Cambio euro-dollaro piatto: l’inflazione degli Stati Uniti al di sopra delle attese non innesca la discesa, dollaro sottotono.
Il cambio euro-dollaro, dopo una breve discesa nel mercato del Forex in cui ha nuovi minimi di 2 settimana, recupera presto le perdite.
Il dollaro USA non è riuscito ad alimentare una fase di rafforzamento, anche se il report sull’inflazione negli Stati Uniti è andato ben oltre le aspettative del mercato.
Forex: euro-dollaro piatto dopo inflazione USA
L’indice dei prezzi al consumo statunitense si mostra piatto a gennaio, dopo aver segnato un -0.1% il mese precedente, mentre escludendo i prezzi dei settori volatili, l’IPC armonizzato segna un rialzo dello 0.3%, la variazione mensile maggiori mai registrata da agosto 2011.
Le due componenti del report sull’inflazione USA si sono mostrate al di sopra delle aspettative, rispettivamente a -0.1% e +0.2% .
Per approfondire: USA, sale l’inflazione: prezzi al consumo +1.4% (gennaio)
Il cambio euro-dollaro è stato inizialmente spinto al ribasso dalla forza del dollaro USA, che ha portato l’euro-dollaro a toccare un minimo a 1.1065, livello visto l’ultima volta lo scorso 3 febbraio.
Ma al momento in cui si scrive, il cambio euro-dollaro oscilla attorno a quota 1.1098, i recupero dal moviment negativo innescato subito dopo la pubblicazione dei dati sul Calendario Economico.
L’euro-dollaro segna un ribasso nella giornata dello 0.0%.
Sul mercato del Forex, il cambio euro-dollaro resiste all’aumento dei ribassi ma rimane in corsa per segnare una performance settimana negativa, in ribasso dai massimi del mese a 1.1375.
Euro-dollaro: livelli chiave
Tra i livelli chiave sul cambio euro-dollaro, il supporto più vicino è a quota 1.1053 (sulla SMA a 200 giorni), seguito da 1.0963 (SMA a 100 giorni) e 1.0903 (minimo del 3 febbraio).
Sul fronte rialzista, se il cambio euro-dollaro dovesse rompere la resistenza a 1.1149 (massimo del 18 febbraio), la quotazione potrebbe continuare a salire verso 1.1178 (massimo del 18 febbraio) e oltre la SMA a 10 giorni a 1.1194.
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