Forex, dollaro-yen in ripresa a 104 grazie all’FBI: elezioni USA alle porte

Matteo Bienna

7 Novembre 2016 - 10:08

Il cambio dollaro-yen sconta le buone notizie provenienti dall’FBI nei confronti della Clinton con un notevole gap al rialzo: ma il clima pre-elezioni USA non offre garanzie su USD/JPY.

Forex, dollaro-yen in ripresa a 104 grazie all’FBI: elezioni USA alle porte

Il cambio dollaro-yen sorprende tutti e apre la settimana con un corposo gap rialzista, portandosi da quota 103,0 oltre il 104, prima di continuare ulteriormente la risalita durante la sessione asiatica.

La notizia del weekend che ha visto l’FBI scagionare la Clinton nella problematica vicenda del mailgate ha così giocato a favore del dollaro un po’ in tutti i cambi del Forex, nel giorno di vigilia delle elezioni americane.

L’altalena di notizie e di sondaggi che negli ultimi giorni non trova pace sta guidando i movimenti di tutti i cambi che coinvolgono il dollaro USA, con le presidenziali che per molti rappresentano un’ottima opportunità di investimento.

Il cambio dollaro-yen ha per tutto il 2016 rappresentato un termometro dell’incertezza o della fiducia presente sui mercati e continua anche ora ad offrire un tornaconto della tensione pre-election day.

Dopo aver guardato all’attesa che coinvolge anche il cambio euro-dollaro, vediamo quindi dollaro-yen, impegnato in un rialzo tanto frenetico quanto fragile.

Forex, dollaro-yen viaggia deciso ma l’incertezza per le elezioni USA è dietro l’angolo

Il cambio dollaro-yen salta da quota 103,0 fino a oltre il 104 nella pausa del weekend, scontando all’apertura dei mercati le notizie favorevoli alla Clinton e quindi al biglietto verde.

L’FBI rilancia così inavvertitamente il trend rialzista di USD/JPY, che si libera delle pressioni degli ultimi giorni e cerca di invertire il ribasso avvenuto con i favori del pronostico che vedevano un recupero di Trump nei sondaggi.

Dollaro-yen ha per mesi rappresentato il primo termometro dell’incertezza e della paura dei mercati, il primo rifugio per gli investitori che cercavano riparo dalle intemperie finanziarie.

La Brexit, come noto, ha infatti affossato la quotazione del cross, che vede nel suo ribasso la manifestazione di uno stato di incertezza diffuso.

Nell’ultimo periodo, tuttavia, dollaro-yen è uscito dal trend ribassista che sembrava condannarlo e, nonostante il ribasso della scorsa settimana, sembra essere tornato di nuovo rialzista, come osservabile dal seguente grafico H4:

Il gap rialzista di questo weekend ha visto la quotazione tornare sopra quota 104 prima che, durante la sessione asiatica, si spingesse fino alla zona di resistenza attorno al 104,5.

I massimi degli ultimi tre mesi, registrati il 28 ottobre a quota 105,5, sembrano così tornati nel mirino del cambio, la cui prosecuzione del rialzo avrebbe quello come unico e principale target per le prossime ore.

Tuttavia non si può escludere che l’avvicinarsi delle ore decisive per il futuro degli Stati Uniti riporti in primo piano le incertezze e i timori che hanno guidato i mercati la scorsa settimana.

Tutto dipende da quanto plausibile verrà ritenuta la vittoria di Trump e anche solo un sondaggio a suo favore potrebbe far scattare nuovamente la leva della prudenza e portare quindi al ribasso dollaro-yen, a quel punto con molta strada davanti a sé.

In questo scenario, infatti, il primo e più importante target sarebbe il recupero del gap rialzista lasciato nel weekend, con un ritorno quindi a quota 103,0 e verso il supporto a 102,8, dopo aver tagliato le resistenze a 103,9 e 103,5.

L’alta volatilità e la possibilità di ore di panico tra oggi e domani lasciano aperta la porta del crollo per dollaro-yen, per quanto l’eco delle notizie del weekend e l’apertura dei mercati europei sembrano per ora favorire il percorso rialzista.

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