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Forex, cambio euro-dollaro: la quiete prima della tempesta

sabato 30 gennaio 2016, di Francesco Lucchetti

Il cambio euro-dollaro rimane saldo nell’area compresa tra 1.08 e 1.10 dove dà luogo ad oscillazioni che alternano acquisti a vendite: ormai da due mesi l’euro sembra troppo forte per tornare a scendere, ancora debole per continuare a salire.

Cosa aspettarsi ora da EUR/USD? Ecco un’analisi tecnica per la coppia di valute più scambiata del forex e uno sguardo sui prossimi market mover.

Euro-dollaro: la divergenza delle politiche monetarie tra BCE e FED

Tra Eurozona e Stati Uniti esiste una netta divergenza in tema di politica monetaria: la Banca Centrale Europea sta adottando una politica espansiva, immettendo liquidità nel sistema economico con il suo Quantitative Easing, mentre la Federal Reserve ha dato recentemente avvio ad una politica più restrittiva con un programma che prevede il graduale aumento del tasso d’interesse nel corso del 2016.

La notizia di questa divergenza è tutt’altro che nuova ed è stata ampiamente scontata dal mercato delle valute, da una discesa che aveva portato EUR/USD da 1.39 a 1.04 circa. Eppure non si può dimenticare la grande differenza di rotta tra le due banche centrali e questo spiega come mai il rimbalzo della quotazione di euro-dollaro incontri tanti ostacoli.

Euro-dollaro: i prossimi market mover

La prolungata fase laterale alla quale si assiste su EUR/USD dallo scorso 4 dicembre mantiene la major nel range compreso tra 1.08 e 1.10, ma la prossima settimana sarà ricca di market mover ed è possibile che siano proprio questi a rompere lo schema: a breve, infatti, saranno pubblicati importanti indicatori macroeconomici come gli indici PMI dell’Eurozona, la bilancia commerciale USA e, soprattutto, i Non-Farm Payrolls (NFP) statunitensi.

EUR/USD: analisi tecnica e previsioni

Salvo poche eccezioni, dallo scorso dicembre il supporto di 1.0812 e la resistenza di 1.0986 sono rimasti inviolati e questo crea sul grafico della quotazione un grande rettangolo ad indicare una fase di stallo e il raggiungimento di un considerevole equilibrio tra euro e dollaro. Questo non durerà per sempre e la rottura al rialzo o al ribasso di questa conformazione rettangolare darà il via ad una nuova fase.

Nel caso in cui il test del supporto di 1.0812 fallisse, sarà possibile rivedere EUR/USD verso i livelli tecnici di 1.0740, 1.0657 e 1.0565. In uno scenario opposto, il breakout della resistenza di 1.0986 potrebbe dare il via ad una continuazione degli acquisti fino ai successivi target di 1.1055, 1.1126 e 1.1212.

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