L’euro rallenta la discesa, i rapporti nell’eurozona sono sempre più tesi: il partito Syriza in Grecia porterà alla disfatta del successo del quantitative easing?
Gli effetti del risultato delle elezioni in Grecia sull’euro:
che conseguenze ci saranno per la moneta unica?
Forex trader, se avete intenzione di scommettere sull’euro questa settimana, o se avete già delle posizioni aperte sull’euro, dovreste assolutamente passare subito all’azione e speculare sui risultati delle elezioni parlamentari in Grecia.
Le elezioni in Grecia, di grande interesse anche per la politica internazionale, hanno avuto luogo durante il fine settimana e segnano un punto di svolta per la Grecia e la drammaticità del suo debito: la vittoria del partito Syriza potrebbe mettere in pericolo le possibilità del Paese di garantirsi la sua ultima serie di fondi di salvataggio della Troika.
La Troika (BCE, UE e FMI) ha accettato di rilasciare la nuova tranche di aiuti alla Grecia solo in condizioni di austerità supplementari concordate con il precedente governo. Tuttavia, il movimento anti-austerity è diventato abbastanza forte da rovesciare il primo ministro Samaras e porre il leader del partito Syriza Alex Tsipras al potere.
Il partito Syriza ha aumentato di molto la popolarità tra gli elettori, grazie alla promessa di Tsipras di invertire sulla maggior parte delle misure di austerità e di rinegoziare il debito della Grecia.
"La Troika per la Grecia è una cosa del passato"
ha annunciato Tsipras.
"La Grecia volta pagina, lasciando alle spalle la disastrosa austerità e cinque anni di umiliazioni."
Anche se tutto questo può suonare come una buona idea per un Paese la cui crescita è stata ostacolata dai tagli di bilancio aggressivi e dalle tasse più alte, potrebbe fare molto danno alle finanze della Grecia.
Gli economisti temono che una prolungata situazione di stallo tra la Troika e il nuovo governo greco possa innescare ancora più incertezza e potrebbe anche portare ad una "Grexit", un’uscita della Grecia dall’euro.
Come si può ben vedere dai grafici delle coppie valutarie con l’euro di questa settimana, la moneta comune ha rallentato la sua discesa contro le altre volute, con gli attori sul mercato che hanno speculato su come i problemi di instabilità politica e di debito in Grecia avrebbero potuto peggiorare le cose per l’intera eurozona.
Ricordiamo che la BCE ha appena annunciato un massiccio programma di quantitative easing la scorsa settimana nel tentativo di scongiurare la deflazione e rilanciare la crescita nell’eurozona.
La Grecia mette a rischio il QE?
Un aspetto interessante del programma di QE della BCE è che la maggior parte degli acquisti di obbligazioni sarà condotta dalle Banche Centrali nazionali dell’eurozona, il che significa che queste dovranno assumersi la maggior parte del rischio di perdite potenziali se un Paese dell’eurozona si trovasse in default sul debito - le cui possibilità sono drasticamente aumentate a causa della situazione in Grecia.
Questo potrebbe rovinare i bilanci delle banche centrali e limitare la loro capacità di stimolare i prestiti nei loro rispettivi Paesi, danneggiando in tal modo le proprie prospettive di crescita.
Alcuni analisti si azzardano a suggerire che tutto ciò potrebbe portare ad una rottura della zona euro, la peggiore di tutte le ipotesi.
Riforme economiche radicali sono stati promesse dal partito Syriza, ma la loro mancanza di esperienza nel governare un Paese suggerisce che Grecia stia per affrontare un mare molto burrascoso.
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