Dimitri Bontinck e le future prospettive dell’industria cinematografica

Domenico Letizia

25 Febbraio 2021 - 17:40

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La storia della famiglia di Dimitri Bontinck non ha confini, rappresenta un contenuto che può essere acquistato e fruito in qualunque punto del mondo e ha una grande portata educativa.

Dimitri Bontinck e le future prospettive dell’industria cinematografica

Dopo il 2020, anche il 2021 sarà ricordato come l’anno della pandemia. In questi giorni in cui l’attenzione mediatica occidentale è completamente monopolizzata dal susseguirsi delle vicende legate alla diffusione del contagio e le eventuali varianti, giunge dalla stampa europea una notizia importante in rapporto alla storia dei jihadisti europei e della famiglia Bontinck.

Le vicende che hanno caratterizzato la storia di questa famiglia forniscono un importante spunto di riflessione circa la necessità di una preventiva azione pedagogica e culturale per contrastare l’odio, il fanatismo e l’estremismo religioso. Le vicissitudini che riguardano Dimitri Bontinck, già militare belga, diventato famoso per aver sfidato l’Isis, riuscendo a riportare a casa il figlio Jay arruolatosi con le milizie del terrore come foreign fighter, potrebbero divenire presto di dominio e riflessione pubblica.

Jay era un ragazzo che dopo essersi avvicinato all’Islam, per circostanze sentimentali, è rimasto sempre più intrecciato nella rete dei gruppi estremisti, fino a diventarne componente e partire per la Siria come combattente. Quando Bontinck scoprì che il figlio aveva raggiunto il fronte siriano, la sua vita cambiò. Con il desiderio di voler riportare il figlio a casa, Bontinck decise di intraprendere da solo un viaggio pericolosissimo per riportarlo a casa, rischiando tutto.

Raggiunta la Siria, dopo essere stato fatto prigioniero e torturato, riuscì, dopo mille avventure, a ricongiungersi con il figlio e a riportarlo in Europa. La storia rocambolesca della ricerca di Jay è diventata un libro scritto dallo stesso protagonista e si appresta a diventare un film, grazie all’azione di RALIAN Research & Consultancy, una società italiana attiva nel campo cinematografico e che lavora per il tax credit cinematografico e audiovisivo da applicare sia alle produzioni prettamente italiane che alle coproduzioni europee e internazionali.

In Italia la notizia è di estrema importanza per le aziende del settore poiché si tratta di un’azione di vendita di diritti per lanciare una co-produzione in cui il nostro Paese gioca un ruolo di player strategico, soprattutto per le riprese che i dirigenti della società vogliono fare effettuare in Italia generando nuove prospettive commerciali per le aziende del settore. La società italiana è già in trattativa con gli Stati Uniti d’America, ma la volontà dei dirigenti è quella di voler sviluppare e innescare una cordata di imprese tra l’Europa e l’America con una presenza italiana anche per affrontare con nuove dinamiche la crisi economica che sta colpendo il settore a causa della pandemia.
D’altronde, la novità dei diritti cinematografici è stata ripresa dalla stampa olandese, russa, belga, spagnola, francese e inizia ad avere la giusta importanza anche in Italia. Una storia di network tra società ed esistenze.

La CEO di RALIAN Research & Consultancy è entrata in contatto con Dimitri Bontinck tramite la rete del World Business Angels Investment Forum. “Nessuno di noi può sentirsi immune. Nessuno di noi può escludere che ai nostri figli non possa succedere. Solo attraverso la condivisione di esperienze come quella di Dimitri possiamo davvero comprendere atteggiamenti sospetti e correre ai ripari prima che tutto precipiti. Ed il finale non sempre è a lieto fine”, aveva recentemente dichiarato per un’intervista alla stampa estera Valentina Di Milla, CEO di RALIAN Research & Consultancy. In Italia, lo stop alle attività delle sale cinematografiche spinge a ricercare nuove proposte e prospettive per il settore attraverso la digitalizzazione e l’innovazione.

RALIAN Research & Consultancy sta analizzando il mercato cinematografico per la vendita dei diritti e permettere la successiva nascita del film. Un progetto che porta all’attenzione internazionale la società italiana.

L’idea e il progetto è legato a tale premessa anche per veicolare le opere audiovisive e diffonderle ad un vasto pubblico. “Siamo fortemente intenzionati a prediligere piattaforme come Netflix, Sky o Amazon in cui la fruizione del film può avvenire in qualunque condizione. Non conosciamo ancora i tempi in cui l’opera sarà fruibile dal pubblico, non è nella nostra competenza prevederlo, ma speriamo che il 2022 sia il grande anno”, ha dichiarato Roberto Valentino, co-founder e senior manager di RALIAN Research & Consultancy.

L’obiettivo è quello commercializzare il diritto d’autore cinematografico e realizzare una co-produzione internazionale, preferibilmente orientata alla produzione di una grande serie TV. La società e alla ricerca di un innovativo produttore cinematografico che ancor prima di lanciare la sceneggiatura, possa acquisire i diritti di adattamento cinematografici e diffondere al grande pubblico la storia dell’ex militare belga.

La storia della famiglia di Dimitri Bontinck non ha confini, rappresenta un contenuto che può essere acquistato e fruito in qualunque punto del mondo e ha una grande portata educativa.

Valorizzare il messaggio culturale, educativo e sociale che il cinema può trasmettere, sensibilizzando il pubblico, serve a contrastare l’emergere dei fenomeni propagandistici e la descrizione, lo scorrere del tempo e della vita di due persone, due esperienze che non devono essere dimenticate, un amore sconfinato come può essere solo quello di un genitore verso un figlio e la paura di perderlo a causa di scelte errate, sono tematiche che appartengono alla nostra contemporaneità e all’azione pedagogica nei confronti dei più giovani.

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