Dipendenti pubblici, riforma Pa: ferie a rischio e addio malattia “a ore”. Ultime novità

Fiammetta Rubini

27 Giugno 2016 - 16:19

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Con la Riforma della Pubblica amministrazione i dipendenti statali potranno essere richiamati dalle ferie in qualsiasi momento e i permessi per malattia saranno “a giornata”, non più “a ore”.

Dipendenti pubblici, riforma Pa: ferie a rischio e addio malattia “a ore”. Ultime novità

Ultime Novità in arrivo per i dipendenti statali: ferie e malattia non possono più essere utilizzate a ore, ma solo a giornata. Inoltre i dipendenti pubblici in ferie possono anche essere richiamati al lavoro mentre sono in vacanza se l’amministrazione è in carenza di organico.

La cosiddetta “stretta” sui dipendenti pubblici messa a punto dalla riforma della Pubblica amministrazione mette paletti che valgono per tutto l’universo del lavoro statale, dagli impiegati del Ministero agli insegnanti.

Le nuove linee guida sul pubblico impiego arrivano dall’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), incaricata dal ministro Madia di trattare con i sindacati anche la questione del contratto, dei permessi e delle ferie.

Le nuove disposizioni a cui gli Enti e i propri dipendenti devono attenersi non riguardano, quindi, solo il recente decreto sui furbetti del cartellino e il controllo sull’operato degli statali, ma sono estese a tutti e toccano anche l’argomento ferie e malattie.

Cosa cambia con la riforma? Tra le varie cose i dipendenti pubblici diranno addio alle ferie in caso di particolari esigenze aziendali e alla malattia a ore sfruttata per entrare dopo o uscire prima dal lavoro.

I chiarimenti dell’Aran su cosa è lecito e non è lecito fare, con indicazioni su tetti e limiti in fatto di assenze dal posto di lavoro, anticipano quelle che sono le vere novità contenute nel testo unico per il pubblico impiego atteso entro la fine dell’anno.

Le linee guida rilasciate dall’Agenzia contengono tutte le raccolte sistematiche degli orientamenti degli ultimi anni e delle varie prassi applicative, suddivise per categoria (Enti pubblici, Agenzie fiscali, Regioni, Ministeri, Sanità, Scuola e Università) e tipologia di assenze (malattia, ferie, infortuni sul lavoro, causa di servizio). Queste sono consultabili integralmente sul sito sell’Aran in formato pdf.

Dipendenti pubblici, novità riforma Pa: ferie a rischio

Vacanze a rischio per gli statali in ferie. La novità in arrivo con la riforma della Pa che preoccupa di più i dipendenti pubblici è senza dubbio la possibilità di essere richiamati dalle ferie mentre si trova in villeggiatura.

Per quanto riguarda le ferie, infatti, viene confermato il fatto che l’amministrazione, in caso di “oggettive e prevalenti necessità organizzative”, possa stoppare la vacanza del dipendente, a condizione, però, di un rimborso delle spese del viaggio di rientro.
Ciò significa che il dipendente in ferie può essere richiamato in servizio in qualsiasi momento se l’Ente presso cui lavora ha necessità di organico.

Non ci sono cambiamenti e novità per quel che concerne le ferie fruite successivamente a un periodo di malattia o quelle interrotte per malattia. Ricordiamo che queste rimangono lecite solo dietro documentazione adeguata e che, in ogni caso, il via libera sulle ferie spetta al capo.

Dipendenti pubblici, novità riforma Pa: addio alla malattia a ore

Sempre riguardo le ferie, l’Aran chiarisce che è vietato spacchettare ferie e malattia in ore. Queste sono “a giornata” e non sono frazionabili. Quindi, se come spesso succede, un impiegato volesse smezzare il primo giorno di vacanza utilizzando per metà il giorno di partenza delle ferie e per metà il successivo, non potrebbe farlo.

Lo stesso discorso vale per la malattia: sebbene nei mesi scorsi si sia dibattuta la possibilità di far comparire i permessi a ore per effettuare controlli e visite specialistiche sotto la voce “malattia”, ciò non sarà permesso. Non si esclude, comunque, che in un prossimo futuro il discorso dei permessi a ore possa essere ripreso e avere delle modifiche.

L’Aran ha inoltre chiarito che la malattia non può essere utilizzata per attività sindacale poiché questa appare “incompatibile”, per sua natura, con il riposo psico-fisico che deve essere garantito dal periodo di assenza da lavoro. In ogni caso per svolgere l’attività sindacale nel mezzo della malattia servirà ricorrere a permessi ad hoc.

Dipendenti pubblici, novità riforma Pa su ferie e malattia: assenze per la Legge 104

Anche riguardo la Legge 104/92 l’Aran fa alcune importanti precisazioni.
Innanzitutto il datore di lavoro ha il diritto di indagare circa l’urgenza e la prorogabilità dei permessi per l’assistenza a un familiare, ma non potrà negarli al dipendente.

A differenza della malattia, però, i permessi 104 non possono essere presi durante il periodo di ferie. Utilizzare i permessi per la 104 ferma il godimento delle ferie, che quindi andranno prese in altre date, ovviamente in accordo con le esigenze del datore di lavoro.

Per approfondimento leggi Permessi Legge 104: cosa succede se coincidono con le ferie programmate?

A meno di specifiche condizioni, le ferie già fruite non si possono convertire in 3 giorni di permessi per assistenza ai disabili gravi.

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