L’Euro è più forte: pro e contro

Flavia Provenzani

01/08/2017

02/08/2017 - 08:23

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Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un euro più forte rispetto al dollaro per gli italiani e tutta l’Europa?

I dati intraday e in tempo reale del Grafico EUR/USD sono tratti dalle quotazioni di prodotti OTC.

Dall’inizio dell’anno l’euro è salito di valore contro il dollaro statunitense, portando il cambio EUR/USD a salire del 12 per cento, passando da quota 1,04 dei primi al superamento di 1,17. Il che significa che, ad oggi, con un euro si possono comprare 1,17 dollari contro i 1,04 dollari acquistabili i primi dell’anno.

Quali sono i vantaggi competitivi che può acquistare l’Italia con una valuta più forte? Quali, invece, gli svantaggi e i rischi?
Mentre festeggiano i viaggiatori italiani ed europei che a breve hanno in programma un viaggio negli Stati Uniti, iniziano a temere le numerose aziende nostrane specializzate nelle esportazioni di made in Italy e made in Europe verso gli USA. La teoria di base dell’economia, infatti, ci insegna che una valuta debole sostiene le esportazioni, mentre una valuta più forte ostacola l’export perché rende i prodotti più costosi per i clienti esteri.

Torna il super-Euro

Complice la ripresa economica dell’Eurozona, l’area composta da tutti i Paese che hanno adottato la moneta unica, l’euro è salito di valore rispetto alla sua controparte più competitiva, la valuta più liquida e scambiata del mondo: il dollaro statunitense. Le società quotate macinano utili e crescono oltre le attese, i consumatori tornano a spendere e la disoccupazione è in calo.

Ad amplificare il recupero della nostra moneta ci si mettono anche le questioni di politica monetaria: la Banca Centrale Europea sembra vicina a ridurre lo stimolo monetario, aumentando la fiducia degli investitori nei confronti della ripresa europea.

L’estero torna così a credere nelle opportunità finanziarie offerte dall’Eurozona: i dati più recenti mostrano un flusso di capitali in entrata nei fondi di investimento in Europa per 26 miliardi, mentre negli Stati Uniti sono stati ritirati dai mercati interni 20 miliardi. La delusione derivante dalla presidenza di Donald Trump si fa sentire sul dollaro USA, insieme agli effetti di un peggioramento dei principali dati economici.

I vantaggi

Esaminiamo gli effetti positivi per l’economia italiana e europea derivanti dalla salita della moneta unica.

Importazioni
L’Italia, soprattutto, è nota per essere una grande importatrice di materie prime, soprattutto di commodity energetiche, tra cui il petrolio. Dato che le materie prime principali, tra cui petrolio, gas, oro e argento sono quotate sui mercati internazionali in dollari, gli importatori europei possono pagare relativamente di meno per la stessa quantità di merce comprata con un euro più forte, rendendo conveniente l’acquisto. I costi di produzioni di abbassano e i profitti aziendali si alzano.

Prezzo della benzina
Come conseguenza del punto precedente, un euro più forte e un dollaro più debole influiscono positivamente sul prezzo della benzina che, al netto delle scandalose accise ancora applicate dal governo italiano, dovrebbe essere tenuto sotto controllo. Nel contesto attuale il fatto che il prezzo della benzina non sia destinato ad aumentare sembra già una buona notizia.

Viaggi negli USA
Un dollaro più debole è una gran bella notizia per i turisti italiani ed europei, che possono così comprare una maggiore quantità di dollari con i propri euro. Questo processo si traduce in modo positivo anche per gli Stati Uniti, che vedono così aumentare gli introiti dal comparto del turismo.

Gli svantaggi di un Euro forte

Quali sono i maggiori svantaggi derivanti da una salita dell’euro contro il dollaro e chi ci perde di più nella situazione attuale di mercato?

Export
Come anticipato, le società italiane ed europee che puntano sull’export verso gli USA, e sono molte, soffrono dell’apprezzamento della moneta unica contro il biglietto verde. La causa è da individuare in una perdita di competitività dettata da un aumento dei prezzi di acquisto dei beni, che possono essere comprati in alternativa da Paese che vantano un tasso di cambio contro il dollaro più conveniente per gli importatori statunitensi.

Mercato azionario
Essendo il mercato azionario europeo carico di aziende quotate specializzate nell’export, un euro più forte influisce negativamente sulla performance delle borse UE. Nonostante i prezzi delle importazioni diminuiscono, la perdita di capitalizzazione sui mercati alla lunga più pesare sulle performance corporate.

Turismo in calo
Data la scovenienza dei tassi di cambio, i turisti americani e tutti i viaggiatori la cui valuta è strettamente correlata con il valore del dollaro potrebbero decidere di cambiare la meta delle proprie vacanze, con un’incidenza fortemente negativa per il turismo italiano e d’Europa.

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