Finanziamenti a imprese e famiglie: come cambiano a maggio, i dati Abi

Violetta Silvestri

15 Giugno 2022 - 11:04

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Nel rapporto mensile, Abi ha calcolato i prestiti a famiglie e imprese erogati dalle banche nel mese di maggio 2022. Il focus sui finanziamenti offre uno sguardo sul mercato creditizio.

Finanziamenti a imprese e famiglie: come cambiano a maggio, i dati Abi

Nel rapporto mensile dell’Abi di giugno “Economia e Mercati Finanziari-Creditizi”, emerge la situazione dei finanziamenti a imprese e famiglie in Italia, relativa al mese di maggio 2022.

I prestiti sono risultati in aumento rispetto a un anno fa, con i tassi di interesse sulle operazioni di finanziamento a livelli ancora piuttosto bassi.

Tutti i dati, con un focus anche su depositi e obbligazioni, ovvero sulla dinamica della raccolta diretta dei clienti bancari, nei numeri aggiornati da Abi. A quanto ammonta l’aumento dei finanziamenti?

Finanziamenti famiglie e imprese in aumento: tutti i dati

Abi ha fotografato la situazione dei finanziamenti erogati dalle banche a famiglie e imprese nel mese di maggio.

Questi i risultati più importanti: i prestiti a imprese e famiglie sono cresciuti del 2,8% rispetto a un anno fa nella rilevazione di maggio 2022 sulle stime da dati Bankitalia.

Ad aprile, i finanziamenti alle imprese hanno mostrato un aumento dell’1,8% su base annua e quelli alle famiglie un +3,9%.

Per quanto riguarda i tassi di interesse sui prestiti, Abi ha evidenziato che sono rimasti su livelli piuttosto bassi, con queste specifiche:

  • tasso medio sul totale dei prestiti: 2,17% (2,16% nel mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007);
  • tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese: 1,13% (1,23% il mese precedente; 5,48% a fine 2007);
  • tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni: 1,93% (1,81% il mese precedente, 5,72% a fine 2007)

Sul fronte della raccolta diretta complessiva, comprendente depositi da clientela residente e obbligazioni, c’è stata una crescita del 3,9% su base annua.

Nel dettaglio, i depositi in conto corrente, certificati di
deposito, pronti contro termine hanno registrato un incremento di 87 miliardi di euro rispetto a un anno prima e sempre relativo a maggio 2022 (variazione pari a +4,9% su base annuale).

In calo la raccolta a medio e lungo termine, che riguarda le obbligazioni che in un anno ha perso circa 10,6 miliardi di euro in valore assoluto (pari a -5,0%).

Abi ha sottolineato che il tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), si è confermato a maggio 2022 allo 0,32%. Il tasso sui PCT si è collocato all’1,00% (1,22% il mese precedente) e il rendimento delle obbligazioni in essere ha toccato l’1,74% (1,72% mese precedente).

Infine, la nota Abi sul margine tra tasso sui prestiti e tasso sulla raccolta:

“Il margine (spread) fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non
finanziarie rimane in Italia su livelli particolarmente infimi, a maggio 2022 risulta di 172 punti base (171 nel mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (335 punti base a fine 2007)”

In questi dati è emerso il quadro finanziario-creditizio italiano: prestiti in aumento, con tassi di interesse bassi e flessione nella raccolta delle obbligazioni.

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