute principali, è sceso dello 0,81% a 95,42, il livello più debole dal 18 marzo.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it