Facebook è anti-repubblicano e censura le news di destra: queste le accuse rivolte al social network di Zuckerberg. Facebook è di sinistra? Ecco la risposta del suo fondatore.
Facebook è di sinistra e censura le notizie filo-repubblicane: queste le accuse dell’inchiesta di Gizmodo, sito di tecnologia statunitense. Ma è vero che Facebook penalizza i contenuti di destra? Ecco cosa ha risposto Mark Zuckerberg, che ha voluto fare chiarezza sulla questione.
Molti repubblicani avranno tolto l’amicizia a Facebook dopo aver appreso delle accuse di pregiudizi del social network nei confronti dei post dei conservatori.
Secondo l’inchiesta Facebook avrebbe censurato notizie e contenuti a sfondo repubblicano nella sua sezione Popolari, ovvero quella dove gli utenti trovano gli argomenti più attuali e discussi.
Stando a quanto riporta l’articolo di Gizmodo, il social network di Zuckerberg non si baserebbe soltanto sugli algoritmi per stabilire quali notizie e post debbano comparire, ma anche sul contributo di dipendenti in carne e ossa che decidono quali post meritino l’inclusione in Popolari secondo il proprio gusto personale.
L’articolo, che cita la denuncia anonima di diversi ex collaboratori, riporta che alcuni argomenti e news che potrebbero piacere a chi vota a destra sono stati ignorati volutamente. Questi ex dipendenti sarebbero stati incaricati dai “piani alti” di inserire “artificialmente” notizie nella sezione Trending Topics anche se non si trattava di argomenti di tendenza.
Le accuse sono gravi, sia perché Facebook, per sua natura, è una piattaforma aperta, imparziale e libera da ogni ideologia politica. In secondo luogo per il momento storico in cui gli vengono rivolte le denunce, ovvero la campagna elettorale per le primarie in USA e lo scontro aperto tra democratici e repubblicani.
L’algoritmo di Facebook è di sinistra?
Tom Stocky, responsabile della sezione “Popolari” di Facebook, ha negato le accuse dicendo che “non c’è alcuna prova che le testimonianze anonime siano vere”.
Ha poi spiegato che
“gli argomenti popolari vengono prima individuati da un algoritmo, poi sottoposti a revisione da un team che ha il compito di confermare oppure no se le notizie scelte dall’algoritmo siano trend topic nel mondo reale”.
Sembra che Facebook abbia avuto altre denunce del genere, ma “la società non consente né suggerisce ai collaboratori di discriminare o censurare i contenuti di qualsivoglia orientamento ideologico”.
Con più di un miliardo di utenti al giorno, Facebook è diventato indispensabile anche per gli organi d’informazione, che utilizzano il social per diffondere le notizie. Inoltre, con 167 milioni di utenti solo negli Stati Uniti che si informano tramite la sezione Trending Topics, Facebook ha anche il potere di influenzare l’andamento delle elezioni presidenziali 2016.
“È inquietante apprendere che Facebook utilizzi il suo potere per mettere a tacere alcuni punti di vista e nascondere le notizie che non rientrano nell’agenda politica di qualcun altro”
ha commentato un portavoce del Partito Repubblicano.
John Thune, presidente repubblicano della Commissione Commercio del Senato in Sud Carolina, ha aggiunto:
“Facebook dovrà rispondere a queste gravi accuse e assicurarsi che non ci sia alcun pregiudizio politico nella diffusione delle notizie di tendenza. Qualsiasi tentativo, da parte di una piattaforma social apartitica e democratica, di censurare o manipolare la discussione politica è un abuso di potere ed è incompatibile con i valori di una Rete aperta”.
La risposta di Zuckerberg su Facebook
Mark Zuckerberg ha ribadito che non c’è nessuna prova del fatto che lo staff di Facebook reprima i post conservatori a favore di quelli di sinistra.
Il fondatore e CEO di Facebook ha rilasciato una dichiarazione in risposta alle accuse rivolte ai suoi dipendenti, i quali applicherebbero intenzionalmente la censura ai contenuti che esprimono un punto di vista conservatore non facendoli apparire nella sezione Trending Topics del sito.
“Prendiamo la questione molto seriamente e stiamo avviando un’indagine per garantire che il nostro team stia utilizzando correttamente questo strumento”, ha scritto Zuckerberg su Facebook.
“Al momento non abbiamo trovato alcuna prova a dimostrazione delle accuse. Se dovessimo riscontrare un atteggiamento che va contro i nostri principi, avete la mia parola che prenderemo provvedimenti”.
Zuckerberg ha detto nelle prossime settimane inviterà “leader conservatori e persone di ogni orientamento politico” per discutere della questione. L’obiettivo è quello di avviare un dialogo diretto “su ciò che Facebook rappresenta e sulla certezza che rimanga una piattaforma il più possibile democratica”.
Qui di seguito potete leggere il post integrale di Zuckerberg apparso sulla sua pagina Facebook:
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