Oggi il Governo deciderà sul contratto a tutele crescenti e sulla Naspi. Tanti i dubbi su entrambi i decreti. Ecco i cambiamenti previsti
E’ arrivato il giorno del tanto atteso Consiglio dei Ministri. Tante le decisioni da prendere oggi per il Governo, in primis quelle riguardanti il contratto a tutele crescenti e la Naspi, la nuova indennità di disoccupazione che dovrebbe arrivare a maggio 2015.
Il ministro del Lavoro Poletti negli ultimi giorni, ha più volte parlato dei due decreti alla stampa, sottolineando anche la presenza all’interno del Jobs Act di misure riguardanti l’agenzia per le ispezioni sul lavoro e la revisione delle forme contrattuali.
Oggi, il CDM dovrebbe dare il sì definitivo ai provvedimenti discussi nel corso degli ultimi mesi. Ecco quali sono i cambiamenti previsti.
Contratto a tutele crescenti: cosa cambia?
Per quanto riguarda il contratto a tutele crescenti, il Governo dovrebbe disquisire sulle osservazioni formulate dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati. I dubbi sarebbero principalmente tre e sarà su questi che verterà il confronto di oggi in CDM.
Uno dei punti di maggiore incertezza riguarda l’inserimento nel decreto delle norme relative ai licenziamenti collettivi. La Commissione ha già detto no e il Ministro Poletti ha commentato:
«Abbiamo assunto la segnalazione fatta dai sindacati e dalle Commissioni parlamentari, il Consiglio dei ministri prenderà la sua decisione»
Il secondo punto di confronto riguarderà l’ammontare della misura minima e massima dell’indennità da erogare per il licenziamento per giustificato motivo o giusta causa. La Commissione Lavoro ne richiede infatti l’aumento.
Ultimo, ma non meno importante, argomento di discussione sarà il reintegro sul posto di lavoro per i licenziamento per giustificato motivo o giusta causa, nel caso in cui si verifichi un’evidente sproporzione tra la sanzione del licenziamento e l’addebito disciplinare contestato.
Naspi: cosa cambia?
Per quanto riguarda la Naspi, il nuovo ammortizzatore sociale che arriverà nei prossimi mesi, la Commissione Lavoro del Senato ha formulato due osservazioni: la prima riguarda l’allargamento della platea dei beneficiari del voucher di ricollocazione, la seconda l’allungamento della durata del sussidio, a partire dal 2017 da 18 a 24 mesi.
Inoltre la Commissione richiede una norma volta ad armonizzare la convivenza tra NASPI e periodo transitorio dell’indennità di mobilità.
Infine i senatori avrebbero richiesto delle delucidazioni sulla misura che prevede,in via transitoria per il 2015, l’applicazione dell’ASPI anche ai lavoratori sospesi per spesi per crisi aziendali o occupazionali.
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