L’Europa guarda mentre Trump e Putin giocano a scacchi in Medio Oriente

Alessandro Cipolla

13 Dicembre 2017 - 08:05

Dopo il caso Gerusalemme emerge chiaramente, di fronte all’attivismo in tutti i fronti di Trump e Putin, l’immobilità politica dell’Europa sempre più semplice spettatore.

L’Europa guarda mentre Trump e Putin giocano a scacchi in Medio Oriente

Come esce l’Europa da questa nuova crisi internazionale in Medio Oriente? Non bene per non essere troppo cattivi visto che, a parte qualche dichiarazione della Mogherini, Bruxelles ha svolto un ruolo sostanzialmente marginale.

Dopo che la decisione di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele ha quasi provocato lo scoppio di una nuova guerra in Medio Oriente, Vladimir Putin ha subito curato in prima persona l’evolversi della vicenda evidenziando come l’Europa, quando non ci sono di mezzo interessi economici, è tutt’altro che unita.

L’Europa semplice spettatore

L’annuncio della Casa Bianca di spostare, nonostante la firma di una nuova proroga, l’ambasciata degli Stati Uniti dall’attuale sede di Tel Aviv a Gerusalemme ha messo in subbuglio tutto il Medio Oriente.

La scelta di Trump infatti ha riacceso gli asti tra arabi e israeliani, con morti e feriti che ci sono stati negli scontri durante i “tre giorni di collera” indetti da Hamas contro il riconoscimento di Gerusalemme, la cui parte Est secondo l’Onu è territorio occupato, deciso dagli Usa.

Oltre a motivazioni di politica interna, dopo il caso Russiagate Trump è molto in difficoltà, in molti hanno visto in questa mossa degli Stati Uniti un tentativo di rafforzare il proprio asse strategico in Medio Oriente.

Con la sconfitta dell’Isis infatti non è ancora terminata la questione siriana: ora si giocherà la delicata partita tra ribelli, sostenuti da Usa e Arabia Saudita, in contrapposizione con il il regime di Assad che gode invece dell’appoggio di Russia e Iran.

Non è un caso che Vladimir Putin nei giorni scorsi si sia recato di persona proprio in Siria per incontrare Assad, per poi proseguire il suo tour in Egitto e Turchia dove il Cremlino ha siglato anche importanti accordi commerciali.

Anche se la crisi nonostante i toni accesi della scorsa settimana adesso sembrerebbe essere rientrata, è chiaro come Trump e Putin stiano facendo le loro mosse nella strategica partita a scacchi che si sta giocando in Medio Oriente.

In tutto questo fa grande rumore il sostanziale silenzio da parte dell’Europa, incapace di esprimere una posizione netta e condivisa quando si tratta di politica internazionale dove ogni paese membro fa un po’ ciò che vuole.

Emerge Macron

Nel grande marasma che è seguito alla notizia dello spostamento dell’ambasciata americana a Gerusalemme, per conto dell’Europa ha parlato l’Alta rappresentante Ue per gli Affari esteri Federica Mogherini, che sarebbe una sorta di ministro degli Esteri di Bruxelles.

Dopo aver dato il classico colpo al cerchio e un altro alla botte, la Mogherini ha escluso categoricamente che anche i paesi dell’Unione potessero seguire la scelta di Trump in Israele come invece auspicato dal premier Benyamin Netanyahu.

Con Angela Merkel più preoccupata dal cercare di formare un governo a casa sua dopo più di due mesi dalle elezioni in Germania, chi si è eretto come figura di spicco per quanto riguarda il panorama europeo è stato Emmanuel Macron.

Oltre a ribadire alla sua contrarietà a Gerusalemme come capitale unica di Israele, Macron si è anche proposto come arbitro per l’avvio di nuove trattative per stabilire il destino della città santa sia per ebrei che per musulmani e cristiani.

Quando di mezzo non ci sono interessi economici quindi l’Europa appare nelle questioni di politica internazionale sempre più come un gigante di cartone, lasciando ad altri le redini di una vicenda come quella mediorientale che ci riguarda tutti molto da vicino.

Tolti i vari trattati commerciali, il peso politico di Bruxelles fuori dal Vecchio Continente è sempre minore con Donald Trump e Vladimir Putin che ormai sono i due unici attori in campo con tutti gli altri meri spettatori.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it