Fintech: FAANG e P2P lending rimpiazzano le banche

Alessandro Venuti

26 Novembre 2018 - 19:32

condividi

Sempre più spesso le PMI non riescono ad ottenere il credito necessario attraverso i canali creditizi tradizionali e di conseguenza si stanno rivolgendo con maggior frequenza verso canali di finanziamento alternativi

Fintech: FAANG e P2P lending rimpiazzano le banche

I FAANG, acronimo che racchiude le iniziali delle 5 più grandi società tecnologiche statunitensi quali Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google, si sono gettate a capofitto nei settore dei prestiti alle PMI (piccole e medie imprese, ndr) andando a colmare il vuote lasciato dalle banche tradizionali.

E’ quanto emerge da un report dal titolo «Federal Reserve’s Business Credit Survey» dove si fa luce su un fatto sconcertante: sempre più spesso le PMI non riescono ad ottenere il credito necessario attraverso i canali creditizi tradizionali e di conseguenza si stanno rivolgendo con maggior frequenza verso canali alternativi.

Secondo la survey circa il 60% delle molte piccole-medie imprese statunitensi non sono riuscite ad ottenere i finanziamenti richiesti lo scorso anno.

Non è un caso dunque che le FAANG e migliaia di altre imprese del segmento Fintech si siano buttate a capofitto in questo «vuoto» lasciato dagli istituti creditizi facendo leva sulle peculiarità che hanno a disposizione: costi bassi e accesso allo storico delle transazioni per assegnare un merito di credito ai richiedenti.

Paypal e Square, ad esempio, hanno annunciato nel bilancio del terzo trimestre quanto sia rilevante il business dei prestiti. Si pensi che PayPal, che rientra nella top five dei lender in USA insieme a incumbent come Wells Fargo, Bank of America e J.P. Morgan Chase, aveva un limite di 20 mila dollari sui prestiti: oggi arriva a erogare fino a 500mila dollari a persona.

P2P lending in Europa

Per quanto concerne l’Europa il terzo trimestre dell’anno ha visto crescere le attività del P2P lending ad un ritmo superiore alle aspettative. Il Regno Unito ha registrato un aumento dell’11% rispetto al volume di erogato previsto, mentre l’Europa continentale ha visto un aumento del 10%.

Secondo rilevazioni diffuse da AltFi Data, il Regno Unito entro la fine dell’anno avrà erogato 6 miliardi di euro e l’Europa 3 miliardi, ma si tratta ancora di briciole rispetto le esigenze di finanziamento delle PMI del Vecchio Continente, basti pensare che secondo KPMG solo in Italia ammontano a 50 miliardi di euro.

Ci sono in questo senso importanti segnali di fiducia: in Italia l’erogato complessivo delle dieci piattaforme monitorate da P2P Lending Italia ha superato i 180 milioni di euro solo nel terzo trimestre 2018, segnando un aumento dell’84,6% anno su anno.

BorsadelCredito.it, il primo operatore italiano di P2P per le PMI, al mese di ottobre 2018 ha erogato oltre 46 milioni di euro a 550 imprese italiane, un valore quasi triplicato rispetto allo stesso periodo del 2017 e si aspetta che questa crescita continui in maniera esponenziale nel corso dei prossimi anni e che presto i problemi di accesso al credito delle PMI saranno solo un brutto ricordo.

Iscriviti a Money.it